Maria
Valtorta – Notebooks - May 10, 1944:
The naked
passion of Maria Valtorta (seventh part).
Yesterday I said a whole Rosary and the crown of joys and sorrows. I meditated on the 15 mysteries, in addition to the daily prayers. I had two sopors instead of one; I have always been
ill… and in the evening I suffered another attack… from whom? I don’t hesitate
to say: “The devil”.
I felt as if I had returned to
the terrible days that go from April 10 to May 3 and that, from the day Our Lady spoke to me (4-5), had changed
into sad resignation, sometimes tinged with hues of joy. Since yesterday evening, it’s hell again. But who
tells me, in a way that I can believe, that I am not damned? And yet I pray… and yet I believe… and yet I love.
But it’s the most absolute
abandonment of what is my desire: God.
And behind Him are absent the
people, from whom the word of God
can still come to me. Even the Words
I have heard, seem untrue to me. Mercy,
Lord, because I feel like I am going mad! I can’t see, I don’t understand
anything anymore. I only feel this pang. I open books to find a word that will enlighten me; once, only a month ago, it happened to me. Nothing. I
seek comfort in prayer: nothing. In
people: nothing. In things: nothing.
Who understands me? But why did
I come here? I have the feeling that if I had gone elsewhere, where I wanted
and not where I gave in to come under the pressure of those who hoped who knows
what, from this place – and for those who make the purpose of life the well-being of the flesh… there is perhaps
reason to rejoice in being here – I have the feeling that if I were where I wanted
to go… I would have been less derelict.
My fraternal friend, Gina,
writes to me. I am moved by her kindness.
But I also suffer because of this. If only I had been close to this true Christian, and not in the midst of
this frivolous company that don’t understand me… as I don’t understand them. If
only I had been with my Sisters… But
here, with no one to lift me up to Heaven
and crushed as I am by the abandonment of God
and the ferocity of Satan, I am losing myself. I feel it. I am losing myself in
spirit and in flesh. I am going mad, and that would be the least of it. The
evil is that I am destroying what I have done for my eternal future. Mercy, Lord!
Mary, mercy!
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Maria Valtorta – Quaderni - 10 maggio
1944:
La nuda passione di Maria Valtorta
(settima parte).
Ieri ho detto un
intero Rosario e la corona delle allegrezze e dei dolori.
Ho meditato sui 15 misteri, oltre
che le preghiere giornaliere. Ho
avuto due sopori in luogo di uno; sono sempre stata male… e a sera ho subìto un altro
assalto… di chi? Non esito a dire: “Del demonio”.
Mi pareva di essere ritornata ai tremendi giorni che
vanno dal 10 aprile al 3 maggio e che, dal giorno che la Madonna mi ha parlato (4-5), si erano mutati in triste rassegnazione, venata talora di tinte di letizia. Da ieri sera, è l’inferno
di nuovo. Ma chi me lo dice, in maniera che io lo possa credere, che io non
sono dannata? Eppure prego… eppure credo… eppure amo.
Ma è l’abbandono
più assoluto di quanto è il mio desiderio: Dio.
E dietro a Lui stanno assenti le
persone, dalle quali può venirmi ancora parola
di Dio. Anche le Parole udite, mi sembrano non vere. Pietà, Signore, perché io mi sento impazzire! Non vedo, non capisco più
niente. Sento solo questo spasimare. Apro i libri per trovare una parola che mi illumini; una volta, solo un mese fa, mi succedeva. Niente. Cerco
un conforto nella preghiera: niente. Nelle persone: niente. Nelle cose: niente.
Chi mi capisce? Ma perché sono venuta qui? Ho la sensazione che se
andavo altrove, dove volevo e non dove cedetti a venire sotto molte pressioni
di chi sperava chissà che, da questo luogo – e per chi fa scopo della vita il benessere della carne… c’è forse ragione di
rallegrarsi d’esser qui – ho la sensazione che se ero dove volevo andare… sarei stata meno derelitta.
Mi scrive la mia fraterna
amica, Gina. Mi commuovo per la sua
bontà. Ma soffro anche per questo.
Fossi almeno stata vicina a questa vera
cristiana, e non in mezzo a questa frivola compagnia che non mi capisce… come io non la capisco. Fossi stata
presso le mie Suore… Ma qui, senza
nessuno che mi sollevi al Cielo e
schiacciata come sono dall’abbandono di Dio
e dalla ferocia di Satana, io mi perdo. Lo sento. Mi perdo nello spirito e
nella carne. Impazzisco, e sarebbe il meno. Il male è, che distruggo quanto ho
fatto per il mio eterno futuro. Pietà, Signore! Maria, pietà!
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