Maria Valtorta –
Notebooks - March 8, 1944:
If I instruct you on a
point that has been unexplained until now, accept the gift and draw fruit from
it… and not condemnation.
Jesus says: “The word of My Mother should dispel every
hesitation of thought, even in those most stumped by formulas. And there are so
many of them! They want to reason in divine
things with their human yardstick, and they would pretend that God also reasoned in this way. But it’s
so beautiful instead, to think that God reasons in a way that is sovereignly and infinitely more elect than man. And it would be so beautiful and useful if you forced yourselves to reason not
according to humanity… but the spirit
and follow God. Don’t remain anchored there, where your thought is
anchored.
This is also pride, because it
presupposes perfection in a human mind. While there is nothing perfect, except the divine Thought... which can,
if it wants and believes it is useful to
do so, descend and become Word
in the mind and on the lips of one of Its
creatures that the world despises,
because in its eyes it’s ignorant, petty, dull, childish. Wisdom loves, to disorient the pride of the mind, to pour Itself
out precisely on these refuse of the world, who have no doctrine of their own
and not even a culture of acquired doctrine, but are all only in love and purity, great in the good will to serve God by making Him known and loved after
having deserved to know Him... loving Him with all their strength.
Observe, men.
In Fatima, Lourdes, Guadalupe, Caravaggio, La Salette,
wherever there have been true and holy
apparitions, the visionaries, those called to see them are poor creatures who, by
age, by culture, by condition, are among the humblest on Earth. To these unknown, to these “nothings,” Grace reveals
Itself and makes them Its heralds. What should men do then? Bend down like the publican and say: “Lord, I was too much of a sinner to
deserve to know You. Blessed be your
goodness that consoles me through these creatures… and gives me a heavenly anchor, a guide, a lesson, a salvation.” Don’t say: “But no! Nonsense!
Heresies! It is not possible!”. What, it is not possible? That a moron becomes
a scholar in the science of God? And
why is it not possible? Have I not
raised the dead, healed the
insane, cured the epileptic, opened the mouths of the mute, the eyes
of the blind, the hearing of the
deaf, the understanding of the
stupid, in the same way as I cast out
demons, commanded the fish to
throw themselves into the net, the loaves
to multiply, the water to become wine, the storm to be
calmed, the wave to become solid as
a floor?
What
is impossible for God?
Even before God – the Christ, the Son of God – was
among you, didn’t God work miracles through His servants who acted in His
name? Were not the sterile wombs of Sarai of Abraham, made fertile so
that she would become Sarah, and
give birth to Isaac in her old age…
destined to be the one with whom I would
make the pact? Were not the waters
of the Nile turned into blood, and filled with unclean animals… by the command of Moses? And always by his
word, have not the animals died of the plague, and the flesh of men fallen from
ulcers, and the grain was cut down,
broken as if by a hopper, by the fierce hail, and the trees were stripped by the locusts, and the light was extinguished for three days, and the firstborn were struck with death, and the sea was opened for Israel to pass through, and the bitter waters
were sweetened, and an abundance of quails and manna came, and water gushed
from the dry rock? And didn’t Joshua
stop the course of the sun? And didn’t
the boy David, strike down the giant? And didn’t Elijah, multiply the flour
and oil, and raise the son of the
widow of Zarephath? And didn’t at his command, the rain come down on the thirsty earth, and fire from heaven on the burnt offering? And is not the New Testament, a flowering forest of which every
flower is a miracle?
Who is
the master of the miracle?
What
is then impossible for God?
Who is
like God?
Bow your foreheads and adore. And if – since the times are becoming ripe for the great
harvest, and everything must be known
before man ceases to be, everything: and the prophecies after Christ
and those before Christ, and the biblical symbolism that begins with the
first words of Genesis – and if I instruct you on a point hitherto
unexplained, accept the gift and draw fruit from it… and not condemnation. Don’t do as the Jews of My mortal time, who wanted to close
their hearts to My instructions and, not being able to
equal Me in understanding the
mysteries and supernatural truths, called Me
possessed and blasphemer”.
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Maria Valtorta – Quaderni - 8 marzo 1944:
Se Io vi istruisco su un punto sinora inspiegato, accogliete il dono e
traetene frutto… e non condanna.
Dice Gesù: “La
parola della Madre Mia, dovrebbe
sperdere ogni titubanza di pensiero, anche nei più inceppati nelle formule. E
ce ne sono tanti! Essi vogliono ragionare nelle cose divine col loro metro umano, e pretenderebbero che anche Dio ragionasse così. Ma è così bello
invece, pensare che Dio ragiona in
maniera sovranamente e infinitamente più
eletta dell’uomo. E sarebbe così bello e utile che vi sforzaste a ragionare
non secondo l’umanità …ma lo spirito e
seguire Dio. Non rimanere ancorati là, dove il vostro pensiero si è
ancorato.
È superbia anche questa, perché presuppone la
perfezione in una mente umana. Mentre di perfetto
non c’è che il Pensiero divino… il
quale può, se vuole e crede sia utile
farlo, scendere e divenire Parola
nella mente e sulle labbra di una sua creatura che il mondo sprezza, perché ai suoi occhi è
ignorante, meschina, ottusa, infantile. La
Sapienza ama, a disorientare la superbia della mente, effondersi proprio su
questi rifiuti del mondo, i quali
non hanno dottrina loro propria e neanche coltura di dottrina acquisita, ma
sono tutti solo nell’amore e nella purezza, grandi nella buona volontà di servire
Iddio facendolo conoscere ed amare
dopo aver meritato di conoscerlo… amandolo
con tutte le loro forze. Osservate, uomini.
A Fatima, a Lourdes, a Guadalupe, a Caravaggio,
alla Salette, dovunque vi sono state
apparizioni vere e sante, i veggenti,
i vocati a vederle sono povere creature
che per età, per coltura, per condizione, sono fra le più umili della Terra. A questi ignoti, a questi “nulla” si rivela la Grazia e ne fa i suoi araldi. Che devono fare allora gli uomini? Chinarsi come il pubblicano e dire: “Signore, io ero troppo peccatore per meritare di conoscerti. Sii benedetto per la tua bontà che mi consola
attraverso il tramite di queste creature…
e mi dà un’àncora celeste, una guida, un ammaestramento, una salvezza”.
Non dire: “Ma no! Ubbie! Eresie! Non è possibile!”.
Come, non è possibile? Che un deficiente divenga un dotto nella scienza di Dio? E perché
non è possibile? Non ho risuscitato i
morti, guarito i pazzi, curato gli epilettici, aperto la bocca ai muti, gli occhi ai ciechi, l’udito ai
sordi, l’intelligenza agli scemi, nello stesso modo come ho cacciato i demoni, ho comandato ai
pesci di gettarsi nella rete, ai
pani di moltiplicarsi, all’acqua di
divenire vino, alla tempesta di calmarsi, all’onda di divenire solida come pavimento?
Cosa è impossibile a Dio?
Anche prima che Dio
– il Cristo, Figlio di Dio – fosse fra voi, non ha operato Dio il miracolo per mezzo dei suoi
servi che agivano in suo nome?
Non si sono rese feconde le viscere sterili di Sarai di Abramo perché
divenisse Sara, e partorisse in vecchiaia
Isacco… destinato ad esser colui col quale Io avrei stretto il patto? Non
si sono mutate in sangue le acque del Nilo, ed empite di animali
immondi… per il comando di Mosè? E
sempre per la sua parola, non son morti
di peste gli animali e cadute per ulceri le carni degli uomini, e falciate,
spezzate come per tramoggia, le biade per la grandine feroce, e spogliati gli
alberi per le locuste, e spenta per tre
giorni la luce, e percossi i
primogeniti con la morte, e aperto
il mare al passaggio di Israele, e addolcite le amare acque, e venuta
abbondanza di quaglie e di manna, e scaturita
l’acqua dalla roccia arida? E Giosuè
non ha fermato il corso del sole? E
il fanciullo Davide atterrato il gigante? E Elia moltiplicato la farina e l’olio, e risuscitato il figlio della vedova di Sarepta? E non è scesa al suo
comando la pioggia sulla terra assetata,
e fuoco dal cielo sull’olocausto? E il Nuovo
Testamento, non è una selva fiorita
di cui ogni fiore è un miracolo?
Chi è il padrone del miracolo?
Che è dunque impossibile a Dio?
Chi come Dio?
Curvate la fronte e adorate. E se – dato che i tempi divengono maturi per la gran messe, e tutto si deve conoscere prima che l’uomo cessi d’essere, tutto: e delle profezie dopo Cristo e di quelle avanti Cristo, e del simbolismo biblico che ha inizio sin dalle prime parole della Genesi – e se Io vi istruisco su un punto sinora inspiegato, accogliete il dono e traetene frutto e non condanna. Non fate come i giudei del mio tempo mortale, che vollero chiudere il cuore alle Mie istruzioni e, non potendomi eguagliare nel comprendere i misteri e le verità soprannaturali, mi chiamavano ossesso e bestemmiatore”.
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