Maria Valtorta - The
parable of the Army of the ants.
Gospel. 91.2-3
“Look at this tribe of ants all flocking to one
place. Let's follow them. And we will discover the reason for their not useless
rush towards a point. Here it is.
This little sister of theirs has
discovered, with her tiny organs invisible to us, a great treasure under this large wild radicchio leaf. It is a piece
of bread marrow, perhaps dropped by
a farmer who came here to take care of her olive trees, by some traveler who
stopped in this shade eating his food, or by a child playing on the flowering
grass. How could she alone drag this
treasure a thousand times bigger
than her into the lair? And, behold, he called a sister and said to her:
"Look. And run, quickly, and tell the sisters
that here is food for the whole tribe, and for many days. Run before I discover
this treasure a bird and call his companions and devour him”.
And the little ant ran, longing for the roughness of the ground, up, down
the gravels and stems to the anthill and said: "Come. One of us is calling
you. She has found something for all of
us. But she can't bring him here alone. Come”. And all of them, even those
who, already tired from so much work
done all day, were resting in the tunnels of the den, ran; even those who were
piling supplies in the storage cells. One, ten, one hundred, one thousand...
Look... They grab with their claws, they lift like a cart with their body, and
they drag with their paws pointing to the ground. This one falls... the other
one, there, almost becomes crippled because the tip of the bread nails it in a
bounce between its end and a stone; this one, so small, a young girl from the tribe, stops exhausted... but still,
having caught her breath, she sets off again. Oh! How united they are! Look:
now the piece of bread is completely embraced by them and it goes, it goes,
slowly, but it goes. Let's follow him... Just a little more, little sisters,
just a little more and then your effort
will be rewarded. They can't take it anymore.
But they don't give up. They rest and then leave again... Here they reach
the anthill. And now? Now to work cutting the large crumb into crumbs. Look at
my work! Who cuts and who transports... That's it. Now everything is safe and,
happy, they disappear into that crack, down the tunnels. They are ants. Nothing
but ants. Yet they are strong because
they are united. Meditate on this” Explanation. Here it is: brothers. I
want you to call yourselves like this and see yourself like this. You are like one family. When does a family prosper
and the world admire it? When it is united
and in agreement. If one child
becomes the enemy of the other, if one brother harms the other, can the
prosperity of that family ever last?
No. In vain the father of the
family tries hard to work, to smooth out difficulties, to impose himself on the
world. His efforts remain unsuccessful,
because the goods crumble, the difficulties increase, the world laughs at this state of perpetual quarrel which breaks hearts
and substances, which united were powerful against the world, into a pile of
small, small contrary interests, which the enemies of the family take advantage
of to further accelerate its ruin. May
it never be so with you. Be united. Love each other. Love each other to help
each other. Love each other to teach how
to love. Observe. Even what surrounds us teaches us this great strength”.
----------------------------------
Maria Valtorta - La
parabola dell'Esercito delle formiche.
Ev. cap. 91.2-3
“Guardate questa tribù
di formiche che accorre tutta verso un luogo. Seguiamola. E scopriremo la
ragione del loro non inutile accorrere verso un punto. Ecco qua. Questa loro
piccola sorella ha scoperto, con i suoi organi minuscoli e a noi invisibili, un
grande tesoro sotto questa larga foglia di radicchio selvatico. É un pezzo di
midolla di pane, forse caduta a un
contadino qui venuto a curare i suoi ulivi, a qualche viandante che ha sostato
in quest'ombra mangiando il suo cibo, o a un bambino festoso sull'erba fiorita.
Come poteva da sola trascinare nella tana questo tesoro mille volte più grosso
di lei? Ed, ecco, ha chiamato una sorella
e le ha detto: "Guarda. E corri, presto, a dire alle sorelle che qui c'è
cibo per tutta la tribù e per molti giorni. Corri prima che scopra questo
tesoro un uccello e chiami i suoi compagni e lo divorino".
E la formichina
è corsa, anelante per asperità di terreno, su, giù per ghiaie e steli sino al
formicaio e ha detto: "Venite. Una di noi vi chiama. Ha trovato per tutte. Ma da sola non può
portarlo qui. Venite". E tutte, anche quelle che, già stanche di tanto
lavoro fatto per tutto il giorno, riposavano per le gallerie della tana, sono
corse; anche quelle che stavano ammucchiando le provviste nelle celle di ammasso.
Una, dieci, cento, mille… Guardate… Afferrano con le branche, sollevano facendo
del loro corpo carretto, strascicano puntando le zampine al suolo. Questa cade…
l'altra, là, quasi si storpia perché la punta del pane la inchioda in un rimbalzo fra la sua estremità e un sasso;
questa ancora, così piccina, una giovinetta della tribù, si ferma spossata… ma
pure, ecco, ripreso fiato, riparte.
Oh! Come sono unite! Guardate: ora
il pezzo di pane è tutto abbracciato da esse e va, va, lentamente, ma va.
Seguiamolo… Ancora un poco, piccole sorelle,
ancora un poco e poi la vostra fatica
sarà premiata. Non ne possono più.
Ma non cedono. Riposano e poi ripartono… Ecco raggiunto il formicaio.
E ora? Ora al lavoro per recidere in briciole la grossa mollica. Guardate che lavoro! Chi taglia e chi trasporta… Ecco
finito. Ora tutto è in salvo e, felici, esse scompaiono dentro quella
crepa, giù per le gallerie. Sono formiche. Null'altro che formiche. Eppure sono forti perché unite. Meditate su questo” Spiegazione. Ecco:
fratelli. Voglio che tali vi chiamiate e tali vi vediate. Voi siete come una famiglia sola. Quando è che una
famiglia prospera e il mondo l'ammira? Quando è unita e concorde. Se un figlio diviene nemico dell'altro, se un
fratello nuoce all'altro, può mai la prosperità di quella famiglia durare?
No. Invano il padre di famiglia si sforza a lavorare, a
spianare le difficoltà, ad imporsi al mondo. I suoi sforzi restano senza
riuscita, perché i beni si sgretolano,
le difficoltà aumentano, il mondo
deride per questo stato di lite perpetua che spezzetta cuore e sostanze, che unite erano potenti contro il
mondo, in un mucchietto di piccoli, piccoli interessi contrari, di cui si
approfittano i nemici della famiglia per sempre più accelerarne la rovina. Così
non sia mai di voi. Siate uniti. Amatevi. Amatevi per aiutarvi. Amatevi per insegnare ad amare.
Osservate. Anche ciò che ci circonda, ci insegna questa grande forza”.
#MariaValtorta #mariavaltorta
#Gospel #Vangelo #Jesus
#Gesù #Cristiani #Christians
#HolyMary #MariaSantissima
No comments:
Post a Comment