Maria
Valtorta – Notebooks - March 20, 1944:
To
love Mary is to love Jesus. It’s to love Him more easily.
Jesus says: “One day, Mary, My Mother, told you: “I ask
you with tears from my Son”. And another time: “I leave to my Jesus the care of making me loved… When you love me, I come.
And my coming is joy and salvation.”
Your Mother wanted you. And I gave you to Her. I brought you there, indeed, because I know that, where I can
bend with authority, She brings you
with the caress of love and
brings you there even better than I. Her
touch is a seal before which Satan flees.
Now you have her robe and, if you are faithful to the prayers of the two
Orders, you meditate every day on the whole
life of our Mother. Her joys,
and her sorrows. That is, My joys
and My sorrows. Because, from the moment I became Jesus from the Word,
I have rejoiced or cried with Her and for the same
reasons. You see, then, that to love
Mary is to love Jesus. It’s to love Him more easily.
Because I make you carry the cross
and I put you on the cross. The Mother, on the other hand, carries you
or stands at the foot of the cross
to receive you on her heart that
knows only how to love. Even in death, Mary's womb is sweeter than
a cradle.
Who dies in Her hears only the voices of the angelic choirs,
which swirl around Mary. He sees no
darkness, but the sweet ray of the
Morning Star. He hears no weeping,
but Her smile. He knows no terror.
Who dares to tear, among Us who love Her, one of her creatures from Mary's arms? Don’t say: “Thank you” to Me. Tell it to Her, who didn’t want to remember anything about you, except the little good you have done and the love
you have for Me, and for this reason she
wanted you, to tame under her foot… what your good will could not tame.
Shout: “Long live Mary!” And stay at Her
feet, at the foot of the Cross.
You will adorn your robe with the rubies
of My Blood, and the pearls of Her tears.
You will have a queen’s robe, for the entrance into My Kingdom. Go in
peace. I bless you.”
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Maria Valtorta – Quaderni - 20 marzo
1944:
Amare Maria è amare Gesù. È amarlo più
facilmente.
Dice Gesù:
“Un giorno Maria Mia Madre ti ha
detto: “Io vi chiedo con lacrime al Figlio
mio”. E un’altra volta: “Lascio al mio Gesù
la cura di farmi amare… Quando mi amate, vengo. E la mia venuta
è gioia e salvezza”. La Mamma ti ha voluta. E a Lei ti ho data. Ti ci ho portata,
anzi, perché so che, là dove Io posso
piegare con l’autorità, Ella vi porta con la carezza dell’amore e vi ci porta meglio
ancora di Me. Il suo tocco è un sigillo davanti al quale Satana fugge.
Ora hai la sua
veste e, se sei fedele alle preghiere
dei due Ordini, mediti ogni giorno tutta la vita della Mamma nostra. Le sue gioie e i suoi dolori. Ossia le Mie gioie e i Miei dolori. Perché, dal momento che da Verbo divenni Gesù, Io ho con Lei e per gli stessi motivi giubilato
o pianto. Vedi dunque, che amare
Maria è amare Gesù. È amarlo più facilmente. Perché Io ti faccio portare la croce e sulla
croce ti ci metto. La Mamma invece,
ti porta o sta ai piedi della croce per riceverti sul cuore che non sa che amare. Anche nella morte, il seno di Maria è più dolce di una cuna.
Chi spira in Lei
non sente che le voci dei cori angelici,
che turbinano intorno a Maria. Non
vede tenebre, ma il dolce raggio della Stella
Mattutina. Non ode pianto, ma il suo sorriso. Non conosce terrore.
Chi osa strappare, di Noi che l’amiamo, una sua creatura dalle
braccia di Maria? Non dire: “Grazie” a Me. Dillo a Lei, che non si è voluta ricordare di
nulla di te, fuorché del poco bene che hai fatto e dell’amore che hai per Me,
e per questo ti ha voluta, per domare sotto il suo piede… ciò che la tua buona volontà non riusciva a domare.
Grida: “Viva Maria!”. E sta’, ai suoi piedi, ai piedi della Croce. Ti ornerai la veste dei rubini del Mio Sangue, e delle perle del suo pianto. Avrai una veste da regina, per l’entrata nel Mio Regno. Va’ in pace. Ti benedico”.
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