Jesus taken down from the
cross The Earth responds to the cry
of the Killed One with a frightening roar. It seems that giants draw a single
sound from a thousand whelks and on this tremendous chord here are the
isolated, piercing notes of lightning that streaks the sky in all directions,
falling on the city, on the Temple, on the crowd... I think there must have
been some lightning strikes, because the crowd is directly affected. Lightning
is the only intermittent light that
allows you to see. And then immediately, and while the discharges of the arrows
still last, the earth shakes in a
whirlwind of cyclonic wind. The earthquake
and the aeromoto merge to give an apocalyptic punishment to the blasphemers.
The summit of Golgotha sways and
dances like a plate in the hand of a madman, in the heaving and undulatory
shocks that shake the three crosses so much that it seems they must overturn
them.
Longinus, John, the soldiers hug each other where
they can, as best they can, so as not to fall. But John, while with one arm he
grasps the cross, with the other he supports Mary who, and because of her pain and trembling, has abandoned
herself to him on her heart. The other soldiers, especially those on the steep
side, had to take refuge in the center so as not to be thrown off the cliffs.
The thieves scream in terror, the crowd screams even more and would like to
escape. But he can't. People fall on top of each other, they step on each
other, they fall into the cracks in the ground, they are injured, and they roll
down the slope, going mad. The earthquake and the aeromoto are repeated three
times, and then there is the absolute immobility of a dead world. Only
lightning, but no thunder, still streaks the sky and illuminates the scene of
the fleeing Jews in every sense, with their hands in their hair, or stretched
forward, or raised to the sky, mocked until then and of which they are now
afraid.
The darkness is tempered by a
glimmer of light which, aided by the
silent and magnetic flashing, allows us to see that many remain on the ground,
dead or passed out, I don't know. A house burns inside the walls and the flames
rise straight into the still air, putting a fiery red point on the ash green of
the atmosphere. Mary lifts her head
from John's chest and looks at her Jesus. She calls him, because she badly
sees him in the dim light and with her poor eyes full of tears. She calls him
three times: "Jesus! Jesus! Jesus!". It's the first time she's called
his name since she's been on Calvary. Finally, in a flash of lightning that
appears like a crown above the summit of Golgotha, she sees him, motionless,
all leaning forward, with his head so bent forward, and to the right, that his
cheek touches the shoulder and his chin touches the ribs, and comprehends. She
holds out her hands that tremble in the dark air and shouts: "My son! My
son! My son!".
Then she listens... Her mouth
is open, it seems she wants to listen with it too, how her eyes have dilated to
see, to see... she cannot believe that her Jesus is no longer... John, who also
looked and listened, and understood that everything is finished, he embraces
Mary and tries to push her away saying: «He is no longer suffering». But,
before the apostle finishes his sentence, Mary, who has understood him, frees
herself, turns on herself, bends over in an arc towards the ground, puts her
hands to her eyes and shouts: «I no longer have Son!". And then she
staggers and would fall if John didn't gather her all on his heart, and then he
sits down, on the ground, to support her better on his chest, until the Marys,
no longer held back by the upper circle of armed men - because, now that the
Jews they have fled, the Romans have piled up on the square below commenting on
what happened — they replace the apostle at the Mother's.
The Magdalene sits down where John
was, and Mary almost reclines on her
knees, supporting her in her arms and on her chest, kissing her bloodless face,
which lies on her compassionate shoulder. Marta and Susanna, with a sponge and
a linen soaked in vinegar, wet her temples and nostrils, while her
sister-in-law Mary kisses her hands, calling her with agony, and as soon as Mary
opens her eyes again, she turns a look that pain makes like a fool, she says to
her: «Daughter, beloved daughter, listen... tell me that you see me... I am
your Mary... Don't look at me like that!...». And since the first sob opens
Mary's throat and the first tears fall, she, the good Mary of Alphaeus, says:
«Yes, yes, cry... Here with me, as with a mother, my poor, holy daughter»; and
when she hears herself say: «Oh! Mary! Mary! Did you see?», she moans: «Yes,
yes... but... but... daughter... oh! Daughter!…". She can no longer find
anything else and cries, the elderly Mary. A desolate cry, echoed by all the
others, namely Marta and Mary, the mother of John and Susanna. The other pious women are gone. I think they went
away, and with them the shepherds, when that female cry was heard… The soldiers
chatter among themselves. "Have you seen the Jews? Now they were
afraid." "And they beat their breasts." "The most terrified
were the priests!" "How scary! I've heard other earthquakes. But
never like this. Look: the earth is left full of fissures"...
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Maria Valtorta – Evangelo cap. 609.
23-35:
GMaria Valtorta – Evangelo cap. 609.
23-35:
Gesù deposto dalla croce La Terra
risponde al grido dell’Ucciso con un boato pauroso. Sembra che da mille buccine
dei giganti traggano un unico suono e su questo tremendo accordo ecco le note
isolate, laceranti dei fulmini che
rigano il cielo in tutti i sensi, cadendo sulla città, sul Tempio, sulla folla…
Credo che ci saranno stati dei fulminati, perché la folla è colpita
direttamente. I fulmini sono l’unica luce saltuaria che permetta di vedere. E
poi subito, e mentre durano ancora le scariche delle saette, la terra si scuote
in un turbine di vento ciclonico. Il terremoto e l’aeromoto si fondono per dare
un apocalittico castigo ai bestemmiatori. La vetta del Golgota ondeggia e balla come un piatto in mano di un pazzo, nelle
scosse sussultorie e ondulatorie che scuotono talmente le tre croci che sembra
le debbano ribaltare.
Longino, Giovanni,
i soldati si abbrancano dove possono, come possono, per non cadere. Ma
Giovanni, mentre con un braccio afferra la croce, con l’altro sostiene Maria che, e per il dolore e per il
traballio, gli si è abbandonata sul cuore. Gli altri soldati, e specie quelli
del lato che scoscende, si sono dovuti rifugiare al centro per non essere
gettati giù dai dirupi. I ladroni urlano di terrore, la folla urla ancora di
più e vorrebbe scappare. Ma non può. Cadono le persone l’una sull’altra, si
pestano, precipitano nelle spaccature del suolo, si feriscono, rotolano giù per
la china, impazziti. Per tre volte si ripete il terremoto e l’aeromoto, e poi
si fa l’immobilità assoluta di un mondo morto. Solo dei lampi, ma senza tuono,
rigano ancora il cielo e illuminano la scena dei giudei fuggenti in ogni senso,
con le mani fra i capelli, o tese in avanti, o alzate al cielo, schernito fino
allora e di cui ora hanno paura.
L’oscurità si tempera di un barlume di luce che, aiutato dal lampeggio silenzioso e magnetico,
permette di vedere che molti restano al suolo, morti o svenuti, non so. Una
casa arde nell’interno delle mura e le fiamme si alzano dritte nell’aria ferma,
mettendo un punto di rosso fuoco sul verde cenere dell’atmosfera. Maria alza il capo dal petto di Giovanni e guarda il suo Gesù. Lo chiama, perché mal lo vede
nella poca luce e coi suoi poveri occhi pieni di pianto. Tre volte lo chiama:
"Gesù! Gesù! Gesù!". È la prima volta che lo chiama per nome da
quando è sul Calvario. Infine, a un
lampo che fa come una corona sopra la vetta del Golgota, lo vede, immobile,
tutto pendente in avanti, col capo talmente piegato in avanti, e a destra, da
toccare con la guancia la spalla e col mento le coste, e comprende. Tende le
mani che tremano nell’aria scura e grida: "Figlio mio! Figlio mio! Figlio
mio!".
Poi ascolta… Ha la bocca aperta, pare voglia ascoltare
anche con quella, come ha dilatati gli occhi per vedere, per vedere… Non può
credere che il suo Gesù non sia più…
Giovanni, che anche lui ha guardato e ascoltato, ed ha compreso che tutto è
finito, abbraccia Maria e cerca allontanarla dicendo: «Non soffre più». Ma,
prima che l’apostolo termini la frase, Maria, che ha capito, si svincola, gira
su se stessa, si curva ad arco verso il suolo, si porta le mani agli occhi e
grida: «Non ho più Figlio!». E poi vacilla e cadrebbe se Giovanni non se la
raccogliesse tutta sul cuore, e poi egli si siede, per terra, per sostenerla
meglio sul suo petto, finché le Marie, non più trattenute dal cerchio superiore
di armati — perché, ora che i giudei sono fuggiti, i romani si sono ammucchiati
sulla piazzuola sottostante commentando l’accaduto — sostituiscono l’apostolo
presso la Madre.
La Maddalena
si siede dove era Giovanni, e quasi
si adagia Maria sui ginocchi,
sostenendola fra le braccia e il suo petto, baciandola sul volto esangue,
riverso sulla spalla pietosa. Marta e
Susanna, con la spugna e un lino intrisi nell’aceto, le bagnano le tempie e
le narici, mentre la cognata Maria le bacia le mani chiamandola con strazio, e
appena Maria riapre gli occhi, e gira uno sguardo che il dolore rende come
ebete, le dice: «Figlia, figlia diletta, ascolta… dimmi che mi vedi… Sono la
tua Maria… Non mi guardare così!…». E poiché il primo singhiozzo apre la gola
di Maria e le prime lacrime cadono, ella, la buona Maria d’Alfeo, dice: «Sì,
sì, piangi… Qui con me, come da una mamma, povera, santa figlia mia»; e quando
si sente dire: «Oh! Maria! Maria! Hai visto?», ella geme: «Sì, sì… ma… ma…
figlia… oh! Figlia!…». Non trova più altro e piange, l’anziana Maria. Un pianto
desolato, a cui fanno eco tutte le altre, ossia Marta e Maria, la madre di
Giovanni e Susanna. Le altre pie donne non ci sono più. Penso siano andate via,
e con esse i pastori, quando si udì quel grido femminile… I soldati parlottano
fra di loro. «Hai visto i giudei? Ora avevano paura». «E si battevano il
petto». «I più terrorizzati erano i sacerdoti!». «Che paura! Ho sentito altri
terremoti. Ma come questo mai. Guarda: la terra è rimasta piena di fessure»...