Thursday, November 7, 2024

Maria Valtorta – Notebooks - March 8, 1944

 


Maria Valtorta – Notebooks - March 8, 1944:

 

If I instruct you on a point that has been unexplained until now, accept the gift and draw fruit from it… and not condemnation.

 

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Jesus says: “The word of My Mother should dispel every hesitation of thought, even in those most stumped by formulas. And there are so many of them! They want to reason in divine things with their human yardstick, and they would pretend that God also reasoned in this way. But it’s so beautiful instead, to think that God reasons in a way that is sovereignly and infinitely more elect than man. And it would be so beautiful and useful if you forced yourselves to reason not according to humanity… but the spirit and follow God. Don’t remain anchored there, where your thought is anchored.

 

This is also pride, because it presupposes perfection in a human mind. While there is nothing perfect, except the divine Thought... which can, if it wants and believes it is useful to do so, descend and become Word in the mind and on the lips of one of Its creatures that the world despises, because in its eyes it’s ignorant, petty, dull, childish. Wisdom loves, to disorient the pride of the mind, to pour Itself out precisely on these refuse of the world, who have no doctrine of their own and not even a culture of acquired doctrine, but are all only in love and purity, great in the good will to serve God by making Him known and loved after having deserved to know Him... loving Him with all their strength.

 

Observe, men.

In Fatima, Lourdes, Guadalupe, Caravaggio, La Salette, wherever there have been true and holy apparitions, the visionaries, those called to see them are poor creatures who, by age, by culture, by condition, are among the humblest on Earth. To these unknown, to these “nothings,” Grace reveals Itself and makes them Its heralds. What should men do then? Bend down like the publican and say: “Lord, I was too much of a sinner to deserve to know You. Blessed be your goodness that consoles me through these creatures… and gives me a heavenly anchor, a guide, a lesson, a salvation.” Don’t say: “But no! Nonsense! Heresies! It is not possible!”. What, it is not possible? That a moron becomes a scholar in the science of God? And why is it not possible? Have I not raised the dead, healed the insane, cured the epileptic, opened the mouths of the mute, the eyes of the blind, the hearing of the deaf, the understanding of the stupid, in the same way as I cast out demons, commanded the fish to throw themselves into the net, the loaves to multiply, the water to become wine, the storm to be calmed, the wave to become solid as a floor?

 

What is impossible for God?

 


Even before God – the Christ, the Son of God – was among you, didn’t God work miracles through His servants who acted in His name? Were not the sterile wombs of Sarai of Abraham, made fertile so that she would become Sarah, and give birth to Isaac in her old age… destined to be the one with whom I would make the pact? Were not the waters of the Nile turned into blood, and filled with unclean animals… by the command of Moses? And always by his word, have not the animals died of the plague, and the flesh of men fallen from ulcers, and the grain was cut down, broken as if by a hopper, by the fierce hail, and the trees were stripped by the locusts, and the light was extinguished for three days, and the firstborn were struck with death, and the sea was opened for Israel to pass through, and the bitter waters were sweetened, and an abundance of quails and manna came, and water gushed from the dry rock? And didn’t Joshua stop the course of the sun? And didn’t the boy David, strike down the giant? And didn’t Elijah, multiply the flour and oil, and raise the son of the widow of Zarephath? And didn’t at his command, the rain come down on the thirsty earth, and fire from heaven on the burnt offering? And is not the New Testament, a flowering forest of which every flower is a miracle?

 

Who is the master of the miracle?

What is then impossible for God?

Who is like God?

 

Bow your foreheads and adore. And if – since the times are becoming ripe for the great harvest, and everything must be known before man ceases to be, everything: and the prophecies after Christ and those before Christ, and the biblical symbolism that begins with the first words of Genesis – and if I instruct you on a point hitherto unexplained, accept the gift and draw fruit from it… and not condemnation. Don’t do as the Jews of My mortal time, who wanted to close their hearts to My instructions and, not being able to equal Me in understanding the mysteries and supernatural truths, called Me possessed and blasphemer”.

 


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Maria Valtorta – Quaderni - 8 marzo 1944:

 

Se Io vi istruisco su un punto sinora inspiegato, accogliete il dono e traetene frutto… e non condanna.

 

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Dice Gesù: “La parola della Madre Mia, dovrebbe sperdere ogni titubanza di pensiero, anche nei più inceppati nelle formule. E ce ne sono tanti! Essi vogliono ragionare nelle cose divine col loro metro umano, e pretenderebbero che anche Dio ragionasse così. Ma è così bello invece, pensare che Dio ragiona in maniera sovranamente e infinitamente più eletta dell’uomo. E sarebbe così bello e utile che vi sforzaste a ragionare non secondo l’umanità …ma lo spirito e seguire Dio. Non rimanere ancorati là, dove il vostro pensiero si è ancorato.

 

È superbia anche questa, perché presuppone la perfezione in una mente umana. Mentre di perfetto non c’è che il Pensiero divino… il quale può, se vuole e crede sia utile farlo, scendere e divenire Parola nella mente e sulle labbra di una sua creatura che il mondo sprezza, perché ai suoi occhi è ignorante, meschina, ottusa, infantile. La Sapienza ama, a disorientare la superbia della mente, effondersi proprio su questi rifiuti del mondo, i quali non hanno dottrina loro propria e neanche coltura di dottrina acquisita, ma sono tutti solo nell’amore e nella purezza, grandi nella buona volontà di servire Iddio facendolo conoscere ed amare dopo aver meritato di conoscerlo… amandolo con tutte le loro forze. Osservate, uomini.

 


A Fatima, a Lourdes, a Guadalupe, a Caravaggio, alla Salette, dovunque vi sono state apparizioni vere e sante, i veggenti, i vocati a vederle sono povere creature che per età, per coltura, per condizione, sono fra le più umili della Terra. A questi ignoti, a questi “nulla” si rivela la Grazia e ne fa i suoi araldi. Che devono fare allora gli uomini? Chinarsi come il pubblicano e dire: “Signore, io ero troppo peccatore per meritare di conoscerti. Sii benedetto per la tua bontà che mi consola attraverso il tramite di queste creature… e mi dà un’àncora celeste, una guida, un ammaestramento, una salvezza”. Non dire: “Ma no! Ubbie! Eresie! Non è possibile!”.

Come, non è possibile? Che un deficiente divenga un dotto nella scienza di Dio? E perché non è possibile? Non ho risuscitato i morti, guarito i pazzi, curato gli epilettici, aperto la bocca ai muti, gli occhi ai ciechi, l’udito ai sordi, l’intelligenza agli scemi, nello stesso modo come ho cacciato i demoni, ho comandato ai pesci di gettarsi nella rete, ai pani di moltiplicarsi, all’acqua di divenire vino, alla tempesta di calmarsi, all’onda di divenire solida come pavimento?

 

Cosa è impossibile a Dio?

 

Anche prima che Dio – il Cristo, Figlio di Dio – fosse fra voi, non ha operato Dio il miracolo per mezzo dei suoi servi che agivano in suo nome? Non si sono rese feconde le viscere sterili di Sarai di Abramo perché divenisse Sara, e partorisse in vecchiaia Isacco… destinato ad esser colui col quale Io avrei stretto il patto? Non si sono mutate in sangue le acque del Nilo, ed empite di animali immondi… per il comando di Mosè? E sempre per la sua parola, non son morti di peste gli animali e cadute per ulceri le carni degli uomini, e falciate, spezzate come per tramoggia, le biade per la grandine feroce, e spogliati gli alberi per le locuste, e spenta per tre giorni la luce, e percossi i primogeniti con la morte, e aperto il mare al passaggio di Israele, e addolcite le amare acque, e venuta abbondanza di quaglie e di manna, e scaturita l’acqua dalla roccia arida? E Giosuè non ha fermato il corso del sole? E il fanciullo Davide atterrato il gigante? E Elia moltiplicato la farina e l’olio, e risuscitato il figlio della vedova di Sarepta? E non è scesa al suo comando la pioggia sulla terra assetata, e fuoco dal cielo sull’olocausto? E il Nuovo Testamento, non è una selva fiorita di cui ogni fiore è un miracolo?

 

Chi è il padrone del miracolo?

Che è dunque impossibile a Dio?

Chi come Dio?

 

Curvate la fronte e adorate. E se – dato che i tempi divengono maturi per la gran messe, e tutto si deve conoscere prima che l’uomo cessi d’essere, tutto: e delle profezie dopo Cristo e di quelle avanti Cristo, e del simbolismo biblico che ha inizio sin dalle prime parole della Genesi – e se Io vi istruisco su un punto sinora inspiegato, accogliete il dono e traetene frutto e non condanna. Non fate come i giudei del mio tempo mortale, che vollero chiudere il cuore alle Mie istruzioni e, non potendomi eguagliare nel comprendere i misteri e le verità soprannaturali, mi chiamavano ossesso e bestemmiatore”.

 

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