Friday, May 19, 2023

Maria Valtorta - Notebooks - 28 July 1943

 


Maria Valtorta - Notebooks - 28 July 1943:

 

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God is patient, but he is not, in his infinite patience, guilty towards himself. And he would be guilty if he urged his patience, in not intervening to say: "Enough" Jesus says: "It has not been a long time since I told you to help me save them, those guilty of the last sin. You prayed. This is enough for me because, in truth, it only requires Me to understand everything. But for you, my children, absolute revelation is not necessary. Everything I tell you is a gift to which you have no right, a gift spontaneous of the Father to his dearest ones, because it’s dear to my Heart to give you my confidences, to take you by the hand and introduce you to the secret of the King. But you don't have to expect it. It’s so beautiful to be confidants of a God, but it is also so beautiful and holy to be little children, totally and blindly abandoned to the Father who acts on his own, and the children let themselves be led without wanting to know where the Father is leading them. Be sure, or children, I guide you on the paths of Good.

 

Your Father wants only your good. Both confidants and trustees are needed for the joy of my Heart, and it’s supreme perfection to be, then, "confidants-confident". Then you are disciples, already capable of acting in the name of the Master, and little children who let themselves be led by the Father. You are, then, my comfort and my joy. In a world such as yours, it’s so difficult for Me to find disciple souls! And it’s even more difficult to find, even in children, souls of children! The breath of the Beast has corrupted you so much that it has killed the simplicity, the trust, the innocence, in which I rested, even in the souls of children. Yesterday I didn't tell you anything, Maria, and you were lost like one who has lost his way. But I am not only your Master, I am your Doctor, and a doctor not only of the spirit, but also of your flesh. Yesterday I saw that you were too tired and I kept silent, saving so many words for you today. I don't want my little mouthpiece to break in an effort beyond his strength. Today I speak for yesterday and for today. You prayed, offered and suffered according to my desire to prevent the fulfillment of the last sin.

 

And you succeeded, even though you thought one thing and actually "the last fault" was another. I had inspired many desires in the best souls to pray and suffer for this purpose, because it took a lot, a lot, a lot of effort to overcome the danger. And it still takes a lot, a lot, a lot of effort to bring it to an end without degeneration worse than the first evil. Yesterday, the only sign of my being with you for being your Light and Voice, was guiding your hand in opening the Book to the pages that after centuries speak of the now. We will read them together and I will comment on them for you. But, since yesterday, you have understood that in them was "today". A great evil has been prevented, Maria, a great evil. I have had pity on you, people who have Christian Rome at heart. However, now more than ever, it’s necessary to pray and suffer a lot, Maria, and to make people pray and suffer, if possible - but it’s more difficult because the heroes of suffering are very few - so that the eradicated "great evil" does not germinate, as malignant plant, in a thousand little evils that would end up forming a cursed forest in which you would all perish with unimaginable horror. I took pity on you. But woe to you if, to this pity wrested from Justice, at the request of my prayers, of my Mother, of the Protectors and of the victims, you, my people, responded with actions that would make you lose my grace.

 

Woe to you if the only great "self-idolatry" were succeeded by the small and numerous "self-idolatry"! There is only one God, and that is Me, and there is no God but Me. This must be remembered. God is patient, but he is not, in his infinite patience, guilty towards himself. And it would be guilty if he pushed his patience, in not intervening to say: "Enough", to the point of indifference towards self-respect. For a fallen idol, do not raise many little idols, all adorned with the same satanic signs of lust, pride, fraud, arrogance and the like. If you are good, I will save you to the end. I promise you this, and it’s a promise from a God. And, in my Intelligence to which nothing is hidden - even the most secret of crimes, even the most insignificant of human motions - I don’t claim that an entire people is perfect. I know that if I had to reward you when you had all achieved Goodness, I would never reward you, but I mean that if it’s inevitable that someone sins, the mass is such as to impose on the Chiefs a conduct worthy of my reward. Because, always remember, the Chiefs commit Sins, but it’s the mass that, with its minor sins, leads the Chiefs to great Sin. And that's enough for now, my soul. Later we will re-read Isaiah together and, as in the synagogue and in the Temple, I will comment it on you".

 


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Maria Valtorta – Quaderni - 28 luglio 1943:

 

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Dio è paziente, ma non è, nella sua infinita pazienza, colpevole verso Sé stesso. E colpevole sarebbe se spingesse la sua pazienza, nel non intervenire a dire: “Basta” Dice Gesù: "Non è molto tempo che ti ho detto di aiutarmi a salvarli, i colpevoli dell’ultimo peccato. Ma tu non hai capito quanto volevo dire. Hai pregato. Mi basta questo perché, in verità, necessita solo a Me di capire tutto. Ma per voi, figli miei, non è necessaria la rivelazione assoluta. Tutto quanto vi dico, è un dono al quale non avete diritto, un dono spontaneo del Padre ai suoi più cari, perché è caro al mio Cuore farvi le mie confidenze, prendervi per mano e introdurvi nel segreto del Re. Ma non dovete pretenderlo. È tanto bello essere confidenti di un Dio, ma è anche tanto bello e santo essere figliolini, tutti e ciecamente abbandonati al Padre che agisce di suo proprio, e i figli si lasciano condurre senza voler sapere dove il Padre li conduce. State sicuri, o figli, Io vi guido su vie di Bene.

 

Il vostro Padre non vuole che il vostro bene. Sia i confidenti che i fidenti ci vogliono per la gioia del mio Cuore, ed è somma perfezione essere, poi, “confidenti-fidenti”. Allora siete discepoli, già capaci di agire in nome del Maestro, e pargoli che si lasciano condurre dal Padre. Siete, allora, il mio conforto e la mia letizia. In un mondo quale è il vostro, è così difficile per Me trovare anime di discepoli! Ed è ancora più difficile trovare, anche nei pargoli, anime di pargoli! Vi ha tanto corrotti il fiato della Bestia che ha ucciso la semplicità, la fiducia, l’innocenza, nella quale Io mi riposavo, anche nelle anime dei bimbi. Ieri non ti ho detto nulla, Maria, e tu eri smarrita come uno che ha perduto la via. Ma Io sono non solo il tuo Maestro, sono il tuo Medico, e medico non soltanto dello spirito, ma anche della tua carne. Ho visto, ieri, che eri troppo stanca e ho taciuto, serbando a oggi tante parole per te. Non voglio che il mio piccolo portavoce si spezzi nello sforzo superiore alle sue forze. Oggi parlo per ieri e per oggi. Tu hai pregato, offerto e sofferto secondo il mio desiderio di impedire il compiersi dell’ultima colpa.

 

E vi sei riuscita, per quanto tu pensassi una cosa e in realtà “l’ultima colpa” fosse un’altra. Avevo ispirato nelle anime migliori molti desideri di pregare e soffrire per questo scopo, perché vi era bisogno di molto, molto, molto sforzo per vincere il pericolo. E vi è bisogno tuttora di molto, molto, molto sforzo per condurre a termine la cosa senza degenerazioni peggiori del primo male. Ieri, unico segno del mio essere con te per esserti Luce e Voce, è stato il guidarti la mano nell’aprire il Libro alle pagine che a distanza di secoli parlano di ora. Le leggeremo insieme ed Io te le commenterò. Ma, da ieri, hai capito che in esse era “l’oggi”. È stato impedito un grande male, Maria, un grande male. Ho avuto pietà di voi, popolo che avete Roma cristiana per cuore. Però, ora più che mai, bisogna molto pregare e soffrire, Maria, e fare pregare, e soffrire, se fosse possibile - ma è più difficile perché gli eroi della sofferenza sono molto pochi - perché il “grande male” debellato non germogli, come pianta maligna, in mille piccoli mali che finirebbero per formare un bosco maledetto in cui tutti perireste con orrore non immaginabile. Ho avuto pietà di voi. Ma guai se, a questa pietà strappata alla Giustizia, per l’istanza delle preghiere mie, di mia Madre, dei Protettori e delle vittime, voi, o popolo mio, rispondeste con azioni che vi farebbero demeritare la mia grazia.

 

Guai se alla unica grande “autoidolatria” succedesse la piccola e numerosa “autoidolatria”! Uno solo è Dio, e sono Io, e non vi è altro Dio all’infuori di Me. Questo va ricordato. Dio è paziente, ma non è, nella sua infinita pazienza, colpevole verso Sé stesso. E colpevole sarebbe se spingesse la sua pazienza, nel non intervenire a dire: “Basta”, sino a una indifferenza verso il rispetto di Sé stesso. Per un idolo caduto non innalzate tanti idoletti, tutti ornati degli stessi segni satanici di lussuria, superbia, frode, prepotenza e simili. Se sarete buoni, vi salverò sino in fondo. Ve lo prometto, ed è promessa di un Dio. E, nella mia Intelligenza a cui nulla è occulto - anche il più segreto dei delitti, anche il più insignificante dei moti umani - non pretendo che tutto un popolo sia perfetto. So che se dovessi premiarvi quando tutti aveste raggiunto la Bontà, non vi premierei mai, ma intendo che se è inevitabile che qualcuno pecchi, la massa sia tale da imporre ai Capi una condotta degna del mio premio. Poiché, ricordatelo sempre, i Capi compiono i Peccati, ma è la massa che, coi suoi peccati minori, porta i Capi al grande Peccare. E per ora basta, anima mia. Più tardi rileggeremo insieme Isaia e, come nella sinagoga e nel Tempio, Io te lo commenterò”.

 


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#Gospel #Vangelo #Jesus


Key Free Doom No. 7 - The Mirror Prince.



Key Free Doom No. 7

The Mirror Prince.

 

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Sighs… like soft footsteps that sneak into the mind. Mad racing into the meanders of a soul, sedated and blinded by power. If the bright lights of the past could speak... they would tell us... don't you dare rob peace, which belongs to those who know how to seek it...

 

We are in Damter, a city located in the south of Holland. Looking at it, it would seem a rather unusual place... but not enough for its founder and Monarch, Kuan Kutt... who built it, following the buildings of his country of origin... DETHER!

 


We notice multiple futuristic buildings, with aerodynamic lines resembling spaceships with neon lines. Above some very tall buildings, we can see very tall multicolored structures, with platforms on top for the landing of Detherian aircraft. All the buildings contain quartz of different colors, which give off light electromagnetic discharges. We can also see huge buildings with transparent domes on top; the crystals and quartzes set on the walls emit colorful and brilliant lights. Some streets are noted to be made of a Woonian material, which emits bright, multi-colored glows.

 


In the center of the Woonian city built on Earth, the enormous royal palace of Damter can be seen. The palace is built with huge blocks of black and blue stone, with sharp towers that rise to the heights of the sky. The walls have many protuberances filled with bizarre magical quartz that emit strange fluorescent lights. On the side there is a small fountain of magical quartz, which emits light instead of water.

 


“Well, Larden! The moment has come, that I have been trepidation waiting for several years!” Qusok exclaims as he walks between the columns made of Woonian quartz, which emit a soft blue light. Qusok dresses in a black suit trimmed in gold and blue. The dress is in the Woonian style.

At Qusok's side we see his adviser Larden, an earthling completely at the service of his friend and Monarch.

“It would seem so... Monarch Kuan...” Larden replies in a smug voice. Larden is a man about 49, short, graying hair.

After a few steps, the two reach a huge hall, where Qusok and Larden begin to observe a holographic map that comes out of a cyber device, which represents Mik-El's castle with part of the park.

The huge hall is absolutely original, with unusual Woonian equipment. We notice computers, small tables with strange devices on them, and we also see a rather large very ancient casket, which bears Woonian inscriptions on it. The casket is on a three-legged table, one of the small and tall ones. The legs of the table are with singular convolutions, in typical Detherian style.

 


“Larden, stop calling me by that name!” Qusok says sourly, while he stares curiously at Mik-El's holographic castle “Soon, everyone will have to call me Qusok! Or they’ll pay for their insolence, with a suspension of their livelihood, which I have bestowed in abundance. I've been clear?”.

Adviser Larden lowers his gaze, and quietly enunciates “As you wish... Monarch Qusok...”.

“So Larden, were you able to complete the topographical map of Mik-El's castle, and dampen down the castle's defenses?” while he speaks, Qusok with nervousness, articulates the words with an unusual speed.



“Certainly, Monarch Qusok” Larden comments satisfied, scrutinizing the holographic castle “We managed to define down to the smallest detail, all the places of the Chateau Nuage, and of the adjacent park. But the truly exceptional thing… is that, through the power and help of his magical amulets, we were able to follow the moves of our unsuspecting mice… with great accuracy”.

“I see you wasted no time, Larden” Qusok seems pleased by what he sees “After all, I too, in the past, helped create the defenses of Mik-El's castle... knowing full well that some gaps in the defenses of his castle, before or then they would have been useful to me” and after a short ironic chuckle, Qusok continues “Do you know what this means, Larden? Soon, we will be able to get hold of the Nyxir jasper!”.

“Of course… Monarch Qusok” Larden assures; and then in an uncertain voice, he adds “But you see... in the last few days we have noticed a series of movements of our little friends... and we can't understand the reason...”.

“Movements?” Qusok approached the three-legged table with the precious casket on it “Of course, Larden! Haven't you seen what Key Free Doom has been up to, in the last few days? All the mass media talked about it!”.

Adviser Larden, while scrutinizing Qusok who opens the casket, hisses “Sure, I heard about their raids with Aynex in New York... and with that strange Italian guy... * But from the holographic map of Mik-El's castle, we have noticed that inside the Chateau Nuage, there are two other people that we cannot identify. Precisely because we don’t have any information about them...”.

 

* All of this, happened in previous issues...

 


“Are you trying to tell me... that I have to stop my project, for two illustrious strangers?” Qusok observes the contents of the casket; it’s noted that a strange light comes out of the casket and illuminates Qusok's face “We can't let this opportunity slip away, Larden. Mik-El and his gang of freaks, are in a position that makes them easy to defeat!”.

“I just wanted to be sure, that there aren't other Hosmy to help him… as happened in Venice” Councilor Larden assures in a larval voice “…where you will remember, that Hashik helped Key Free Doom defeat Zojess and Adania * . The Internet has many video clips that…”.

 

* As seen in issue five.

 

“They just received two beatings from their adversaries...” Qusok interrupts him with an annoyed air, while with his hands he takes out of the casket a Woonian bracelet with five amulets attached “...and the world believes them to be thieves and criminals. They are too pressured by external and internal events, to be able to realize that there is a flaw in the defensive system of their repulsive castle. I don't think there is a better time than now, to implement our plan…”.

Qusok says nothing for a moment, and he admires the amulets with reverence; then suddenly… he declares “Look at the light that my five Fymody amulets give off…” Qusok holds the bracelet made up of five amulets in his hand, which start to give off a bright magical energy. Note that the five Fymody amulets are of different shapes, since they have dissimilar powers “I feel vibrations, which lead me to think, that the right moment has come!” while Qusok is speaking, he puts the bracelet on his right wrist, and the five amulets begin to fly around it “Now we will start with the amulet of knowledge... I'm curious to know what our old friend Mik-El is up to...”.

While the five amulets fly around Qusok's right wrist, Prince Rowen, Qusok's son, is seen arriving “Father, if you have a moment... I have to talk to you...” note that Rowen is about 20 years old, hair ash blond with green streaks, emerald eyes, 1,80 tall.

Larden impassively watches the amulets fly, ignoring Rowen's presence. While Qusok, after a few moments, impatiently says “Tell me Rowen... but hurry up, I don't have time to waste...”.

Prince Rowen with a sad expression, claims “You know father, I thought about it a lot, about the proposal you made me. Don't ask me why... but I don't agree with acquiring Woon powers...”.

“Rowen, we've already discussed this!” Qusok shouts angrily, as he turns his face towards his son “And the decision is irrevocable! How can you govern a country in sharp expansion, without having such an important tool in hand, as the powers that come to you from Woon energy? Besides, you're a Hosmy, since you have Woonian blood in your veins, don't forget that!” the amulets start coming back into Qusok's bracelet; as they pass... we notice a reverberation of magical energy.

“That's exactly the point, father” Prince Rowen snaps decisively “Even if I'm a Hosmy, I haven't acquired any Woon powers... precisely because I have no intention of ruling anything!”.

Qusok, after seeing all five amulets returning to the Woonian bracelet positioned on his right wrist, declares “For Lakèrdhen's dream! STOP IT!”.

Larden has a disgusted expression, hearing Rowen's words

“I repeat to you, father...” Prince Rowen insists, restless “...I have never naturally acquired any Woon power... and I don't see why you have to force me to become a ruler or a Rawer warrior!”.

Qusok turns to Larden, yelling “That's what it's like, hanging out with humans! Over time you become weak!”. Adviser Larden makes a gesture of approval at Qusok's words.

“I knew you wouldn't understand me…” Prince Rowen stares at the floor in resignation, and with a bitter sense of defeat.

 


“Don't you dare contradict your father!” Qusok seems to become a giant who talks to a boy, so much anger grips him “In time you will thank me. And only then, will you understand the sacrifices I made for you! Since your mother's death, you have done nothing but disobey me… and remember that you too, like my other two descendants who remained on Keywoon, must have Woon powers!”.

Adviser Larden appears to be grinning slightly as he watches the Monarch grow fierce and aggressive; it looks like a moth that savors the opaque light… of a withered sun.

“You want me to become a Rawer warrior, like my brothers… don't you?” Prince Rowen inquires, panting “But you can't force me to acquire Woon powers, which I don't want to have!”.

Qusok, hearing those scathing words, becomes livid and severe. Then with steps similar to a lion approaching its prey, he approaches his son, reiterating “Do you know, that I could force you to acquire Woon powers? When I have taken one of the Nyxir jaspers, I will make you a true heir of Dether!”.

Adviser Larden holds back a defiant grin with his hand.

“You want to make me a Rawer warrior, and then you want me to become the ruler of Damter… don't you?” Prince Rowen expounds in a rhetorical voice, not retreating in the face of his father's advance.

 


Certainly!” Qusok exclaims, staring at his son sternly “My Woonian children can only live on this silly planet for a few days… I need an heir who is strong and powerful, to be able to rule after me, this foolish town… later the Holland and one day… the world!”.

Adviser Larden approves, with a slight nod of his head.

Prince Rowen doesn’t give up, and increases the dose... fervently enunciating “The strength you seek is not true strength, but only a way to dominate over others. More than strength, it seems to me… oppression!”.

At those last words, Adviser Larden doesn’t hold back... and retorts harshly “Even if you’re the son of the Monarch, you cannot afford to speak to him in this way! You aren’t worthy to reign over Damter... you are just like your schoolmates said when you were a child, who called you mirror prince... precisely because you’re fragile and weak, like a mirror that shatters into a thousand fragments!”.

Rowen turns a frown at Adviser Larden, pronouncing “I remind you Larden, that a mirror reflects the truth it sees… and the truth I see in you… is that you’re only after money and power!”.

Adviser Larden completely loses his temper, and walks towards Rowen, bellowing “Impudent and inconsiderate! If it weren't for…”

“Forget it, Larden” Qusok reassures, in a seemingly calm voice “…as crown Prince, my son can afford some restlessness…and you, Rowen, remember that you’re a Prince of this earthly city, and that one day this town and all that I will conquer in the future… it will be yours by right!”.

While Adviser Larden returns uneasily, near the holographic map of Mik-El's castle… Prince Rowen points out “The right of a ruler, is not to conquer new territories and start endless wars! The right of a sovereign, lies in knowing how to help his people with love and respect!”.

“Insolent and perjured!” Adviser Larden stares at Rowen again, like a rabid dog addressing a ruffled cat “It's a pity that the magic amulet that affects moods, doesn't work on you... since you are the Monarch's son... otherwise you wouldn't speak in this way!”.

Now it’s Prince Rowen who approaches Larden; and without any fear… he declares “Larden… you’re the real serpent who inoculates crimes and misdemeanors into my father… but one day all this will end! I promise you!”.

“Now stop!” Qusok's imperious voice ends the discussion “Rowen, you go back to your room! We will talk about this bleak situation again later”.

 


Prince Rowen doesn't answer... and returns to the entrance door of the hall, thinking to himself “The only thing that matters to my father, is having unconditional power over others... and he hates earthlings so much that he would go crazy even to subjugate the human race...”.

And as Rowen crosses the huge door, with a disconsolate expression, he reflects to himself “My father has reached the point of wanting to eliminate even what remains human in me... in order to be able to say... to have a son who like a puppet, follows his orders. However, the fact remains... that I love him...” and while the thoughts of the young Prince are clouded with pain... we can see a tear that rolls hastily... from his cheek.

 


“Quick Larden… let's go ahead with our plan!” Qusok exults triumphantly, while he observes the amulets flying around his right wrist again “In a little while, a new Era will begin, for this insignificant planet! The ancient kingdom of Dether will rise to new life, like a phoenix from its ashes!”.

Adviser Larden chuckles in satisfaction as he greedily peers… at the five flying amulets full of magical energy.

Suddenly Qusok's voice becomes triumphant “Rejoice men and women of the whole world! It’s your future Monarch who imposes it on you!” voracious arrows and flashes of enchanted energy come out of the magic amulets, and a mad wind of insatiability… pervades the huge hall.

 

Scene Change.

 


Now we are in the huge park adjacent to the castle “Chateau Nuage”. The park as we know is enormous and extends seven huge hills; in the center of the park we can see the lake of crystalline water… that reflects the sun's rays and creates a breathtaking play of light. Many kinds of Woonian flowers, plants and animals coexist in the park. Key Free Doom train inside the park; and in fact the three Cyber Droids built with Woonian technology and Souk magic, try to do their best to fulfill their task.

 


Kess is seen teaming up with the three Cyber Droids in the grounds of the castle “Chateau Nuage”. The cyber droid named Robur chases her by flying, while the other two Cyber Droids try to make monsters emerge from the lake, using holographic images. Still in flight, beyond the Woonian plants, drones can be seen which, using Vraal energy, try to drive away the animals in the park, to prevent them from getting injured during training.

 

Kess has the janker bar in hand, and flies over the lake trying to divert the lake monsters; and meanwhile she thinks to herself “Malheur! This morning workout is really insane… I've never faced all three Cyber Droids in one go. But what? Monsters emerging from the lake! I have to avoid them quickly, before…” a huge Woonian monster is about to grab Kess, who is flying with the janker… but the girl barely avoids it.

“Be careful, Kess!” the cyber droid Robur, warns “…your flight speed is too extended, and not contingent on the danger you face. Defensive line too fragile, you need to concentrate more”.

“Mai oui! I understand, Robur” Kess regains strength in flight, while other Woonian monsters created with holographic energy, pursue her voraciously “But don't deafen me with too many notions, Robur... otherwise it's you who deconcentrated me”.

Robur informs Kess, of the arrival of other flying monsters “Critical situation, Kess… creates B-19 defensive supports”.

“But what are you saying Robur?” Kess seems to lose concentration, and she starts flying with the janker bar inaccurately “I can't remember all the combat corrections, by stupid numbers!”.

Suddenly, Kess is hit by a ray from the eyes of one of her monsters that flies after her. Kess quickly deflects the beams, and then tries to hit the monster, throwing fiery jaspers at it that stop it and make it flee; but behind her... another monster grabs her with his jaws, and then throws her into the lake.

 


Kess as she watches the three Cyber Droids approach her, puts away the janker and starts swimming towards shore.

“Kess, you did well to hit monster 23-b32” the Cyber Droid Peritia, communicates “But you have to be more careful, and look at what is behind you”.

The Cyber Droid Vigor, presses on commenting “Kess, you have declined your Woon powers, on an imprecise focal point… and you have not paid attention to…”.

That’s enough!” Kess vents, while she swims panting “With you three who keep talking… you distract me! However don't worry, I know what I'm doing... I've defeated those ugly monsters so many times... but what... NO!”.

Kess is taken by Herkiss, who comes out of the lake semi-liquid, and she takes Kess out of the lake with two huge hands made of water “Don't worry Zjena… I'm here to help you”.

“Uclevia!” Kess exclaims surprised, while she is finally carried on the shore by Herkiss “But what are you doing here? You are not totally healed yet, you are committing another of your imprudent behaviors!”.

“Actually, Herkiss has recovered over ninety-five percent of her physical faculties” the Cyber Droid Peritia points out, as she flies close to Kess and Herkiss “Also, Herkiss has enough Woon energy and physics, to face a simulated battle” .



The Cyber Droid Vigor, adds decisively “However... my biometric sensors, denote a tiredness that excludes a physical limitation”.

And while Herkiss makes a disgusted expression, Robur concludes “Definitely, Herkiss is still weak in mind... but not physically”.

“But, what do you say?” Herkiss declares nervously “I feel fine, and don't look for useless excuses!”.

“Uclevia...” explains Kess, while she wrings her wet hair trying to get rid of the water they are filled with “Mon petit... you know very well that their biometric sensors don't just capture our body, but they also perceive our tiredness psychological and mental. Perhaps you still have thoughts that haunt you… I mean, after the fight with Aynex in New York”.

“Maybe… but I don't want to talk about it, OK?” Herkiss retorts, trying not to show her embarrassment in talking about a topic that hurts her “Anyway... I just wanted to show everyone, that now I'm in full shape and I can fight against rebellious Hosmy and pink-haired Kumy...” Herkiss in finishing the sentence, scrutinizes Kess with irony.

“Get it over, Uclevia…” Kess smiles upon perceiving Herkiss' ironic joke, which refers to the fight Kess had with Adania in Venice “…I remind you that I have defeated Adania more than once, and I have you three to thank for your hard training you put me through” Kess stares gratefully at the three Cyber Droids.

“Glad to hear, that our workouts have been productive” Robur comments, hinting at a smile “...now, we're going back to our base of operations”.

“Okay Robur, but won't you tell me the final result of my training?” Kess solicits, while the other two Cyber Droids take flight heading towards the lake “Come on, Robur! How did I go today?”.

Robur in a slightly impersonal voice, reveals “Physical strength, excellent. Time determination, efficient. However… I noticed a lack of attention and concentration”.

Kess welcomes Robur's answer, and turns satisfied towards Herkiss.

“Thanks Robur, now you can go...” Herkiss announces to the Cyber Droid, which begins to take off following her companions, inside the lake. Then Herkiss turning to Kess, comments “Did you see what Robur said? You are also, completely deconcentrated… and then you talk about me! So Zjena, what is it that torments you… so much that you lose a simple fight, against simulated monsters?”.

“You're right...” Kess seems to frown, and frankly replies “I'm worried because from the last analysis done, my doctor made me understand... that maybe I'm having problems having children”.



“What?” Herkiss seems surprised and upset “But didn't you tell me months ago, that everything was fine?”.

While the two friends continue to walk along a path of stones that takes them back to the castle, they continue to chat. And Kess in a humble voice, continues to say “Yeah… my brothers would like to have a little nephew, but above all my boyfriend Lèon, he made me understand that we will soon get married… and after the wedding he would like a son. And, how to say… I had a kind of premonition… and to be sure, I did some further analyses…”.

“I gotcha... but what are you worried about?” Herkiss tries to play down “You'll see that it's nothing... you just have to try again to make further checks. Perhaps, you can ask Arché for help, who with Nyxir jaspers…”.

“You're right...” Kess cuts short, with newfound calm “I'll try to do further analyze and checks in a few days. And possibly, I will ask Arché for advice. Anyway… for the moment, don't say anything to Arché… I don't want to distress anyone”.

“Don't worry... I'll close my mouth, with liters of lake water!” Herkiss knows that her joke isn't funny, but she still tries to smile... trying to cheer Kess up. Then in silence, both reach the castle “Chateau Nuage” and minds are crowded with further questions... which have no answer.

 

Scene Change.

 

Now we are in Mik-El's room. The room is large and spacious, on the sides there are some Woonian furniture and an inlaid desk; on the desk we can see some Woonian crystal and Woonian quartz objects, which emit a faint light. Note a bookcase with multiple Terrestrial and Woonian books; on the walls there are paintings of winged horses and frames that contain Woonian quartz, which create plays of light in the environment. Near the window enriched with lace curtains, there is a small corner for praying and we can see a crucifix and beside it a beautiful image of the Holy Mary. Near the bed is a holographic computer, which Mik-El uses to plan missions. Finally, some Woonian crystal chandeliers can be seen around the room, illuminating the room with a magical light.

 


Mik-El is standing by the desk, looking at his hands that are healed from the injuries * sustained because of Mysoka “The hand injuries are totally healed... ointments made with Woonian herbs and the magical energy of Nyxir jasper, they worked perfectly. I have to talk to Tamy shortly, and give her the answers she seeks… regarding her presence here at the castle…”.

 

* Event occurred in issue three.

 

“Mik-El, can I come in?” Mysoka asks, who can be glimpsed through the window curtains; of course Mysoka is flying “Am I disturbing you?”.

“Mysoka, come forward” Mik-El enunciates in a polite voice, while he opens the window... letting Mysoka enter “I thought you were still in Australia, talking to Dhjmitri”.

Mysoka always flying, approaches a crystal chandelier, which emits a dim pink light “Dhjmitri has revealed many things to me... that's why I have to talk to you urgently” Mysoka's face looks worried. Note that now Mysoka prefers to change her exoskeleton, proposing a typical dress of her kingdom of Syfhan Thir, in essence it’s a long dress full of soft colors, her hair is free and moves as if they were in the wind. Of course, Mysoka's entire external structure is a representation made by the cyber-magical body of her. From the slits of her eyes, we always notice a golden yellow light... which expands naturally outwards. Her face, as we know, contains the Appyre… the cyber-magic circuit that welcomes her soul of Cyber Soul.

“Sure Mysoka, tell me” Mik-El pronounces, curious.

“It's just as you predicted...” Mysoka begins to speak with a slight apprehension “...there are likely to be entire Woonian cities filled with Hosmy, on multiple parts of the planet”.

For Henn!” Mik-El shouts, unable to hold back his nervousness “Then Aynex was right, when she said those silly things to us * in our last fight! But how was all this possible?”.

* Circumstance, which happened in number three.



Mysoka quickly replies “Dhjmitri is a Kumy with magical potential yet to be fully developed... he couldn't tell me much else” then Mysoka becomes serious “Nevertheless, Dhjmitri saw on some hidden runes, that all these events began millennia ago... to be precise, when your father, together with two other Woonians, searched in the past of the Earth for a place to give birth to the Hosmy”.

“Of course...” Mik-El stares at a point in the void, while reflecting thoughtfully “...my father came with the Nyxir jaspers together with a detherian and a halcedone to Earth, to look for the right time to be able to find families with which generate Woonian children with the Terrestrial”.

Mysoka takes the floor “As you well know, before finding the right moment in this historical period… they all went looking for places and people… in the past… precisely, millennia ago”.

Mik-El leans on the desk thoughtfully, and a few moments later, he resumes saying “But my father in these long time travels, has never lost sight of the two Woonians who were with him. How did they form Woonian families and cities?” the lights that emerge from the candelabra, begin to spread a purple luminescence.

 

“Dhjmitri and I also asked ourselves the same question” Mysoka replies, while hovering near the window “And we found the answer, discovering the Woon power that both Woonians had, following your father”.

“You mean that... of course!” Mik-El seems to wake up from a nightmare “If I remember correctly my father's speeches... they both had the same Woon power to double”.

“Exactly…” Mysoka turns to Mik-El “…and while the doubles returned with your father to Keywoon, the two authentic Woonians were marrying Terrestrial women. In this way, over the millennia… they have given birth to thousands of Hosmy and created hidden cities… and who knows what else!”.

Mik-El, shaken by those revelations, says nothing for a moment, then impetuously proclaims “That's why after a few months, they both died... in reality, it wasn't real Woonians who died, but their duplicates who were with us on Keywoon, the which could not survive for too long, far from their creative source”.

“You said right...” Mysoka confirms, with a confident voice “While the two authentic Woonians lived secretly on Earth, their duplicates made us believe that they died due to some viruses, caught in the multiple time travels”.

“Do you mean, the rulers of Dether and Halcedonya knew everything from the beginning?” Mik-El is baffled by what he is about to say “That the Pact of Leviant made between the three major peoples of Keywoon, was a sham to allow Dether and Halcedonya… to conquer Earth, at the expense of the people of Syfhan Thir?”.

 


Mysoka while observing a painting depicting a white horse with silver wings, reveals “And that's not all... the two Woonians brought with them some Woonian animals and plants... and even Woonians from other populations... and do you know how? Just like Aynex suggested… all hidden in pockets and belts created especially to keep tiny Woonians, plants and animals”.

“Of course…” Mik-El continues with a restless expression “…Woonians with the power to shrink living beings, animals and plants… all hidden in their clothes; and then as soon as my father arrived in Keywoon, they returned to their normal height, and likewise… the animals and the plants”.

The light that shines through the slits of Mysoka's eyes seems to become brighter “The thing that surprises me, is that for years we have never noticed anything... they must have used Souk magic to hide the places where they live”.

“Surely, in fact with the Souk magic… not even the most sophisticated satellite instruments can detect them” Mik-El affirms resolutely “Now I can truly believe the legends that have been heard for centuries about monsters and strange animals, seen around the world. Such as the monster of Lock Ness, the werewolves, the creature Tiyanak, the horrifying creature Sasquatch, the vampires or the Yeti…”.

Mysoka points to the window, enunciating “Mik-El, do you mind if we continue this conversation in the park? I'm so nervous that I'm scared of breaking something, here in this confined space”.

“Of course Mysoka, I comprehend you...” Mik-El declares with understanding “Let's take off and go to the west area of the park... there are no dangerous Woonian animals there”.

With extreme speed, Mik-El transforms with wings and together with Mysoka, they fly out the window. Shortly thereafter, they both find themselves in the West End Park. Precisely they are located near a circular fountain, with a statue depicting some dolphins with wings that fly carefree. In the distance, some Woonian animals similar to raccoons can be seen, relaxing in the shade of large Woonian trees, with curved trunks and iridescent leaves.

 


“I know Mik-El, I'm a bit weird…” Mysoka begins, as she twirls near the fountain “But when I'm nervous and tense, I like to expand my cyber body. Maybe it's a way to let off steam…” Mysoka having finished the sentence, begins to spin on herself always flying, and then suddenly divides her cyber body into a thousand fragments… which fly fast and wild, around the Appyre.

Seen like this, it looks like a star that frees itself from all the superstructures that limit and hold it back…

Mik-El while watching Mysoka expand and free herself from the multiple accumulated tensions, enunciates “You don't have to give me any explanation, Mysoka. But there's still one thing I don't quite understand, about the two Woonians who came to Earth millennia ago…” Mik-El as he speaks, returns to normal without his wings.

Mysoka keeps flying her cyber body in a thousand fragments around the fountain, and then she utters “Yeah? Tell me as well”.

As he talking, Mik-El seems absorbed in multiple thoughts full of questions “How did they manage in a few days to secure a progeny… if they can only live on Earth for a few days? In fact, only Woonian animals and plants can live on Earth without problems”.

“Good question…” Mysoka returns to normal, dressed in a sumptuous Woonian suit; in fact, her cyber body can transform into what she wants “Dhjmitri and I, hypothesized that perhaps when they perceived that they were about to die, they duplicated themselves… in such a way that they could survive for a longer period of time”.

 


Mik-El and Mysoka begin to make their way to another part of the park; it is no coincidence that now we can glimpse small crystal towers with fantasy architectural structures “In other words, before dying they duplicated themselves, in such a way that their doubles could marry and have children with terrestrial women. A crazy idea, albeit a brilliant one!” Mik-El concludes, as he stares at a Woonian swallow flitting over a small crystal turret.

“Yeah… but what I'm wondering is this…” Mysoka wonders, staring at Mik-El “How did the other hidden and shrunken Woonians, manage to survive on Earth? I mean, all the Woonians who didn't have the Woon power to duplicate themselves...”.

Mik-El while peering at some moss near small Woonian vines, which happily cling to a turret, replies “I have no idea… but to you Dhjmitri what did he say? Did he happen to have any convincing theories?”.

Mysoka always flying alongside Mik-El, asserts “Actually he expressed such an absurd theory to me… that it seems to me risky to talk about it”.

“You made me curious...” Mik-El enunciates with an interested expression “...just try to mention something to me”.

Mysoka after taking a quick look at a small cave with a cascade of yellowish water beside it, utters “Dhjmitri told me that from some remote inscriptions found in ancient Egypt, he discovered the Woonian word Xjulyon… which as you know, is the name describing one of the forbidden dimensions”.

Xjulyon!” Mik-El shouts surprised by that word “My father told me about it… it's a place where different warring and warmongering populations live together, who yearn to conquer other worlds and parallel dimensions. And that's why it was forbidden for all Woonians, to have contact or relationships with them”.

“Exactly, Mik-El” Mysoka seems serene as she speaks, but a certain nervousness is denoted by her slightly tense voice “Now you can understand my skepticism, when Dhjmitri told me that maybe the Woonians of the past, have found a way to survive in the Xjulyon dimension”.

“You're not entirely wrong” Mik-El attests in a firm voice, scrutinizing a pergola covered with Woonian vines and flowers “Anyway, one of these days I'll get in touch with Dhjmitri, and get all the details of his thoughts enunciated”.

 

For a few moments our two heroes remain silent… thinking and reflecting; then Mysoka, after having given a quick look at some luminescent plants, resumes saying “Listen Mik-El, talking about something else... you know very well that since I became a cyber-soul, I have developed remarkable empathic faculties, perceiving the Vraal energy of people close to me”.

Mik-El while amused watching some Woonian butterflies fluttering on some flowers that give off colored vapors, assures “Of course, it's not a Woon power that you have acquired... but only because now your soul is free from the physical body, and therefore you’re able to feel thoughts and emotions in a dynamic way”.

“That's right…” Mysoka seems a bit undecided whether to speak or not; but then she takes courage... and expresses “...well, while I was returning from Australia, I met Tamy in passing... she didn't see me, and I perceived something in her... I can't say exactly...”.

“Tamy is a very sensitive and intelligent girl” Mik-El declares, glimpsing a small stone bridge that crosses a stream; the bridge is adorned with small statues of Woonian creatures “It may be that you felt the fear of what she went through, months ago in Paris”.

“No… no…” Mysoka pronounces with conviction, as cross the bridge with Mik-El “I perceived another mind besides hers… as if in her heart, there are two completely different people; who live together while not knowing each other”.

“This I didn't expect” Mik-El considers amazed, and at the same time together with Mysoka, he stops halfway across the bridge observing the park “Maybe one of these days, with the help of the Nyxir jaspers, we can better understand what you say”. A light wind stirs the multiple Woonian plants that adorn the immense park; while multicolored birds enjoy chasing each other happily.

While speaking, Mysoka looks at the small Woonian fish carelessly following each other in the stream below the bridge “And since we're on the subject... I wanted to tell you that I perceived mental blocks in both of our minds and in Aynex's... as if someone had crossed out some memories… but I'm not totally sure of what I'm saying; they are more sensations than certainties. That's why I didn't tell you about it before… in any case, it seemed right to tell you”.

For Henn! Mental blocks?” Mik-El protests, surprised and irritated “That's some shocking news… on our planet Keywoon has been abused for centuries! In the days to come, we have to look for answers, and… but… what happens?” Mik-El and Mysoka's expressions are indefinable, as they begin to glimpse a rapidly expanding circle of magical light near them. Both they and the bridge where they are now, is illuminated by reflections of light coming from the huge luminous circle, which with the passing of the seconds, is understood to be a portal that opens... revealing the unexpected...


 

“By the clouds of Zerwhjthia! Omhan!” Mysoka shouts in surprise, as she flies by Mik-El.

The Tutelary Luminary Omhan remains beyond the magic portal, and it can be seen that he holds the base in his hand where the three Nyxir Jaspers are found “Mik-El… Mysoka… I knew I would find you here; Nyxir jaspers never let me down. I have to talk to you… I don't have much time…” Omhan's voice is worried.

“For Henn! Father? Are you alive?” Mik-El asks tremblingly, as he stares surprised and incredulous beyond the portal… the figure of his father. Magical lights and fluorescent bolts, can be seen around the magic circle of the portal.

“Then Omhan, you’re not dead!” Mysoka's voice betrays a certain emotion, seeing again a dear friend as well as Tutelary Luminary of her Kingdom of Syfhan Thir “And you also have Nyxir jaspers in your hand!”.

“Yes Mysoka, I survived thanks to Syfhan Thir's learneds...” Omhan replies, also with a voice full of emotion seeing his son and his beloved Princess again “But I can't tell you anything else; you know better than me, that time travel is beautiful… but dangerous. Therefore, ask me no more questions, as I cannot give you any answers”. The flashes that come out of the magic portal also intrigue the small fish of the watercourse, which start to jump out of the stream with joy and liveliness... perhaps intrigued by such beauty and luminosity.

Mik-El visibly moved to see his parent believed dead for years, whispers “Father, why don't you stay here for a while? We can…”.

“It's too dangerous, Mik-El...” Omhan interrupts him, staring at him tenderly “We don't know what can happen if the Nyxir jaspers of the future, cross with those of your present. I don't have much time… listen…”.

“You're right...” Mik-El agrees, never ceasing to scrutinize with amazement and gratitude, the father found again “...the joy of knowing that you're alive is so great, that...”.

“Mik-El, let him talk…” Mysoka attests, turning to Mik-El “I perceive in your father, very bizarre mental vibrations…”.

“You’re right Mysoka” the light of the magical jaspers illuminates the figure of the Tutelary Luminary, in such a way that he seems younger; later Omhan continues to utter “...my thoughts are full of many things... but, anyway... first of all, I must tell you not to remove Kiger from the group and neither Kebel”.



“Kiger and Kebel?” Mik-El asks, taken aback “But we don't know anyone with those names”. The little fish of the stream, come back to chase each other satisfied and oblivious to what is happening over the small bridge.

“Maybe you meant, Xiger?” Mysoka demands, trying to guess the Tutelary Luminary's thoughts “We rescued him from the hands of…”.

“Don't interrupt me!” Omhan knows he doesn't have much time, and tries to be assertive and to the point in what he says “You will fully understand my words over time. Also, keep looking for the Nyxir jasper you are missing, and come to Keywoon as soon as possible… uhm… one last thing…”.

“Alright father, tell me...” Mik-El doesn't take his eyes off his parent, sensing that perhaps it will be a long time... before seeing him again.

“I have other messages and advice to tell you...” Omhan clears his throat, which reveals a certain concern “But I don't have the time to tell you... so... Mysoka please, show your Appyre, and through the Nyxir jaspers... I will magically put more advice and details about what I want to tell you. You’ll see that at the right moment, they will arise in your mind… important memories and notions for your future missions with the Key Free Doom”.

Mik-El turns to Mysoka, and asks “Mysoka, do you agree?”.



“Certainly. Go ahead, Tutelary Luminary Omhan” a few moments later, the beautiful Appyre emerges from Mysoka's head, which has the shape of an egg filled with small emeralds, diamonds and precious gems... which emanate a light that overwhelms minds as well as the sight. The features of the Princess become so many splinters that fly around without an apparent direction... like dragonflies free to flutter in infinity.

Finally, the Appyre approaches the portal and we notice one of the Nyxir jaspers that after another flash… suddenly launches a magical beam towards the Appyre. More than a ray full of power and tenacity… it looks like a butterfly dozing off on a flower that welcomes a welcome guest. A few moments later, the Nyxir jasper ends its magical encounter with the Appyre, which is once again surrounded by dozens of silver and gold splinters, which quickly recompose Mysoka's kind face.

“That's it...” Omhan concludes, gratified “Now I really have to go. Look for me, as soon as you can come to Keywoon…” the portal closes quickly, revealing a father who is sorry to leave his son, in the deafening entanglements… of time and space.

“Alright father. I'm really happy to…” Mik-El approaches the portal which shuts down, as if to seek contact with the parent… a closeness which vanishes and moves away.

“He's gone...” Mysoka murmurs disconsolately, observing the last glimmers of a magic portal that has just vanished “I had so many things to tell him...”.

 


Scene Change.

 

The day, at the “Chateau Nuagecastle, appears veiled by a slight shadow... The work that the clouds sometimes do... is to illuminate our thoughts. While the little doubts that cloud the heart... are wrapped in brackish frost...

The emotion that Tamy feels in her heart... is a lot. Perhaps she will be told the reason… for so many strange things

 

Inside Chateau Nuage. We are in one of several guest rooms; a long oval white marble table can be glimpsed, surrounded by seven upholstered chairs. Under the table, there is a long fine carpet. While on the table is a huge candlestick with unlit candles. The walls are made of stone, but with metal details and colored glass, rich in floral designs.

Finally, still on the table we can see a strange Woonian cyber contraption.

In the large guest rooms, Tamy is sitting at the table, while Mik-El is standing.

 


“I heard about what happened to you yesterday... Tamy” Mik-El begins, scrutinizing Tamy, who is still sitting, observing a painting depicting two winged horses flying over a verdant plain “Bernard also assured me, that you have been able to demonstrate an uncommon courage...”.

Tamy looks away from the painting and visibly nervous, she states “The only thing that is out of the ordinary here… is all of you! I risked my life a couple of times... I was hunted down by a monster trying to eat my meat for breakfast. And finally… a deranged singer tried to do my nose repair, without anesthesia… * Arché, don't you think the time has come, to give me some answers?” Tamy turns serious as she stares at Mik-El.

 

* As seen in the last issue.

 

“Yeah... I should have told you about it sooner...” Mik-El agrees, with a sorry expression “…but believe me when I tell you, that for two days now, things have changed considerably. In any case... maybe I'd better explain everything from the beginning...” Mik-El wastes no time, and quickly transforms with wings and his battle costume.

“For all carnivorous plants!” Tamy put her hand over her mouth, from the surprise of that unpredictable event; and she instinctively gets up from her chair.

“You have to know that I'm actually a Hosmy...” Mik-El presses, ignoring Tamy's amazed and a bit intimidated expression “I was born of a Woonian father, and an Earth mother... My real name is Mik-El, son of Omhan guardian of the Nyxir jaspers, of the realm of Syfhan-Thir!” Mik-El in battle costume and huge blue wings, stands as an awe-inspiring figure.

Mik-El realizing that Tamy recoils fearfully in front of his figure, tries to reassure her, pronouncing “It's not my intention to scare you, Tamy. You must know that I didn't come to Earth to destroy it... but I'm here to defend and protect it” then seeing that Tamy begins to calm down, Mik-El continues, assuring “Certainly, not all Hosmys think the same way. But you will agree with me, with the observation... that you Earthlings too, are... let's say... in some things, similar to us Woonians...”.

Tamy even if hesitant, sits down again “Arché... I never thought that you...” Tamy can't utter anything else, while she sees Mik-El returning to normal.

“As you see, it's still me... your friend Arché...” Mik-El enunciates softly, as he approaches Tamy.

“But… how long have you Woonians been on Earth… and what brought you to us?” Tamy asks recovering strength and vigor, realizing that if Arché wanted to hurt her… he would have already done it “From what I've heard from the mass media, it seems that you've been on our planet for many years”.

Mik-El places a hand on Tamy's shoulder, as a sign of affection “You're right. My father came to Earth about forty-one years ago. He married an earthly woman, from whom I was born...”.

“But then, you're part human…” Tamy deduces, as she wipes her slightly sweaty hands on her dress from the tension.

“Yeah... unfortunately the inhabitants of Keywoon can only live on this planet for a few days” Mik-El admits, starting to walk around the table “And in order not to extinguish our Woonian race... they decided in a consensual way, to have children with earthlings”.

“Extinguish?” to Tamy, the question arises spontaneously “You mean that your race and planet... no longer exist?”.

“Exactly... my planet is now only a distant memory...” Mik-El explains, in a hushed voice “Keywoon, for reasons that I will tell you later, became extinct billions of years ago...”.

Billion?” Tamy is baffled “But didn't you tell me, that your father came to Earth… forty years ago?”.

“All of this was possible thanks to a magic portal, formed by three magical jaspers, called Nyxir...” Mik-El reveals, as he presses a button of the Woonian cyber contraption that is on the table; and where a holographic image quickly shows the three Nyxir Jaspers.

Tamy as she marvels at the image of the three magical jaspers, she mutters “But... then it's also possible to return to your world, since the portal has the ability to travel through time”.

“Yeah... that's what happened up until a few years ago... before the three jaspers were split, at the hands of Aynex” Mik-El explains, scrutinizing the image of Aynex which takes the place of the one of the jaspers “You must know that the portal only comes into operation, when all three Nyxir jaspers are united. While separated, they have other peculiarities…”.

“For example?” Tamy asks, recognizing in Aynex's holographic image, the same woman seen multiple times on the internet.

“In essence, Nyxir jaspers have power over seven fields, which vary according to need… They have influence over parallel energies, the elements, Souk magic and so much more” Mik-El seems to be speaking into his watch (wrask) saying phrases that Tamy didn't understand, and instantly the holographic image of Aynex disappeared… giving way to a man who was hit by a beam coming out of a Nyxir jasper “But the most interesting thing, is that the jaspers Nyxir can change a human being into a sort of Woonian... which we call Kumy” now the holographic image of the man, starts to shoot rays from his hands.

 


Time seems to stop... Mik-El observes Tamy who, with an astonished and fascinated expression, scrutinizes the holographic image. Then Tamy resumes saying “So, the boy who wanted to see me in the morgue, is a Kumy... that is, an earthling with Woonian characteristics...”.

“You've hit the mark perfectly...” Mik-El assures, smiling.

“But... tell me something else...” Tamy asks with newfound confidence “...do you all have powers on Keywoon? And how do you get them... always through jaspers?”.

“No... The Woonians, if they wish, acquire their Woon powers spontaneously, over the years” Mik-El whispers something to his wrask, and holographic images appear from the cyber contraption showing the geological structure of the planet Keywoon “The process takes place thanks to the magical Woon energy, which is located in the subsoil of our entire planet...”.

Tamy while observing the Woon energy, which is represented by the holographic images, asks “Am I wrong if I say, that the Woon energy can be compared to lava, which is found within our earth's crust?”.

“Yes... but while the lava has no influence on you... the Woon energy modifies all the psychosomatic conformation of the Woonians. Making the inhabitants of the planet, capable of possessing incredible powers” Mik-El tries not to show that he’s a little worried, for what he has to say “But now, I want to explain to you the reason for your coming here...”.

“I think I understand, Arché” Tamy looks like an eagle that has identified a prey “You want me to become a Kumy... don't you?”.

Mik-El sincerely answers “With your intelligence and your virtues... I don't deny that you would be an excellent element...”.

“Yes... but for what?” Tamy doesn’t hide her perplexity, mixed with fear.

“To hinder the hatred and violence that some Hosmys are bringing to this planet” Mik-El presses a button on the cyber device, and the holographic images disappear “You must know, that two Hosmys were killed by Aynex... while a other Hosmy is trying to open a sect in Venice, with the aim of legitimizing abuses and violence against poor people... And I have reason to think that other Hosmys, are planning different ways to conquer the Earth”.

Having heard Mik-El's words... with frankness and decision, Tamy sentences “As Aristotle rightly said... tyranny consists in being slaves of one's own desires...”.

“Precisely... in fact, for these and other reasons, I formed Key Free Doom...” Mik-El assures, with an authoritative voice “In short, all together we try to stem the violence, and the expansion works of some Hosmys”.

After a moment of reflection, Tamy explains “Arché, I fully agree with you, on everything... however, you need people with a strong and combative character. While I remind you... that I can't even face openly, people who tease me about my awkward big nose” Tamy instinctively touches her nose, as if she could magically erase it “How can you think, that I can be useful to your group?”.

“I've read your heart… Tamy” Mik-El tries to be convincing, but he knows it's not an easy decision to make “And in all honesty… I can say, that your inner strength to come out, has only need to be encouraged... moreover, I saw how you were able to deal with the unpleasant experience you had in Paris”.

“Please… don't remind me…” Tamy's face becomes sad, and an unusual darkness… brushes her eyes quickly.

“Excuse me...” Mik-El approaches Tamy, and with a reassuring smile, confides “Tamy, what I meant... is that you have all the time you want to decide...”.

“Okay, Arché... I'll think about it” Tamy tries to return the smile, but it’s clear that it is forced “But don't get too many illusions...”.

 

And while the scene dozes off in the shadow of time... unresolved issues and deafening questions, begin to crowd minds and thoughts. The unveiled casket can lead the sensations asleep in the reverberation of an awakening... and the key to freedom can be enriched with new adventures... or painful omens...

 

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Key Free Doom N. 7

Il Principe Specchio.

 

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Sospiri… come passi felpati che si insidiano nella mente. Folli corse nei meandri di un'anima, sedata e accecata dal potere. Se le brillanti luci del passato, potessero parlare… ci direbbero… non osate derubare la pace, che appartiene a chi la sa cercare…

 

Siamo a Damter, una città situata a sud dell’Olanda. A vederla si direbbe un luogo alquanto insolito… ma non abbastanza per il suo fondatore e Monarca, Kuan Kutt… che l’ha costruita, seguendo gli edifici del suo paese d’origine... DETHER!

 

Si notano molteplici edifici futuristici con linee aerodinamiche che ricordano navicelle spaziali con linee al neon. Sopra alcuni altissimi palazzi, si scorgono altissime strutture multicolori, con in cima delle piattaforme per lo sbarco di velivoli detheriani. Tutti i palazzi contengono dei quarzi dai diversi colori, che sprigionano leggere scariche elettromagnetiche. Si vedono anche enormi palazzi con delle cupole trasparenti in cima, i cristalli e quarzi incastonati alle pareti emettono luci colorate e brillanti. Alcune strade si nota che sono fatte di un materiale wooniano, che emette bagliori luminosi e multicolori.

 


Al centro della città wooniana costruita sulla Terra, si scorge l’enorme palazzo reale di Damter. Il palazzo è edificato con enormi blocchi di pietra nera e blu, con torri affilate che si ergono alle altezze del cielo. Le pareti hanno molte protuberanze colme di bizzarri quarzi magici che emettono strane luci fluorescenti. A lato si nota una piccola fontana di quarzi magici, che effondono luce al posto dell'acqua.

 


“Bene, Larden! È giunto il momento che aspettavo con trepidazione da diversi anni!” esclama Qusok mentre cammina tra le colonne fatte di quarzo wooniano, che emettono una leggera luce azzurra. Qusok veste con un abito nero bordato in oro e blu. L’abito è in stile wooniano.

Al fianco di Qusok si vede il suo consigliere Larden, un terrestre completamente a servizio del suo amico e Monarca.

“Sembrerebbe di sì... Monarca Kuan...” replica Larden con voce compiaciuta. Larden è un uomo sui 49 anni, basso, capelli brizzolati.

Dopo pochi passi, i due raggiungono un enorme salone, dove Qusok e Larden iniziano a osservare una cartina olografica che fuoriesce da un congegno cyber, che rappresenta il castello di Mik-El con parte del parco.

Il salone è assolutamente originale, con insolite apparecchiature wooniane. Si notano computer, tavolini con strani apparecchi sopra, e si vede anche uno scrigno molto antico piuttosto grande, che riporta sopra iscrizioni wooniane. Lo scrigno è sopra un tavolino a tre gambe, di quelli piccoli e alti. Le gambe del tavolino sono con circonvoluzioni singolari, in tipico stile Detheriano.

 


“Larden, finiscila di chiamarmi con quel nome!” afferma acido Qusok, mentre fissa curioso il castello olografico di Mik-El “Fra poco, tutti dovranno chiamarmi Qusok! O pagheranno la loro insolenza, con una sospensione dei mezzi di sostentamento, che ho elargito in abbondanza. Sono stato chiaro?”.

Il consigliere Larden abbassa lo sguardo, ed enuncia sommessamente “Come desidera... Monarca Qusok...”.

“Allora Larden, sei riuscito a completare la cartina topografica del castello di Mik-El, e smorzare le difese del castello?” mentre parla, Qusok dal nervosismo, articola le parole con una velocità inusitata.

“Certamente, Monarca Qusok” commenta soddisfatto Larden, scrutando il castello olografico “Siamo riusciti a definire sin nei minimi dettagli, tutti i luoghi del Chateau Nuage, e del parco adiacente. Ma la cosa veramente eccezionale… è che, tramite il potere e aiuto dei suoi amuleti magici, siamo riusciti a seguire le mosse dei nostri ignari topolini... con molta accuratezza”.

“Vedo che non hai perso tempo, Larden” Qusok pare compiaciuto da quello che vede “Dopotutto anch’io in passato, ho contribuito a creare le difese del castello di Mik-El… ben sapendo che qualche lacuna nelle difese del suo castello, prima o poi mi sarebbero state utili” e dopo un breve risolino ironico, Qusok continua “Lo sai cosa significa questo, Larden? Tra breve, saremo in grado di impossessarci del diaspro Nyxir!”.

“Certo... Monarca Qusok” assicura Larden; e poi con voce incerta, aggiunge “Ma vede... negli ultimi giorni abbiamo notato una serie di spostamenti dei nostri amichetti... e non riusciamo a capirne il motivo...”.

“Spostamenti?” Qusok si è avvicinato al tavolino a tre gambe con sopra il prezioso scrigno “Ma certamente, Larden! Non hai visto quello che hanno fatto negli ultimi giorni i Key Free Doom? Tutti i mass-media ne hanno parlato!”.

Il consigliere Larden, intanto che scruta Qusok che schiude lo scrigno, sibila “Certo, ho saputo delle loro scorribande con Aynex a New York... e con quello strano tipo italiano... * Ma dalla cartina olografica del castello di Mik-El, abbiamo notato che all’interno del Chateau Nuage, ci sono altre due persone che non riusciamo a identificare. Proprio perché non siamo in possesso di nessuna informazione, a loro riguardo...”.

 

* Tutto questo, è avvenuto nei numeri precedenti...

 


“Stai forse cercando di dirmi... che devo fermare il mio progetto, per due illustri sconosciuti?” Qusok osserva il contenuto dello scrigno; si nota che dallo scrigno esce una strana luce che rischiara il volto di Qusok “Non possiamo lasciarci sfuggire questa occasione, Larden. Mik-El e la sua banda di svitati, sono in una posizione che li rende facili alla sconfitta!”.

“Volevo solo essere sicuro, che non ci siano altri Hosmy a dargli una mano… come è successo a Venezia” assicura con voce larvale, il consigliere Larden “…dove ricorderete, che Hashik ha aiutato i Key Free Doom a sconfiggere Zojess e Adania *. Internet ha parecchi videoclip che…”.

 

* Come visto nel numero cinque.

 


“Hanno appena ricevuto due bastonate dai loro avversari...” lo interrompe Qusok con aria infastidita, mentre con le mani tira fuori dallo scrigno, un bracciale wooniano con cinque amuleti attaccati “…e il mondo li crede dei ladri e malfattori. Sono troppo pressati da eventi esterni e interni, per potersi accorgere che c’è una falla nel sistema difensivo del loro vomitevole castello. Non credo ci sia un momento migliore di questo, per attuare il nostro piano...”.

Qusok per un attimo non dice nulla, e ammira gli amuleti con venerazione; poi all’improvviso… dichiara “Guarda la luce che emanano i miei cinque amuleti Fymody...” Qusok tiene in mano il bracciale formato da cinque amuleti, che iniziano a emanare una lucente energia magica. Notare che i cinque amuleti Fymody sono di forma diversa tra loro, poiché hanno poteri dissimili “Avverto delle vibrazioni, che mi inducono a pensare, che il momento propizio è giunto!” Qusok mentre parla, mette al polso destro il bracciale, e i cinque amuleti iniziano a volargli intorno “Adesso inizieremo con l’amuleto della conoscenza... sono curioso di sapere cosa combina, il nostro vecchio amico Mik-El...”.

Mentre i cinque amuleti volano intorno al polso destro di Qusok, si nota giungere il principe Rowen il figlio di Qusok “Padre, se hai un attimo di tempo... ti devo parlare...” notare che Rowen ha circa 20 anni, capelli biondo cenere con striature verdi, occhi color smeraldo, alto 1, 80.

Larden osserva impassibile gli amuleti volare, senza badare alla presenza di Rowen. Mentre Qusok dopo pochi istanti, dice con tono impaziente “Dimmi pure Rowen... ma fai presto, che non ho tempo da perdere...”.

Il principe Rowen con espressione mesta, sostiene “Sai padre, ci ho pensato molto, riguardo alla proposta che mi hai fatto. Non mi chiedere il perché... ma non sono d’accordo nell’acquisire poteri Woon...”.

“Rowen, ne abbiamo già discusso!” grida Qusok adirato, mentre volge il viso verso il figlio “E la decisione è irrevocabile! Come puoi governare un paese in netta espansione, senza avere in mano uno strumento così importante, come i poteri che ti vengono dall’energia Woon? E poi sei un Hosmy, poiché hai sangue wooniano nelle tue vene, non scordarlo!” gli amuleti iniziano a tornare nel bracciale di Qusok; al loro passare… si nota un riverbero di energia magica.

“È proprio questo il punto, padre” sbotta il principe Rowen con decisione “Anche se sono un Hosmy, non ho acquisito nessun potere Woon… proprio perché non ho nessuna intenzione di governare alcunché!”.

Qusok dopo che ha visto tutti i cinque gli amuleti tornare nel bracciale wooniano posizionato al polso destro, dichiara “Per il sogno di Lakèrdhen! FINISCILA!”.

Larden ha un’espressione schifata, nel sentire le parole di Rowen

“Te lo ripeto padre…” insiste il principe Rowen, irrequieto “…non ho mai acquisito naturalmente nessun potere Woon… e non vedo perché mi devi costringere a divenire un sovrano o un guerriero Rawer!”.

Qusok si volge verso Larden, sbraitando “Questo è quello che vuol dire, frequentare gli esseri umani! Con il tempo si diventa dei rammolliti!”. Il consigliere Larden fa un gesto di approvazione, alle parole di Qusok.

“Sapevo, che non mi avresti capito...” il principe Rowen fissa il pavimento con rassegnazione, e con un’amara sensazione di sconfitta.

 


“Non osare contraddire tuo padre!” Qusok pare divenire un gigante che parla con un fanciullo, talmente la rabbia lo ghermisce “Con il tempo mi ringrazierai. E solo allora, capirai i sacrifici che ho fatto per te! Dalla morte di tua madre, non hai fatto altro che disobbedirmi… e ricordati che anche tu, come gli altri miei due discendenti che sono rimasti su Keywoon, devi possedere dei poteri Woon!”.

Il consigliere Larden pare sogghignare lievemente, mentre osserva il Monarca divenire feroce e aggressivo; pare una falena che assapora la luce opaca… di un sole avvizzito.

“Tu vuoi che diventi un guerriero Rawer, come i miei fratelli… vero?” interroga il principe Rowen, ansante “Ma non puoi impormi di acquisire dei poteri Woon, che non desidero avere!”.

Qusok nell’udire quelle sferzanti parole, diviene livido e severo. Poi con passi simili a un leone che si avvicina alla preda, si accosta al figlio, ribadendo “Lo sai che potrei obbligarti ad acquisire i poteri Woon? Quando avrò preso uno dei diaspri Nyxir, ti renderò un vero erede di Dether!”.

Il consigliere Larden trattiene un ghigno ribelle, con la mano.

“Tu vuoi rendermi un guerriero Rawer, e poi desideri che io diventi il sovrano di Damter… non è così?” espone il principe Rowen con voce retorica, non indietreggiando di fronte all’avanzata del padre.

 


Certamente!” esclama Qusok, fissando il figlio con severità “I miei figli wooniani possono vivere su questo insulso pianeta solo per pochi giorni… ho bisogno di un erede che sia forte e potente, per poter governare dopo di me, questa stolta cittadina… in seguito l’Olanda e un giorno… il mondo!”.

Il consigliere Larden approva, con un lieve gesto del capo.

Il principe Rowen non demorde, e rincara la dose… enunciando con fervore “La forza che tu ricerchi non è vera forza, ma solo una maniera per dominare sugli altri. Più che forza, a me pare… sopraffazione!”.

A quelle ultime parole, il consigliere Larden non si trattiene… e ribatte aspramente “Anche se sei figlio del Monarca, non ti puoi permettere di parlargli in questo modo! Non sei degno di regnare su Damter… sei proprio come dicevano i tuoi compagni di scuola quando eri bambino, i quali ti chiamavano principe specchio… proprio perché fragile e debole, come uno specchio che si frange in mille frammenti!”.

Rowen volge uno sguardo corrucciato verso il consigliere Larden, proferendo “Ti ricordo Larden, che uno specchio riflette la verità che osserva… e la verità che vedo in te… è che tu cerchi solo denaro e potere!”.

Il consigliere Larden perde totalmente la pazienza, e si incammina verso Rowen, tuonando “Impudente e sconsiderato! Se non fosse che…”.

“Lascia perdere, Larden” rassicura Qusok, con voce apparentemente calma “…come principe ereditario, mio figlio può permettersi qualche irrequietezza… e tu Rowen, ricordati che sei un principe di questa città terrestre, e che un giorno questa cittadina e tutto ciò che conquisterò in futuro… sarà tuo di diritto!”.

Mentre il consigliere Larden torna inquieto, vicino alla cartina olografica del castello di Mik-El… il principe Rowen, puntualizza “Il diritto di un regnante, non è quello di conquistare nuovi territori e innestare guerre infinite! Il diritto di un sovrano, risiede nel sapere aiutare il suo popolo con amore e rispetto!”.

“Sfrontato e spergiuro!” il consigliere Larden torna a fissare Rowen, come un cane rabbioso che si rivolge a un gatto arruffato “Peccato che l’amuleto magico che influenza gli stati d’animo, non funziona su di te… che sei figlio del Monarca… altrimenti non parleresti in questo modo!”.

Adesso è il principe Rowen che si avvicina a Larden; e senza alcun timore… dichiara “Larden… tu sei la vera serpe che inocula in mio padre crimini e delitti… ma un giorno tutto questo finirà! Te lo prometto!”.

Adesso Basta!” la voce imperiosa di Qusok, pone fine alla discussione “Rowen, tu torna nella tua camera! In seguito, parleremo di nuovo di questa desolante situazione”.

 


Il principe Rowen non risponde… e ritorna verso il portone d’entrata del salone, pensando tra sé “L’unica cosa che per mio padre conta, è avere potere incondizionato sugli altri... e odia talmente i terrestri, che farebbe follie pur di soggiogare la razza umana...”.

E mentre Rowen varca l’enorme portone, con un’espressione sconsolata, riflette tra sé “Mio padre è arrivato al punto di voler eliminare anche quel che rimane di umano in me... pur di poter dire... di avere un figlio che come una marionetta, segue i suoi ordini. Rimane comunque il fatto... che gli voglio bene...” e mentre i pensieri del giovane principe si annebbiano di dolore… si intravede una lacrima che rotola frettolosa… dalla sua guancia.

 

“Presto Larden... andiamo avanti con il nostro piano!” esulta trionfante Qusok, mentre osserva gli amuleti che tornano a volare intorno al suo polso destro “Tra non molto, inizierà una nuova Era, per questo pianeta insignificante! L’antico regno di Dether risorgerà a nuova vita, come una fenice dalle sue ceneri!”.

Il consigliere Larden ridacchia soddisfatto, mentre scruta con ingordigia… i cinque amuleti che volano pregni di energia magica.

All’improvviso la voce di Qusok si fa trionfante “Esultate uomini e donne di tutto il mondo! È il vostro futuro Monarca che ve lo impone!” saette voraci e lampi di energia incantata, fuoriescono dagli amuleti magici, e un folle vento di insaziabilità… pervade l’enorme salone.

 

Cambio Scena.

 

Adesso siamo nell’enorme parco adiacente al castello “Chateau Nuage”. Il parco come sappiamo, è enorme e si estende su sette enormi colline; al centro del parco si nota il lago di acqua cristallina che riflette i raggi del sole e crea giochi di luce mozzafiato. Nel parco convivono tra loro molteplici generi di fiori, piante e animali wooniani. I Key Free Doom si allenano all’interno del parco; e difatti i tre Cyber Droidi costruiti con tecnologia wooniana e magia Souk, cercano di fare del loro meglio, per adempiere il loro compito.

 


Si vede Kess che nel parco del castello “Chateau Nuage” si sta alleando con i tre Cyber Droidi. Il cyber droide chiamata Robur la insegue volando, mentre le altre due Cyber Droidi cercano di far emergere dei mostri dal lago, mediante immagini olografiche. Sempre in volo, oltre le piante wooniane, si notano dei droni che mediante energia Vraal, cercano di allontanare gli animali del parco, per evitare che si feriscano durante gli allenamenti.

 

Kess ha la barra janker in mano, e vola sopra il lago cercando di sviare i mostri del lago; e intanto pensa tra sé “Malheur! Questo allenamento mattutino è veramente assurdo… tutti e tre i Cyber Droidi non li avevo mai affrontati in una volta sola. Ma cosa? Dei mostri che emergono dal lago! Devo evitarli in fretta, prima che…” un enorme mostro wooniano sta per afferrare Kess che vola col janker, ma la ragazza lo evita a malapena.

“Attenzione Kess!” avverte il Cyber Droide Robur “…la tua velocità di volo è troppo estesa, e non contingente con il pericolo che devi affrontare. Linea difensiva troppo fragile, devi concentrarti maggiormente”.

“Mai oui! Ho capito, Robur” Kess riprende forza nel volo, mentre altri mostri wooniani creati con energia olografica, la inseguono voraci “Ma vedi di non assordarmi con troppe nozioni, Robur… altrimenti sei tu che mi deconcentri”.

Robur informa Kess, dell’arrivo di altri mostri volanti “Situazione critica, Kess crea supporti difensivi B-19”.

“Ma che dici Robur?” Kess pare perdere concentrazione, e inizia a volare con la barra janker in modo impreciso “Non posso ricordarmi tutte le correzioni di combattimento, mediante degli stupidi numeri!”.

Improvvisamente, Kess viene colpita da un raggio che fuoriesce dagli occhi di uno dei mostri che la insegue volando. Kess devia veloce i raggi, e poi cerca di colpire il mostro, lanciandogli dei diaspri infuocati che lo fermano e fanno fuggire; ma alle spalle un altro mostro la afferra con le sue fauci, e poi la fa precipitare all’interno nel lago.

 


Kess mentre osserva i tre Cyber Droidi avvicinarsi a lei, mette via il janker e inizia a nuotare verso la riva.

“Kess, hai fatto bene a colpire mostro 23-b32” comunica il Cyber Droide Peritia “Ma devi stare più attenta, e guardare ciò che si trova alle tue spalle”.

Il Cyber Droide Vigor, incalza commentando “Kess, hai declinato i tuoi poteri Woon, su un punto focale impreciso… e non hai fatto attenzione a…”.

Finitela!” si sfoga Kess, mentre nuota ansante “Con voi tre che continuate a parlare… mi distraete! Comunque non vi preoccupate, so bene quello che faccio… quei brutti mostri li ho sconfitti tante di quelle volte… ma che… NO!”.



Kess viene presa da Herkiss, la quale fuoriesce dal lago semiliquida, e porta Kess fuori dal lago mediante due enormi mani composte di acqua “Non ti preoccupare Zjena… sono qui ad aiutarti”.

Uclevia!” esclama sorpresa Kess, mentre finalmente viene portata sulla riva da Herkiss “Ma cosa ci fai qui? Non sei ancora totalmente guarita, stai commettendo un altro dei tuoi comportamenti imprudenti!”.

“Per la precisione, Herkiss ha recuperato oltre il novantacinque per cento delle sue facoltà fisiche” il Cyber Droide Peritia puntualizza, intanto che vola vicino a Kess ed Herkiss “Inoltre, Herkiss ha abbastanza energia Woon e fisica, per affrontare una battaglia simulata”.

Il Cyber Droide Vigor, aggiunge con decisione “Tuttavia… i miei sensori biometrici, denotano una stanchezza che esclude una limitatezza fisica”.

E mentre Herkiss fa un’espressione schifata, Robur conclude “Decisamente, Herkiss è ancora debole nella mente… ma non nel fisico”.

“Ma che dite?” sostiene Herkiss nervosa “Io mi sento bene, e non cercate scuse inutili!”.

“Uclevia…” spiega Kess, mentre si strizza i capelli cercando di far andare via l’acqua di cui sono ripieni “Mon petit… sai bene che i loro sensori biometrici non si limitano a carpire il nostro fisico, ma percepiscono anche la nostra stanchezza psicologica e mentale. Forse hai ancora dei pensieri che ti tormentano… intendo dire, dopo lo scontro con Aynex a New York”.



“Può darsi, ma non ne voglio parlare, OK?” ribatte Herkiss, cercando di non mostrare il suo imbarazzo nel parlare di un argomento che la ferisce “Comunque… volevo solo dimostrare a tutti, che adesso sono in piena forma e posso combattere contro Hosmy ribelli e Kumy dalla capigliatura rosa…” nel finire la frase, Herkiss scruta Kess con ironia.

“Finiscila, Uclevia…” Kess sorride nel percepire la battuta ironica di Herkiss, la quale si riferisce allo scontro che Kess ha avuto con Adania a Venezia “…ti ricordo che ho sconfitto Adania più di una volta, e devo ringraziare voi tre e del vostro duro allenamento a cui mi avete sottoposta” Kess fissa con gratitudine i tre Cyber Droidi.

“Felice di sentire che i nostri allenamenti, sono stati produttivi” commenta Robur, accennando un sorriso “…ora, noi torniamo alla nostra base operativa”.

“D’accordo Robur, ma non mi dici il risultato finale del mio allenamento?” chiede Kess, mentre le altre due Cyber Droidi prendono il volo dirigendosi verso il lago “Dai, Robur! Come sono andata, oggi?”.

Robur con voce un po’ impersonale, rivela “Potenza fisica, ottima. Determinazione temporale, efficiente. Tuttavia… ho rilevato una carenza di attenzione e concentrazione”. Kess si compiace della risposta di Robur, e si gira soddisfatta verso Herkiss.

“Grazie Robur, ora puoi andare…” enuncia Herkiss al Cyber Droide, che inizia a prendere il volo seguendo le sue compagne, all’interno del lago. Poi Herkiss rivolgendosi a Kess, commenta “Hai visto cosa ha detto Robur? Sei anche tu, completamente deconcentrata… e poi parli di me! Allora Zjena, che cos’è che ti tormenta… tanto da farti perdere un semplice scontro, contro dei mostri simulati?”.

“Hai ragione…” Kess pare incupirsi, e con franchezza risponde “…sono preoccupata poiché dall'ultima analisi fatta, il mio dottore mi ha fatto capire… che forse ho dei problemi ad avere dei figli”.

“Cosa?” Herkiss pare sorpresa e turbata “Ma non mi avevi detto mesi fa, che era tutto a posto?”.

Mentre le due amiche continuano a percorrere un viottolo di sassi che le riporta al castello, continuano a parlare. E Kess con voce dimessa, continua a dire “Già… I miei fratelli vorrebbero avere un nipotino, ma soprattutto il mio ragazzo Lèon, mi ha fatto capire che presto ci sposeremo… e dopo il matrimonio vorrebbe un figlio. E, come dire… ho avuto una specie di presentimento… e per sicurezza ho fatto delle ulteriori analisi…”.

“Ho capito… ma di che ti preoccupi?” Herkiss cerca di sdrammatizzare “Vedrai che non è nulla… devi solo riprovare a compiere ulteriori accertamenti. Magari, puoi chiedere aiuto ad Arché, che con i diaspri Nyxir…”.

“Hai ragione…” taglia corto Kess, con ritrovata tranquillità “…proverò fra pochi giorni a fare ulteriori analisi e accertamenti. Ed eventualmente, chiederò ad Arché un consiglio. Comunque… per il momento, non dire nulla ad Arché… non voglio angustiare nessuno”.

“Non ti preoccupare… chiuderò la mia bocca, con litri di acqua di lago!” Herkiss sa che la sua battuta non fa ridere, ma comunque si sforza di sorridere… cercando di rialzare l’umore di Kess. Poi in silenzio, entrambe raggiungono il castello “Chateau Nuage” e le menti si affollano di ulteriori domande… che non hanno risposta.

 


Cambio Scena.

 

Adesso siamo nella stanza di Mik-El. La camera è grande e spaziosa, ai lati ci sono alcuni mobili wooniani e una scrivania intarsiata; sulla scrivania si intravedono alcuni oggetti di cristallo wooniano e quarzi wooniani che emettono una flebile luce. Si nota una libreria con molteplici libri terrestri e wooniani; alle pareti ci sono dipinti di cavalli alati e cornici che contengono quarzi wooniani, che creano giochi di luce nell'ambiente. Vicino alla finestra arricchita di tendine con pizzi, si trova un piccolo angolo per pregare e si vede un crocifisso e a lato una bellissima immagine di Maria Santissima. Vicino al letto si trova un computer olografico, che Mik-El usa per pianificare le missioni. Infine, si notano in giro per la stanza, alcuni candelabri di cristallo wooniano, che illuminano la stanza con una luce magica.

 

Mik-El è in piedi vicino alla scrivania, che si osserva le mani che sono guarite dalle ferite * riportate a causa di Mysoka “Le lesioni alle mani sono totalmente guarite... gli unguenti composti con erbe wooniane e l’energia magica del diaspro Nyxir, hanno funzionato alla perfezione. Fra poco devo parlare con Tamy, e dargli le risposte che cerca… riguardo alla sua presenza qui al castello…”.

 

* Evento avvenuto nel numero tre.

 


“Mik-El, posso entrare?” chiede Mysoka, che si intravede dalle tendine della finestra; naturalmente Mysoka sta volando “Ti disturbo?”.

“Mysoka, vieni pure avanti” enuncia con voce garbata Mik-El, intanto che apre la finestra… facendo entrare Mysoka “Credevo tu fossi ancora in Australia a parlare con Dhjmitri”.

Mysoka sempre volando, si avvicina a un candelabro di cristallo, che emette una fioca luce rosa “Dhjmitri mi ha svelato molteplici cose… per questo devo parlarti urgentemente” il viso di Mysoka pare preoccupato. Notare, che adesso Mysoka preferisce mutare il suo esoscheletro, proponendo un vestito tipico del suo regno di Syfhan Thir, in sostanza è un abito lungo ricco di colori tenui, i suoi capelli sono liberi e si muovono come se fossero nel vento. Naturalmente, tutta la struttura esterna di Mysoka, è una rappresentazione realizzata dal suo corpo cyber-magico. Dalle fessure dei suoi occhi, si nota sempre una luce giallo oro… che si espande con naturalezza verso l’esterno. Il suo viso come sappiamo, contiene l’Appyre… il circuito cyber-magico che accoglie la sua anima di Cyber Soul.

“Certo Mysoka, dimmi pure” proferisce Mik-El, incuriosito.

“È proprio come avevi previsto…” inizia a parlare Mysoka con una lieve apprensione “…è probabile che ci siano intere città wooniane colme di Hosmy, su molteplici parti del pianeta”.

Per Henn!” grida Mik-El, non riuscendo a trattenere il nervosismo “Allora Aynex aveva ragione, quando ci ha detto quelle frasi insulse * nel nostro ultimo scontro! Ma come è stato possibile tutto questo?”.

 

* Circostanza, accaduta nel numero tre.

 


Mysoka risponde velocemente “Dhjmitri è un Kumy con potenzialità magiche ancora da svilupparsi pienamente… non mi ha saputo dire molto altro” poi Mysoka si fa seria “Ciò nondimeno, Dhjmitri ha visto su delle rune nascoste, che tutti questi eventi sono cominciati millenni fa… per la precisione, quando tuo padre insieme con altri due wooniani, ha cercato nel passato della Terra, un luogo dove far nascere gli Hosmy”.

“Ma certo…” Mik-El fissa un punto nel vuoto, mentre riflette pensieroso “…mio padre è venuto con i diaspri Nyxir insieme con un detheriano e un halcedone sulla Terra, per cercare l’epoca giusta per poter trovare delle famiglie con cui generare figli wooniani con i terrestri”.

Mysoka prende la parola “Come ben sai, prima di trovare il momento giusto in questo periodo storico… sono tutti andati a cercare luoghi e persone… nel passato… precisamente, millenni fa”.

Mik-El si appoggia alla scrivania pensoso, e pochi istanti dopo, riprende a dire “Ma mio padre in questi lunghi viaggi temporali, non ha mai perso di vista i due wooniani che erano con lui. Come hanno fatto a formare famiglie e città wooniane?” le luci che fuoriescono dai candelabri, iniziano a diffondere della luminescenza viola.

 

“Anche io e Dhjmitri ci siamo posti la medesima domanda” ribatte Mysoka, mentre volteggia vicino alla finestra “E la risposta l’abbiamo trovata, scoprendo il potere Woon che avevano entrambi i due wooniani, al seguito di tuo padre”.

“Vuoi dire che… ma certo!” Mik-El pare risvegliarsi da un incubo “Se ricordo bene i discorsi di mio padre… avevano tutti e due lo stesso potere Woon di sdoppiarsi”.

“Esatto…” Mysoka si volge verso Mik-El “…e mentre i doppioni tornavano con tuo padre su Keywoon, i due wooniani autentici si sposavano con donne terrestri. In questo modo, nel corso dei millenni… hanno fatto nascere migliaia di Hosmy e creato città nascoste… e chissà che altro!”.

Mik-El scosso da quelle rivelazioni per un attimo non dice nulla, poi con impeto proferisce “Ecco perché dopo pochi mesi, sono morti entrambi… in realtà non sono morti dei wooniani reali, ma i loro duplicati che erano con noi su Keywoon, i quali non potevano sopravvivere per troppo tempo, lontani dalla loro fonte creatrice”.

“Hai detto bene…” conferma Mysoka, con voce sicura “Mentre i due wooniani autentici vivevano segretamente sulla Terra, i loro duplicati ci hanno fatto credere che sono morti per colpa di alcuni virus, presi nei molteplici viaggi temporali”.

“Vuoi forse dire, che i regnanti di Dether e Halcedonya, sapevano tutto sin dall’inizio?” Mik-El è sconcertato da quello che sta per dire “Che il patto di Leviant stipulato tra i tre maggiori popoli di Keywoon, è stato una farsa per permettere a Dether e Halcedonya… di conquistare la Terra, a discapito del popolo di Syfhan Thir?”.

 


Mysoka mentre osserva un quadro che raffigura un cavallo bianco con le ali d’argento, rivela “E non è tutto… i due wooniani hanno portato con loro alcuni animali e piante wooniane… e addirittura anche wooniani di altre popolazioni… e sai come? Proprio come ci ha suggerito Aynex… tutti nascosti in tasconi e cinture create apposta per tenere dei minuscoli wooniani, piante e animali”.

“Ma certo…” continua Mik-El con espressione inquieta “…wooniani col potere di rimpicciolire esseri viventi, animali e piante… tutti nascosti nei loro abiti; e poi non appena mio padre giungeva a Keywoon, loro tornavano alla loro normale statura, e allo stesso modo… gli animali e le piante”.

La luce che traspare dalle fessure degli occhi di Mysoka, pare divenire più lucente “La cosa che mi sorprende, è che per anni non ci siamo mai accorti di nulla… devono aver usato la magia Souk per occultare i luoghi dove vivono”.

“Sicuramente, infatti con la magia Souk… nemmeno le più sofisticate strumentazioni satellitari, possono scoprirli” afferma Mik-El con risolutezza “Adesso posso veramente credere alle leggende che da secoli si sentono dire su mostri e strani animali, visti in giro per il mondo. Come ad esempio il mostro di Lock Ness, i licantropi, la creatura Tiyanak, l’orripilante creatura Sasquatch, i vampiri o lo Yeti…”.

Mysoka indica con la mano la finestra, enunciando “Mik-El, ti dispiace se continuiamo questo discorso nel parco? Sono talmente nervosa, che ho paura di rompere qualcosa, qui in questo spazio così ristretto”.

“Ma certo Mysoka, ti capisco…” dichiara Mik-El con comprensione “Prendiamo il volo e andiamo nella zona ovest del parco, lì non ci sono animali wooniani pericolosi”.

Con estrema velocità, Mik-El si trasforma con le ali e insieme a Mysoka, volano fuori dalla finestra. Poco dopo, si trovano entrambi nel parco della zona ovest. Precisamente si trovano vicino a una fontana circolare, con una statua che effigia alcuni delfini con delle ali che volano spensierati. In lontananza, si notano alcuni animali wooniani simili a procioni, che si rilassano all'ombra di grandi alberi wooniani, dai tronchi curvi e dalle foglie iridescenti.

 


“Lo so Mik-El, sono un po’ strana…” esordisce Mysoka, mentre volteggia vicino alla fontana “Ma quando sono nervosa e tesa, mi piace espandere il mio corpo cyber. È forse una maniera per sfogarmi…” finita la frase, Mysoka inizia a girare su se stessa sempre volando, e poi all’improvviso divide il suo corpo cyber in mille frammenti… che volano veloci e selvaggi, intorno all’Appyre.

A vederla così, pare una stella che si svincola da tutte le sovrastrutture che la limitano e frenano…

Mik-El mentre osserva Mysoka espandersi e liberarsi dalle molteplici tensioni accumulate, enuncia “Non mi devi dare alcuna spiegazione, Mysoka. Ma c’è ancora una cosa che non capisco bene, riguardo ai due wooniani che sono venuti sulla Terra millenni fa…” Mik-El mentre parla, torna normale senza le sue ali.

Mysoka continua a far svolazzare il suo corpo cyber in mille frammenti intorno alla fontana, e poi proferisce “A si? Dimmi pure”.

Mentre conversa, Mik-El sembra assorto in molteplici pensieri colmi di interrogativi “Come hanno fatto in pochi giorni, ad assicurarsi una figliolanza… se possono vivere sulla Terra solo pochi giorni? Infatti, solo gli animali e piante wooniane, possono vivere sulla Terra senza problemi”.

“Bella domanda…” Mysoka torna normale, vestita con un abito wooniano sontuoso; difatti il suo corpo cyber può trasformarsi in ciò che vuole “…io e Dhjmitri abbiamo ipotizzato che forse, quando percepivano che stavano per morire, hanno duplicato se stessi… in maniera tale da potere sopravvivere per un lasso di tempo più lungo”.

 


Mik-El e Mysoka iniziano a inoltrarsi verso un'altra parte del parco; non a caso adesso si intravedono piccole torri di cristallo con strutture architettoniche fantasy “In altre parole, prima di morire si duplicavano, in maniera tale che i loro doppioni potevano sposarsi e avere figli con delle terrestri. Un’idea folle, pur se geniale!” conclude Mik-El, mentre fissa una rondine wooniana che svolazza su una piccola torretta di cristallo.

“Già… ma ciò che mi domando è questo…” si chiede Mysoka, fissando Mik-El “Come hanno fatto gli altri wooniani nascosti e rimpiccioliti, a sopravvivere sulla Terra? Intendo dire, tutti i wooniani che non avevano il potere Woon di duplicarsi…”.

Mik-El mentre scruta del muschio vicino a piccole piante rampicanti wooniane, che si abbarbicano felici su una torretta, risponde “Non ne ho idea… ma a te Dhjmitri che cosa ha detto? Ha avuto per caso, qualche teoria convincente?”.

Mysoka sempre volando a fianco di Mik-El, asserisce “Per la verità mi ha espresso una teoria talmente assurda, che mi sembra azzardato parlarne”.

“Mi hai fatto incuriosire…” enuncia Mik-El con espressione interessata “…prova solo ad accennarmi qualcosa”.

Mysoka dopo aver dato un veloce sguardo a una piccola grotta con al fianco una cascata di acqua giallognola, proferisce “Dhjmitri mi ha detto che da alcune remote iscrizioni trovate nell’antico Egitto, ha scoperto la parola wooniana Xjulyon… che come sai, è il nome che descrive una delle dimensioni proibite”.

Xjulyon!” afferma Mik-El sorpreso da quella parola “Mio padre me ne ha parlato… è un luogo, dove convivono diverse popolazioni belliche e guerrafondaie, che anelano conquistare altri mondi e dimensioni parallele. Ed è per questo che è stato vietato a tutti i wooniani, di avere dei contatti o relazioni con loro”.

“Esatto, Mik-El” Mysoka sembra serena mentre parla, ma un certo nervosismo si denota dalla sua voce un po’ tesa “Adesso puoi comprendere il mio scetticismo, quando Dhjmitri mi ha detto che forse i wooniani del passato, hanno trovato un modo per sopravvivere nella dimensione Xjulyon”.

“Non hai tutti i torti” attesta Mik-El con voce decisa, scrutando un pergolato coperto da fiori e rampicanti wooniani “Comunque, uno di questi giorni prenderò contatto con Dhjmitri, e mi farò enunciare tutti i dettagli del suo pensiero”.

 

Per pochi istanti i nostri due eroi rimangono in silenzio… pensando e riflettendo; poi Mysoka, dopo aver dato uno sguardo veloce ad alcune piante luminescenti, riprende a dire “Senti Mik-El, parlando d’altro… sai bene che da quando sono diventata una cyber-soul, ho sviluppato delle facoltà empatiche notevoli, percependo l’energia Vraal delle persone a me vicine”.

Mik-El mentre scruta divertito alcune farfalle wooniane che svolazzano su alcuni fiori che emanano vapori colorati, assicura “Certo, non è un potere Woon che hai acquisito… ma solo perché adesso la tua anima è libera dal corpo fisico, e quindi riesci ad avvertire pensieri ed emozioni in maniera dinamica”.

“Proprio così…” Mysoka pare un po’ indecisa se parlare o no; ma poi prende coraggio… ed esprime “…ecco, mentre tornavo dall’Australia, ho incontrato di sfuggita Tamy… lei non mi ha vista, e ho percepito qualcosa in lei… non so dire bene…”.

“Tamy è una ragazza molto sensibile e intelligente” dichiara Mik-El, intravedendo un piccolo ponte di pietra che attraversa un ruscello; il ponte è adornato con piccole statue di creature wooniane “Può essere che hai avvertito del timore per quello che ha passato mesi fa, a Parigi”.

“No… no…” dice convinta Mysoka, mentre con Mik-El attraversano il ponte “Ho percepito un’altra mente oltre alla sua… come se nel suo cuore, ci siano due persone completamente diverse tra loro; le quali convivono insieme pur non conoscendosi”.

“Questo, non me lo aspettavo” considera Mik-El meravigliato, e al contempo insieme a Mysoka, si ferma a metà del ponte osservando il parco “Magari uno di questi giorni, con l’aiuto dei diaspri Nyxir, possiamo comprendere meglio quello che dici”. Un vento leggero smuove le molteplici piante wooniane che adornano l’immenso parco; mentre uccellini multicolori, si beano nel rincorrersi felici.

Mysoka mentre parla, scruta dei piccoli pesci wooniani che si tallonano spensierati, nel torrente sottostante il ponte “E poiché siamo in tema… volevo dirti che ho percepito nelle nostre due menti e in quella di Aynex, dei blocchi mentali… come se qualcuno ci avesse sbarrato dei ricordi… ma non sono totalmente sicura di quello che dico; sono più sensazioni che delle certezze. Per questo non te ne ho parlato prima… in ogni caso, mi sembrava giusto dirtelo”.

“Per Henn! Blocchi mentali?” protesta Mik-El, sorpreso e irritato “Questa sì che è una notizia sconvolgente… sul nostro pianeta Keywoon è una pratica di cui si abusa da secoli! Nei giorni a venire, dobbiamo cercare delle risposte, e… ma… che succede?” le espressioni di Mik-El e Mysoka sono indefinibili, poiché iniziano a intravedere un cerchio di luce magica vicino a loro, che si espande velocemente. Sia loro che il ponte dove adesso si trovano, viene illuminato da riverberi di luce che provengono dall’enorme cerchio luminoso, che con il passare dei secondi, si comprende essere un portale che si schiude… rivelando l’inaspettato...

 


“Per le nubi di Zerwhjthia! Omhan!” grida con sorpresa Mysoka, mentre vola vicino a Mik-El.

Il Nume Tutelare Omhan rimane di là dal portale, e si scorge che in mano tiene il basamento dove si trovano i tre Diaspri Nyxir “Mik-El… Mysoka… sapevo che vi avrei trovato qui; i diaspri Nyxir non mi deludono mai. Vi devo parlare… non ho molto tempo…” la voce di Omhan è inquieta.

“Per Henn! Padre? Sei vivo?” chiede con voce tremula Mik-El, mentre fissa sorpreso e incredulo oltre il portale… la figura del padre. Si notano luci magiche e saette fluorescenti, intorno al cerchio magico del portale.

“Allora Omhan, non siete morto!” la voce di Mysoka tradisce una certa emozione, nel rivedere un caro amico oltre che Nume Tutelare del suo Regno di Syfhan Thir “E inoltre avete in mano i diaspri Nyxir!”.

“Sì Mysoka, sono sopravvissuto grazie ai dotti di Syfhan Thir...” risponde Omhan, anche lui con voce colma di emozione nel rivedere il figlio e la sua diletta Principessa “Ma non posso dirvi altro; sapete meglio di me che i viaggi temporali sono belli… ma pericolosi. Pertanto, non fatemi altre domande, poiché non posso darvi alcuna risposta”. I bagliori che fuoriescono dal portale magico, incuriosiscono anche i pesciolini del corso d'acqua, i quali iniziano a saltare fuori dal ruscello con allegria e vivacità… forse incuriositi da cotanta bellezza e luminosità.

Mik-El visibilmente commosso nel rivedere il genitore creduto per anni morto, bisbiglia “Padre, perché non restate qui, per un po’ di tempo? Possiamo…”.

“È troppo pericoloso, Mik-El…” lo interrompe Omhan, fissandolo con tenerezza “Non sappiamo cosa può succedere se i diaspri Nyxir del futuro, si incrociano con quelli del tuo presente. Non ho molto tempo… ascoltate…”.

“Hai ragione…” concorda Mik-El, non smettendo di scrutare con meraviglia e riconoscenza, il padre ritrovato “…è talmente tanta la gioia di sapere che sei vivo, che…”.

“Mik-El, lascialo parlare…” attesta Mysoka, voltandosi verso Mik-El “…percepisco in tuo padre, vibrazioni mentali molto bizzarre…”.

“Hai ragione Mysoka” la luce dei diaspri magici, illumina la figura del Nume Tutelare in maniera tale che sembra più giovane; in seguito Omhan continua a proferire “…i miei pensieri sono colmi di tante cose… ma, comunque… innanzitutto vi devo dire di non allontanare Kiger dal gruppo e nemmeno Kebel”.



“Kiger e Kebel?” interroga Mik-El, colto alla sprovvista “Ma noi non conosciamo nessuno, con quei nomi”. I pesciolini del torrente, tornano a rincorrersi appagati e ignavi di ciò che avviene sopra il piccolo ponte.

“Forse volevi dire, Xiger?” domanda Mysoka, cercando di indovinare i pensieri del Nume Tutelare “Lo abbiamo salvato dalle mani di…”.

“Non interrompetemi!” Omhan sa che non ha molto tempo, e cerca di essere assertivo ed essenziale in ciò che dice “Le mie parole le comprenderete appieno, nel corso del tempo. Inoltre, continuate a cercare il diaspro Nyxir che vi manca, e venite appena possibile su Keywoon… ehm… un’ultima cosa …”.

“D’accordo padre, dimmi pure…” Mik-El non distacca gli occhi dal genitore, intuendo che forse passerà molto tempo… prima di rivederlo.

“Ho altri messaggi e consigli da enunciarvi…” Omhan si schiarisce la voce, dalla quale trapela una certa preoccupazione “Ma non ho il tempo necessario per dirveli… quindi… Mysoka per favore, fai vedere il tuo Appyre, e mediante i diaspri Nyxir… metterò magicamente ulteriori consigli e dettagli riguardo quello che voglio dirvi. Vedrai che al momento opportuno, sorgeranno nella tua mente… ricordi e nozioni importanti per le vostre future missioni con i Key Free Doom”.

Mik-El si gira verso Mysoka, e chiede “Mysoka, sei d’accordo?”.



“Certamente. Fate pure, Nume tutelare Omhan” pochi istanti dopo, si intravede fuoriesce dalla testa di Mysoka il bellissimo Appyre, che ha la forma di un uovo ricolmo di piccoli smeraldi, diamanti e gemme preziose… le quali emanano una luce che travolge le menti oltre che la vista. I lineamenti della Principessa diventano tante schegge che volano in giro senza un’apparente direzione… come libellule libere di svolazzare nell’infinito.

Infine, l’Appyre si avvicina al portale e si nota uno dei diaspri Nyxir che dopo un ulteriore lampeggio… lancia improvvisamente un raggio magico verso l’Appyre. Più che un raggio colmo di potenza e tenacia… pare un volo di farfalla che si appisola su un fiore che accoglie un ospite gradito. Pochi istanti dopo, il diaspro Nyxir finisce il suo magico incontro con l’Appyre, che torna a essere circondato da decine di schegge argento e oro, le quali ricompongono velocemente il gentile viso di Mysoka.

“Ecco fatto…” conclude Omhan, gratificato “Adesso devo proprio andare. Cercatemi, appena potete venire su Keywoon…” il portale si chiude velocemente, lasciando intravedere un padre che è dispiaciuto nel lasciare il proprio figlio, negli intrecci assordanti… del tempo e dello spazio.

“D’accordo padre. Sono davvero felice di…” Mik-El si avvicina al portale che si spegne, come per cercare un contatto col genitore… una vicinanza che svanisce e si allontana.

“Se ne è andato…” mormora sconsolata Mysoka, osservando gli ultimi luccichii di un portale appena svanito “Avevo così tante cose da dirgli…”.

 


Cambio Scena.

 

La giornata, al castello “Chateau Nuage”, appare velata da una leggera ombra... L’opera che le nubi a volte fanno... è quella di rischiarare i nostri pensieri. Mentre i piccoli dubbi che annebbiano il cuore... si avvolgono di brina salmastra...

L’emozione che prova Tamy nel suo cuore... è tanta. Forse le sarà spiegato il motivo… di tante stranezze...

 

Interno Chateau Nuage. Siamo in una delle numerose sale per gli ospiti; si intravede un lungo tavolo ovale di marmo bianco, circondato da sette sedie imbottite. Sotto il tavolo si nota un lungo tappeto pregiato. Mentre sul tavolo si trova un enorme candelabro con le candele spente. Le pareti sono di pietra, ma con dettagli di metallo e vetro colorato, ricco di disegni floreali.

Infine, sempre sul tavolo si intravede uno strano marchingegno cyber wooniano.

Nel salone si trova Tamy seduta vicino al tavolo, mentre Mik-El è in piedi.

 


“Ho saputo di quello che ti è successo ieri... Tamy” esordisce Mik-El scrutando Tamy, la quale sempre seduta, osserva un quadro che effigia due cavalli alati che volano su una pianura verdeggiante “Bernard mi ha anche assicurato, che hai saputo dimostrare un coraggio fuori del comune...”.

Tamy distoglie lo sguardo dal dipinto e visibilmente nervosa, afferma “L’unica cosa che qui c’è fuori dal comune... siete tutti voi! Ho rischiato la vita un paio di volte... sono stata braccata da un mostro che cercava di fare colazione con le mie carni. E infine… un cantante squilibrato, ha cercato di rifarmi il setto nasale, senza anestesia... * Arché, non credi sia giunto il momento, di darmi qualche risposta?” Tamy si fa seria, mentre fissa Mik-El.

 

* Come visto nel numero scorso.

 

“Già... avrei dovuto parlartene prima...” concorda Mik-El, con espressione dispiaciuta “…ma credimi se ti dico, che da due giorni a questa parte, le cose sono cambiate in maniera considerevole. In ogni caso... forse è meglio che ti spieghi tutto dall’inizio...” Mik-El non perde tempo, e si trasforma velocemente con le ali e il suo costume di battaglia.

Per tutte le piante carnivore!” Tamy si è messa una mano sulla bocca, dalla sorpresa di quell’evento imprevedibile; e per istinto si alza dalla sedia.

“Devi sapere che in realtà sono un Hosmy...” incalza Mik-El, senza tener conto dell’espressione stupita e un po’ intimorita di Tamy “Sono nato da padre wooniano, e madre terrestre... Il mio vero nome è Mik-El, figlio di Omhan guardiano dei diaspri Nyxir, del regno di Syfhan-Thir!” Mik-El con il costume di battaglia e le enormi ali blu, si erge come una figura che impone un certo timore.

Mik-El accorgendosi che Tamy indietreggia con timore di fronte alla sua figura, cerca di tranquillizzarla, pronunciando “Non è mia intenzione spaventarti, Tamy. Devi sapere che non sono venuto sulla Terra, per distruggerla... ma sono qui per difenderla e proteggerla” poi vedendo che Tamy inizia a rasserenarsi, Mik-El continua, assicurando “Certamente, non tutti gli Hosmy la pensano allo stesso modo. Ma sarai d’accordo con me, con il costatare… che anche voi terrestri, siete... diciamo... in alcune cose, simili a noi wooniani...”.

Tamy pur se titubante, torna a sedersi “Arché... non avrei mai pensato che tu...” Tamy non riesce a dire altro, mentre vede Mik-El che torna normale.

“Come vedi, sono sempre io... il tuo amico Arché...” enuncia con dolcezza Mik-El, mentre si avvicina a Tamy.



“Ma... da quanto tempo voi wooniani siete sulla Terra... e che cosa vi ha portato a venire fino a noi?” chiede Tamy recuperando forza e vigore, ben intuendo che se Arché le voleva fare del male… lo avrebbe già fatto “Da quello che ho sentito dai mass media, sembra che sono molti anni che siete sul nostro pianeta”.

Mik-El appoggia una mano sulla spalla di Tamy, in segno di affetto “Hai ragione. Mio padre venne sulla Terra, circa quarantun anni fa. Si sposò con una donna terrestre, dalla quale nacqui io...”.

“Ma allora, sei in parte umano...” deduce Tamy, mentre si asciuga le mani leggermente sudate sul proprio vestito, a causa della tensione.

“Già... purtroppo gli abitanti di Keywoon possono vivere su questo pianeta, solo per pochi giorni” ammette Mik-El, iniziando a camminare intorno al tavolo “E per non estinguere la nostra razza wooniana... hanno deciso in maniera consensuale, di avere dei figli con i terrestri”.

“Estinguere?” a Tamy, la domanda le sorge spontanea “Vuoi dire che la tua razza e pianeta... non esistono più?”.

“Esatto... il mio pianeta ormai è solo un lontano ricordo...” spiega Mik-El, con voce dimessa “Keywoon, per ragioni che più avanti ti dirò, si è estinto miliardi di anni fa...”.

“Miliardi?” Tamy è sconcertata “Ma non mi hai detto che tuo padre è venuto sulla Terra, quarant’anni fa?”.

“Tutto questo è stato possibile grazie ad un portale, formato da tre diaspri magici, chiamati Nyxir...” rivela Mik-El mentre preme un tasto del marchingegno cyber wooniano che si trova sul tavolo; e dove velocemente un’immagine olografica fa vedere i tre Diaspri Nyxir “La peculiarità del portale magico, non è solo quella di trasportare persone in mondi lontani e paralleli, ma anche di aprire varchi temporali proiettati nel futuro o nel passato...”.

Tamy mentre osserva meravigliata l'immagine dei tre diaspri magici, borbotta “Ma… allora è anche possibile tornare nel tuo mondo, giacché il portale ha la capacità di viaggiare nel tempo”.

“Già... questo è quello che è avvenuto sino a pochi anni fa... prima che i tre diaspri furono divisi, per mano di Aynex” spiega Mik-El, scrutando l’immagine di Aynex che prende il posto di quella dei diaspri “Devi sapere che il portale entra in funzione, solo quando tutti e tre i diaspri Nyxir sono uniti. Mentre separati hanno altre peculiarità...”.

“Ad esempio?” interroga Tamy, riconoscendo nell’immagine olografica di Aynex, la stessa donna vista molteplici volte su internet.

“In sostanza, i diaspri Nyxir hanno potere su sette campi e ambiti, che variano secondo le esigenze... Hanno influenza sulle energie parallele, sugli elementi, la magia Souk e molto altro ancora” Mik-El sembra parlare con il suo orologio (wrask) dicendo frasi non comprensibili a Tamy, e all’istante l’immagine olografica di Aynex scompare… lascando il posto a un uomo che viene colpito da un raggio che fuoriesce da un diaspro Nyxir “Ma la cosa più interessante, è che i diaspri Nyxir possono modificare un essere umano in una sorta di wooniano... che chiamiamo Kumy” adesso l’immagine olografica dell’uomo, inizia a lanciare dei raggi dalle mani.

 


Il tempo pare fermarsi… Mik-El osserva Tamy che con espressione stupita e affascinata, scruta l’immagine olografica. Poi Tamy riprende a dire “Quindi, il ragazzo che mi voleva vedere all’obitorio, è un Kumy… cioè un terrestre con caratteristiche wooniane...”.

“Hai perfettamente colto nel segno...” assicura Mik-El sorridendo.

“Ma... dimmi un’altra cosa...” interpella Tamy con ritrovata sicurezza “…su Keywoon avete tutti dei poteri? E come ve li procurate... sempre attraverso i diaspri?”.

“No... i wooniani se lo desiderano, acquisiscono i loro poteri Woon spontaneamente, nel corso degli anni” Mik-El sussurra qualcosa al suo wrask, e dal marchingegno cyber appaiono immagini olografiche che fanno vedere la struttura geologica del pianeta Keywoon “Il processo avviene grazie all’energia magica Woon, che è situata nel sottosuolo di tutto il nostro pianeta...”.

Tamy mentre osserva l’energia Woon, che viene rappresentata dalle immagini olografiche, chiede “Sbaglio se dico, che l’energia Woon può essere paragonata alla lava, che si trova all’interno della nostra crosta terrestre?”.

“Già... ma mentre la lava non ha alcuna influenza su di voi... l’energia Woon, modifica tutta la conformazione psicosomatica dei wooniani. Rendendo gli abitanti del pianeta, capaci di possedere poteri incredibili” Mik-El cerca di non far vedere che è un po’ preoccupato, per quello che deve dire “Adesso però, desidero spiegarti il motivo della tua venuta qui...”.

“Credo di aver capito, Arché” Tamy pare un’aquila che ha individuato una preda “Tu vuoi che io divenga una Kumy... non è così?”.

Mik-El con sincerità, gli dà risposta “Con la tua intelligenza e le tue virtù... non nascondo che saresti un ottimo elemento...”.

“Sì... ma per che cosa?” Tamy non nasconde la sua perplessità, mescolata a timore.

“Per contrastare l’odio e la violenza, che alcuni Hosmy stanno portando su questo pianeta” Mik-El preme un tasto del marchingegno cyber, e le immagini olografiche scompaiono “Devi sapere che due Hosmy sono stati uccisi da Aynex... mentre un altro Hosmy sta cercando di aprire una sètta a Venezia, con lo scopo di legittimare soprusi e violenze, a danno della povera gente... Ed ho motivo di pensare, che altri Hosmy stiano progettando diversi modi per conquistare la Terra”.

Udite le parole di Mik-El… con franchezza e decisione, Tamy sentenzia “Come diceva giustamente Aristotele… la tirannia consiste nell’essere schiavi dei propri desideri…”.



“Precisamente… difatti ho formato, per queste e altre ragioni, i Key Free Doom...” assicura Mik-El con voce autorevole “In definitiva, tutti insieme cerchiamo di arginare la violenza, e le opere d’espansione di alcuni Hosmy”.

Dopo un attimo di riflessione, Tamy espone “Arché, io sono pienamente d’accordo con te, su tutto... tuttavia, tu hai bisogno di persone con un carattere forte e combattivo. Mentre ti ricordo... che io non so neanche affrontare apertamente, le persone che mi prendono in giro per il mio goffo e grosso naso” istintivamente, Tamy si tocca il naso, come se potesse cancellarlo per magia “Come puoi pensare, che posso essere utile al tuo gruppo?”.

“Ho letto il tuo cuore... Tamy” Mik-El cerca di essere convincente, ma sa che non è una decisione facile da prendere “E in tutta franchezza… posso dire, che la tua forza interiore per uscire allo scoperto, ha solo bisogno di essere incentivata... inoltre, ho visto come hai saputo affrontare la spiacevole esperienza che hai vissuto a Parigi”.

“Ti prego… non me lo ricordare…” il viso di Tamy diventa mesto, e un’insolita oscurità… sfiora veloce i suoi occhi.

“Scusami…” Mik-El si avvicina a Tamy, e con un sorriso rassicurante, confida “Tamy, quello che volevo dire… è che hai tutto il tempo che vuoi, per decidere...”.

“D’accordo Arché... ci penserò” Tamy cerca di ricambiare il sorriso, ma si capisce che è forzato “Ma non farti troppe illusioni...”.

 

E mentre la scena si appisola nell’ombra del tempo… le questioni irrisolte e le domande assordanti, cominciano ad affollare menti e pensieri. Lo scrigno svelato, può condurre le sensazioni assopite nel riverbero di un risveglio… e la chiave della libertà, può arricchirsi di nuove avventure… o dolenti presagi

 

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