Saturday, March 18, 2023

Maria Valtorta - Notebooks - 5 July 1943

 


Maria Valtorta

 


Maria Valtorta - Notebooks - 5 July 1943:

My Church is like a large garden which surrounds the palace of a great king.


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Jesus says: "My Church is like a large garden that surrounds the palace of a great king. The king, for his own reasons, does not leave the palace and therefore, after having sown the most beautiful flowers and plants, he delegated a gardener to protect his Church. The gardener, in turn, has many helpers who assist him. In the garden there are flowers and plants of all kinds. The king scattered all the fertilizing substances on the flowerbeds, to make them fertile, and once only useful and beautiful flowers and plants flourished. In the center of the garden stands a fountain with seven mouths, which sends its channels everywhere and nourishes and restores plants and flowers. But the Evil One, in the absence of the king, entered and in turn he sowed harmful seeds.

 

So that the garden now has a messy, not to say desolate, appearance. Unhealthy, thorny, poisonous weeds have spread out where previously there were borders, flowerbeds, beautiful bushes, and have suffocated them or made them wretched because they have sucked the moisture from the soil and prevented the sun from descending on the seedlings. The gardener and his helpers busily clean up, uproot, straighten out little plants bent under the weight of other unhealthy ones. But if they work here, the Evil one works there, and so the garden always presents its desolate aspect. Snakes, toads, snails take advantage of the disorder to nest, to gnaw, to drool. Here and there some sturdy plants resist everything and bloom high in the sky, some flowerbeds too, especially if with lilies and roses.

 

But the pretty borders of the daisies and violets are almost completely obliterated. When the king comes, he will no longer know his beautiful garden gone wild and in anger he will tear up the weeds, crush the lewd animals, pick the remaining flowers and bring them to his palace, erasing the garden forever. Now, pay attention to the explanation. The king is Jesus Christ. The garden is his militant Church. The gardener is my Peter, and his helpers are the priests. The flowers and plants, the consecrated faithful, the baptized. The fertilizing substances, the virtues and above all my Blood, shed all over to fertilize the world and make the earth fertile for the seed of eternal life. The fountain is the seven sacraments.

 

The harmful seeds are the vices, the passions, the sins sown by Satan in hatred of Me. The disorder is given by the fact that the good plants have not reacted and have let themselves be suffocated by the evil ones which nullify the benefit of my Blood, of my Sacraments, of the Sun of grace. The High Gardener and his few, true helpers, are unable to put order due to the bad will of the good plants, due to their spiritual laziness, and due to the bad will and laziness of many false gardeners who do not tire themselves in the holy work of cultivating, help, straighten souls. Snakes, toads and snails are the temptations. If all gardeners were diligent and if all plants were vigilant, they would be crushed. On the other hand, souls do not call the church to help when they understand that the temptation is stronger than they are, and ecclesiastics do not rush, not all, when one of the poor souls, whom I paid with my Pain and redeemed in advance with my Blood, asks for help.

 

The good plants that resist are the true priests: from my Vicar, supreme Gardener and supreme tree that raises its intrepid and upright top to the sky, to the simple priests who have remained "salt of the earth". The flowerbeds, especially roses and lilies, are virginal souls and loving souls. But the borders of the daisies: innocence; and those of violets: penance, show a bleak aspect. Innocence is born and flourishes, but soon it is no more, because malice, lust, vice, imprudence destroy it. Penance is literally dried up by the weeds of lukewarmness. Only a few specimens survive. And it is that specimen which perfumes, with the odor of purification, a large radius of garden from the miasma of Evil.

 

When I come, in my terrible hour, I will uproot, I will trample, I will destroy cursed herbs and cursed parasites, I will erase the garden from the universe, bringing with Me, inside my palace, the blessed plants, the blessed flowers that have been able to resist and blossom for my joy. And woe to those who will be plucked up by Me and cast into the kingdom of Mammon, the evil sower whom they preferred to the divine Sower; and woe to those who have preferred to hear the voice of snakes and toads and the kiss of snails to the voice of my angels and the kiss of my grace. It would have been better for them if they had never been born! But joy, eternal joy to those who have remained good, faithful, chaste, loving servants...

 


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Maria Valtorta – Quaderni - 5 luglio 1943:

La mia Chiesa è simile a un grande giardino che circonda il palazzo di un grande re.

 

Dice Gesù: "La mia Chiesa è simile a un grande giardino che circonda il palazzo di un grande re. Il re, per motivi suoi, non esce dal palazzo e perciò, dopo avere seminato i fiori e le piante più belle, ha delegato un giardiniere a tutelare la sua Chiesa. Il giardiniere, a sua volta, ha molti aiutanti che lo coadiuvano. Nel giardino vi sono fiori e piante di tutte le specie. Dal re furono sparpagliate sulle aiuole, per renderle fertili, tutte le sostanze fertilizzanti, e una volta fiorivano solo fiori e piante utili e belle. Nel centro del giardino sorge una fontana dalle sette bocche, che manda i suoi canali per ogni dove e alimenta e ristora piante e fiori. Ma il Maligno, nell’assenza del re, è entrato ed ha sparso a sua volta semi nocivi.

 

Di modo che il giardino ora presenta un aspetto disordinato, per non dire desolante. Erbacce malsane, spinose, venefiche, si sono distese dove prima erano bordure, aiuole, cespugli bellissimi, e li hanno soffocati o resi grami perché hanno succhiato gli umori della terra e impedito al sole di scendere sulle pianticelle. Il giardiniere e i suoi aiutanti si affannano a rimondare, a estirpare, a raddrizzare pianticelle piegate sotto il peso di altre malsane. Ma se lavorano di qua, il Maligno lavora di là, e così il giardino presenta sempre il suo aspetto desolato. Serpi, rospi, lumache approfittano del disordine per annidarsi, per rodere, per sbavare. Qua e là qualche pianta robusta resiste a tutto e fiorisce alta nel cielo, qualche aiuola anche, specie se di gigli e rose.

 

Ma le belle bordure delle margheritine e delle violette sono quasi completamente cancellate. Quando il re verrà, non conoscerà più il suo bel giardino divenuto selvaggio e con ira strapperà le erbacce, schiaccerà gli animali lubrici, coglierà i fiori rimasti e li porterà nel suo palazzo, cancellando per sempre il giardino. Ora, attenta alla spiegazione. Il re è Gesù Cristo. Il giardino è la sua Chiesa militante. Il giardiniere è il mio Pietro, e i suoi aiutanti sono i sacerdoti. I fiori e le piante, i consacrati fedeli, i battezzati. Le sostanze fertilizzanti, le virtù e soprattutto il Sangue mio, sparso tutto per fecondare il mondo e rendere fertile la terra alla semente di vita eterna. La fontana sono i sette sacramenti.

 

I semi nocivi sono i vizi, le passioni, i peccati seminati da Satana in odio a Me. Il disordine è dato dal fatto che le piante buone non hanno reagito e si sono lasciate soffocare da quelle malvagie che annullano il beneficio del mio Sangue, dei miei Sacramenti, del Sole della grazia. Il Sommo Giardiniere e i suoi pochi, veri aiutanti, non riescono a mettere ordine per la mala volontà delle piante buone, per la loro pigrizia spirituale, e per la mala volontà e pigrizia di molti falsi giardinieri che non si affaticano nel santo lavoro di coltivare, aiutare, raddrizzare le anime. I serpi, i rospi e le lumache sono le tentazioni. Se tutti i giardinieri fossero solerti e se tutte le piante fossero vigilanti, essi verrebbero schiacciati. Invece le anime non chiamano in soccorso la chiesa quando comprendono che la tentazione è più forte di loro, e gli ecclesiastici non accorrono, non tutti, quando una delle povere anime, che Io ho pagate col mio Dolore e affrancate in anticipo col mio Sangue, chiede soccorso.

 

Le piante buone che resistono sono i veri sacerdoti: dal mio Vicario, Giardiniere sommo e sommo albero che alza fino al cielo la sua cima intrepida e retta, ai semplici sacerdoti che sono rimasti “sale della terra”. Le aiuole, specie di rose e gigli, sono le anime verginali e le anime amanti. Ma le bordure delle margheritine: l’innocenza; e quelle di violette: la penitenza, mostrano un aspetto desolante. L’innocenza nasce e fiorisce, ma presto non è più, perché la malizia, la lussuria, il vizio, l’imprudenza la distruggono. La penitenza è letteralmente prosciugata dalla gramigna della tiepidezza. Solo qualche esemplare resiste. Ed è quell’esemplare che profuma, con odore di purificazione, un largo raggio di giardino dai miasmi del Male.

 

Quando Io verrò, nell’ora mia terribile, strapperò, calpesterò, distruggerò erbe maledette e parassiti maledetti, cancellerò il giardino dall’universo, portando con Me, nell’interno della mia reggia, le piante benedette, i benedetti fiori che hanno saputo resistere e fiorire per la mia gioia. E guai a coloro che saranno divelti da Me e lanciati nel regno di Mammona, il malvagio seminatore che hanno preferito al Seminatore divino; e guai a coloro che hanno preferito ascoltare la voce delle serpi e dei rospi e il bacio delle lumache alla voce dei miei angeli e al bacio della mia grazia. Meglio per loro sarebbe stato se mai non fossero nati! Ma gioia, gioia eterna a coloro che mi sono rimasti servi buoni, fedeli, casti, innamorati...

 


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