Maria
Valtorta – Gospel chap. 541:
Jews
visiting Bethany. December 18, 1946.
A large and pompous group of Jews on luxurious mounts enters Bethany. They are scribes and
Pharisees, as well as some Sadducees and Herodians already seen once before; if
I am not mistaken… at the banquet in Chuza’s house, to tempt Jesus to proclaim himself king. They
are followed by servants on foot. The cavalcade slowly crosses the town, and
the hooves clanking on the hard ground, the clinking of the harnesses, the
voices of the men draw the inhabitants out of the doors, who look and with
obvious dismay bend in profound greetings… to then get up and join some small
groups of whispering people.
“Did you see?”.
“All the Sanhedrin members of
Jerusalem”.
“No. Joseph the Elder, Nicodemus
and the others… were not there”.
“And the most famous Pharisees”.
“And the scribes”.
“And who was the one on the
horse?”.
“And they are certainly going
to Lazarus”.
“It must be to die”.
“I can’t understand, why the Rabbi isn’t here”.
“And how can you expect it… if
those people in Jerusalem are looking
for Him to death?”.
“You’re right. Indeed…
certainly those serpents that passed
by, are coming to see if the Rabbi
is here”.
“Praise be to God who isn’t here!”.
“Do you know what they told my
husband, at the markets in Jerusalem? To be ready, because soon He will proclaim Himself king; and we will all have to help Him do… What did they say? Well! A word that meant… as if I were
saying that I am throwing everyone out of the house, and making myself the
mistress”.
“A plot…? A conspiracy…? A
revolt…?”, they ask and suggest.
A man says: “Yes. They told me
that too. But I don’t believe it”.
“But they are the Rabbi’s disciples, who say so!”.
“Uhm… That the Rabbi uses violence and removes the
Tetrarchs, usurping a throne that, with justice or not, belongs to the
Herodians… I don’t believe it. You would do well to tell Joachim, not to believe all the rumors…”.
“But do you know, that whoever
helps Him… will be rewarded on Earth
and in Heaven? I would be very happy if my husband were. I have many children,
and life is difficult. If only I could have a place, among the servants of the
King of Israel!”.
“Listen, Rachel, I think it
would be better to look after my garden and my dates. If He told me, oh! Then I would leave everything to follow Him. But said by others…”.
“But they are His disciples”.
“I have never seen them with Him and then… No. They pretend to be lambs, but they have certain rascally faces that don’t convince me”.
“It’s true. Strange things have
been happening for some time now; and it’s always said that it’s the Rabbi’s disciples who do them. On the
last day before the Sabbath, some of these… beat up a woman who was carrying
eggs to the markets and said: “We want them in the name of the Galilean Rabbi”.
“Do you think it could be Him, who wants these things? He, who gives and doesn’t take? He, who could live among the rich and
prefers to stay among the poor, and take off His cloak, as that healed leper who met Jacob told everyone?”.
Another man, who approached the
group and listened, says:
“You’re right. And that other thing they say, then? That the Rabbi will make great trouble happen to
us, because the Romans will punish all of us, for His incitements to the people? Do you believe it?” I say - and I
will not be wrong, because I am old and wise
- I say that those who tell us, poor people, that the Rabbi wants to take the throne by force and drive out the Romans
too - if only it were so! If it were possible to do so! - as well as those who
commit violence in His name, as well
as those who incite us to rebel with promises of a useful future, as well as
those who would like to make us hate the Rabbi
as a dangerous individual who will bring us trouble... they are all enemies of the Rabbi, who seek to ruin Him in order to triumph for themselves.
Don’t believe it! Don’t believe the false friends of the poor people! See how proud they
have been? They almost gave me a beating, because I had difficulty getting the
sheep in and I prevented them from going… Are those our friends? Never. They are our vampires and, may the Lord forbid, vampires of Him too”.
“You who are near Lazarus’ fields, do you know if he is
dead?”.
“No. He is not dead. He is
there, between death and life… I asked Sarah, who was picking aromatic leaves
for the lavender”.
“So… why did those people
come?”.
“Well! They went around the
house, behind it, on the sides, around the other house of the leper… and then
they went away towards Bethlehem”.
“But I said so! They came to
see if the Rabbi was there! To harm Him. Do you know what it was
for them, to be able to harm Him?
And right in Lazarus’ house? Tell
me, Nathan. Wasn’t that Herodian the one who once was the lover of Mary of
Theophilus?”.
“He was. Did he perhaps want to
take revenge on Mary in that way…”.
A little boy comes running. He
shouts: “How many people in Lazarus’
house! I was coming from the stream with Levi, Mark and Isaiah… and we saw. The
servants opened the gate, and took the horses. And Maximin ran to meet the
Jews; and others ran with great bows. And Martha
and Mary came out of the house
with their maids, to greet them. And we wanted to see more… but they closed the
gate, and they all went into the house”.
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Maria Valtorta – Evangelo cap. 541:
Giudei in visita a Betania. 18 dicembre
1946.
Un folto e pomposo gruppo di giudei su cavalcature di lusso, entra in Betania. Sono scribi e farisei, nonché qualche sadduceo ed
erodiano già visto un’altra volta; se non erro al banchetto in casa di Cusa per
tentare Gesù a proclamarsi re. Sono
seguiti da servi a piedi. La cavalcata traversa lentamente la cittadina, e gli
zoccoli suonanti sul terreno duro, il tintinnio delle bardature, le voci degli
uomini attirano fuori dalle porte gli abitanti, che guardano e con palese
sbigottimento si curvano in saluti profondi… per poi rialzarsi e riunirsi a dei
gruppetti di persone bisbiglianti.
“Avete visto?”.
“Tutti i sinedristi di Gerusalemme”.
“No. Giuseppe l’Anziano, Nicodemo e altri non c’erano”.
“E i farisei più noti”.
“E gli scribi”.
“E quello sul cavallo chi era?”.
“E certo vanno da Lazzaro”.
“Deve essere per morire”.
“Non so capire perché il Rabbi non sia qui”.
“E come vuoi, se lo
cercano a morte quei di Gerusalemme?”.
“Hai ragione. Anzi… certo quei serpenti che sono passati, vengono per vedere se il Rabbi è qui”.
“Sia lode a Dio
che non c’è!”.
“Sai che hanno detto al mio sposo, ai mercati di
Gerusalemme? Di stare pronti, che presto Egli
si proclamerà re, e dovremo tutti aiutarlo a fare… Come hanno detto? Mah! Una
parola che voleva dire… come se io dicessi che mando via tutti di casa, e mi
faccio io padrona”.
“Un complotto…? Una congiura…? Una rivolta…?”, chiedono
e suggeriscono.
Un uomo dice: “Sì. Lo hanno detto anche a me. Ma non ci
credo”.
“Ma sono discepoli del Rabbi che lo dicono!…”.
“Uhm! Che il Rabbi usi violenza e destituisca i Tetrarca,
usurpando un trono che, con giustizia o no, è degli erodei… non lo credo.
Faresti bene a dire a Gioacchino, a non
credere a tutte le voci…”.
“Ma sai che chi lo aiuterà, sarà premiato in Terra e in
Cielo? Io sarei ben contenta che mio marito lo fosse. Sono piena di figli, e la
vita è difficile. Se si potesse avere un posto fra i servi del Re d’Israele!”.
“Senti, Rachele, io penso che sia meglio guardare il
mio orto e i miei datteri. Se me lo dicesse Lui, oh! Allora lascerei tutto per seguirlo. Ma detto da altri…”.
“Ma sono discepoli suoi”.
“Non li ho mai visti con Lui e poi… No. Si fingono
agnelli, ma hanno certe facce
ribalde che non mi persuadono”.
“È vero. Da qualche tempo succedono fatti strani; e
sempre si dice che sono i discepoli del Rabbi
che li fanno. L’ultimo giorno avanti il sabato, alcuni di questi… malmenarono
una donna che portava uova ai mercati e dissero: “Le vogliamo in nome del Rabbi
galileo”.
“Ti pare che possa essere Lui, a volere queste cose? Lui,
che dà e non prende? Lui, che potrebbe vivere fra i ricchi e
preferisce stare fra i poveri, e levarsi il mantello, come diceva a tutti
quella lebbrosa guarita, che ha incontrato Giacobbe?”.
Un altro uomo, che si è accostato al gruppo e ha
ascoltato, dice:
“Hai ragione. E quell’altra cosa che si dice, allora?
Che il Rabbi ci farà succedere dei
grandi guai, perché i romani puniranno tutti noi, per i suoi eccitamenti alla
gente? Ci credete voi? Io dico — e non sbaglierò, perché sono vecchio e saggio
— io dico che tanto quelli che ci dicono, a
noi povera gente, che il Rabbi
vuol prendere con violenza il trono e cacciare via anche i romani — così fosse!
Se fosse possibile farlo! — come chi fa violenze in nome Suo, come chi ci eccita alla ribellione con promesse di utile
futuro, come chi ci vorrebbe far odiare il Rabbi
come individuo pericoloso che ci porterà guai… sono tutti nemici del Rabbi, che cercano di rovinarlo per trionfare
loro.
Non ci credete! Non credete ai falsi
amici della povera gente! Vedete
come sono passati superbi? A me per
poco non mi danno una legnata, perché stentavo a far entrare le pecore e
impedivo, a loro, di andare… Amici
nostri quelli lì? Mai. Sono i nostri
vampiri e, non lo voglia il Signore,
vampiri anche di Lui”.
“Tu che stai vicino ai campi di Lazzaro, sai se è morto?”.
“No. Non è morto. È lì, fra morte e vita… Ne ho chiesto
a Sara, che coglieva foglie d’aromi per le lavande”.
“E allora perché quelli là sono venuti?”.
“Mah! Hanno girato intorno alla casa, sul dietro, sui
lati, intorno all’altra casa del lebbroso… e poi sono andati via verso Betlemme”.
“Ma se l’ho detto io! Sono venuti a vedere, se c’era il
Rabbi! Per fargli del male. Sai cosa era per loro, potergli fare del male?
E proprio in casa di Lazzaro? Di’
tu, Natan. Quell’erodiano non era quello che un tempo, era l’amante di Maria di
Teofilo?”.
“Era. Voleva forse vendicarsi in quel modo, su Maria…”.
Arriva un ragazzetto di corsa. Grida: “Quanta gente in
casa di Lazzaro! Venivo dal ruscello
con Levi, Marco e Isaia, e abbiamo visto. I servi hanno aperto il cancello e
preso le cavalcature. E Massimino è corso incontro ai giudei; e altri sono
corsi con grandi inchini. E sono uscite dalla casa Marta e Maria con le
loro ancelle, a salutare. E si
voleva vedere di più… ma hanno chiuso il cancello, e sono andati tutti nella
casa”.
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