Monday, October 7, 2024

MARIA VALTORTA - The parable on the conversion of hearts

 


MARIA VALTORTA - The parable on the conversion of hearts –

Gospel chap. 111.4

 

Maria Valtorta – HOME PAGE

 

Jesus sets out among the thoughtful Disciples: “What do you think? Don’t be afraid for Me or for yourselves. We have passed through the Decapolis and Perea, and everywhere we have seen farmers at work in the fields. Where the land was still under stubble and weeds, arid, hard, cluttered with parasitic plants that the summer winds had brought and sown… stealing the seeds from the desert desolations. They were the fields of the lazy and the pleasure-seekers. Elsewhere, the land had already been opened by the plowshare and cleaned, with fire and by hand, of stones, brambles and weeds. And what was previously bad, that is, useless plants, now with the purification of fire and cutting, had changed into good: into fertilizer, into salts useful for fertilization. The land will have wept under the pain of the blade, which opened and searched it… and under the bite of the fire that ran over its wounds. But it will laugh more beautifully in the spring, saying: “Man has tortured me, to give me this opulent harvest that makes me beautiful”.

 

And these were the fields of the willing. Elsewhere, the land was still soft, cleansed even of ashes, a true nuptial bed for the wedding of the clod with the seed, and for the fruitful union that gives so much glory of ears of corn. And they were the fields of the generous, to the perfection of industriousness. Well, the same is true of hearts. I am the Plowshare and My word is Fire. To prepare for eternal triumph. There are those who, lazy or lustful, still don’t ask Me, don’t want Me, are satisfied with their vice, with evil passions, which seem to be a dress of green and flowers... and they are thorns and tribuluses that tear the spirit to death, bind it and make it a bundle for the fires of Gehenna.

 


For now, Decapolis and Perea are like this… and not only those. They don’t ask Me for miracles, because they don’t want the cutting of the word, and the burning of the fire. But their time will come. Elsewhere, there are those who accept this cutting and this burning; and think: “It’s painful. But it purifies me and will make me fertile for the Good”. They are those who, even if they don’t have the heroism to do it… they let Me do it. The first step on My path. Finally, there are those who help with their diligent, long-lasting work, My work, and don’t walk, but fly on the road of God. These are the faithful disciples: …you and the others, who are scattered throughout Israel”.

 


------------------------

 

MARIA VALTORTA - La parabola sulla conversione dei cuori –

Evangelo cap. 111.4

 

Maria Valtorta – HOME PAGE


Gesù si mette in cammino fra i Discepoli pensierosi: “Che pensate? Non abbiate timore né per Me, né per voi. Siamo passati per la Decapoli e la Perea, e ovunque abbiamo visto agricoltori all’opera nei campi. Dove la terra era ancora sotto le stoppie e le gramigne, arida, dura, ingombra di piante parassite che i venti d’estate avevano portato e seminato… rapendone i semi alle desolazioni desertiche. Erano i campi dei pigri e dei gaudenti. Altrove, la terra era già aperta dal vomere e mondata, col fuoco e con la mano, da pietre, rovi e gramigne. E ciò che prima era male, ossia le inutili piante, ecco che con la purificazione del fuoco e del taglio, si erano mutate in bene: in concime, in sali utili alla fecondazione. La terra avrà pianto sotto il dolore della lama, che la apriva e frugava… e sotto il morso del fuoco che la scorreva sulle ferite. Ma riderà più bella a primavera, dicendo: “L’uomo mi ha torturata, per darmi questa opulenta messe che mi fa bella”.

 

E questi erano i campi dei volonterosi. Altrove, ancora la terra era già soffice, monda anche dalle ceneri, un vero letto nuziale per gli sponsali della zolla col seme, e per il fecondo connubio che dà tanta gloria di spighe. Ed erano i campi dei generosi, fino alla perfezione dell’operosità. Or bene, uguale è dei cuori. Io sono il Vomere e la Mia parola è Fuoco. Per preparare al trionfo eterno. Vi è chi, pigro o gaudente, ancor non Mi chiede, non Mi vuole, si appaga del suo vizio, delle passioni malvagie, che paiono veste di verde e di fiori… e sono triboli e spine che lacerano a morte lo spirito, lo legano e ne fanno fascina per i fuochi della Geenna.

 


Per ora, Decapoli e Perea sono così… e non quelle sole. Non Mi si chiede miracoli perché non si vuole il taglio della parola, e l’ardore del fuoco. Ma verrà la loro ora. Altrove, vi è chi accetta questo taglio e questo ardore; e pensa: “È penoso. Ma mi purifica e mi farà fertile al Bene”. Sono quelli che, seppure non hanno l’eroismo di fare, lasciano che Io faccia. Il primo passo nella Mia via. Vi sono infine, quelli che aiutano col loro solerte, diuturno lavoro, il Mio lavoro, e non camminano, ma volano sulla strada di Dio. Questi sono i discepoli fedeli: …voi e gli altri, che sono sparsi per Israele”.

  

#MariaValtorta #mariavaltorta

#Gospel #Vangelo #Jesus

#Gesù #Cristiani #Christians

#HolyMary #MariaSantissima


No comments:

Post a Comment

Flavia Santi - Poem n. 154 - I Pushed…

  Flavia Santi - Poem n. 154 - I Pushed…:   POEMS - HOME   I pushed your love… to the edge of a dream. I pushed the night… under ...