Saturday, March 25, 2023

Maria Valtorta - Notebooks - September 12, 1943



Maria Valtorta

 

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Notebooks - September 12, 1943:

Chosen souls before their incorporation into life

 

Jesus says: "Among the pure believers, among these humble and simple spirits, of whom I spoke to you yesterday and to whom I grant the possession of the Truth, I arouse special souls, I elect them before their incorporation into life, because I know everything about man who has lived, who lives and who will live, and therefore I already know in advance how every spirit will act on Earth, deserving or not deserving. And don’t say that this is injustice because I don’t force you to deserve. No: this is fidelity to my work and to my promise to create man capable of guiding himself and free to guide himself. I give my children help, all help, but I don't force them to use it. I desire it with all my love, but I respect man's desire God pushed his love to the point of sacrificing his Word to bring you the Word and the Blood.

 

But more he can't do, he doesn't want to do. What merit would you have in being good if I prevented you from being wicked? To the souls, therefore, whom I elect, because I know in advance that they will be holy out of love or will become holy after their error out of sincere repentance and twofold love, I also give what I don’t give to the masses. Teachings and lights which are bliss for the same souls and guide for sister souls, less enlightened than them because they are less merged with Me than they are. Woe, however, if these beloved ones show avarice or pride of my gift. I don’t like the miserly and I hate the proud. The former fail in Charity because they economize for themselves what belongs to all, because I am the Father of all and I give my treasures to the beloved so that they may be my almsgivers to the poor in spirit and not because they greedily and anti-charitably hoard the same treasures, killing charity and disobeying God's will.

 

The mere fact of killing charity breaks the channel by which my words flow to them and extinguishes the light by which they see the truth of my words. Therefore they lapse from their missions as bearers of my Voice. This explains why certain souls, previously beacons of the Church, then perish in a grayness of pernicious mists. As regards the proud, then, they are inexorably and immediately deprived of my gift. In them my word doesn’t fade slowly like a flower that dies without water or a bird imprisoned in a dark prison, as happens in the misers. It immediately dies as a strangled creature. Pride is the quintessence of non-charity, the perfection of non-charity, and its demonic poison instantly kills the Light in the heart. While I look with pain and compassion at your weaknesses, I turn away when I meet a proud man. And do you know what it is like to no longer have my gaze upon you? It is being poor blind people, poor fools, miserable drunks who go groping from danger to danger and meet death.

 

This is what it is to no longer have the gaze of God upon you who protects you as nothing more can protect you. My holy and blessed Mother was granted to be Bearer of the Word not so much for her immaculate nature as for her super-perfect humility. All human humility doesn’t make the treasure of humility of the very humble who has remained so; such, see, even when she knew her destiny to be the Highest of all creatures. Mary consoled the Three divine Persons, who were wounded by the pride of Lucifer and the First Couple (Adam and Eve), with her humility, second only to that of the Word. My dear Mother, our perennial joy! Could [you] see her today in Heaven while all of Paradise surrounds her with her love and hosannas to her and to her Name of health! You would see an abyss of glory sunk into a super-abyss of humility, and Mary's inconceivable light sparkles doubly by her most chaste, virginal humility which gathers in adoration before Us and humiliates Us with all the heavenly hosannas saying: "Domine, non sum digna”.

 

Holy and first Priestess! Not worthy of her for whom we would create a second Paradise for her to have double praise! ...Look, Maria. On this day of Mary have the vision of the light in which your and my Mother are. You have seen the glowing, unwatchable Light of our threefold Fire. Look now at the very soft light of Mary. Drink it, feed it. You will never feel anything sweeter descend into your heart. Look, as long as I allow you, at this fountain, this star of light which is Mary, shining in Heaven with her white body which could not become corrupted because it was the holy shell of God made flesh as well as because it reached human perfection of all holiness, and super-shining by his spirit conjoined with the Spirit of God in eternal marriage. You see: the blue of the Heavens surrounds the Candor and tinges it with celestial reflections, and Mary's light makes the Heavens luminous as for a superhuman April dawn in which the morning star laughs over a virgin and flowery world. .

 

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Quaderni - 12 settembre 1943:

Anime elette prima della loro incorporazione nella vita

 


Dice Gesù: "Fra i puri credenti, fra questi spiriti umili e semplici, di cui ieri ti ho parlato e ai quali concedo il possesso della Verità, Io suscito speciali anime, le eleggo prima della loro incorporazione nella vita perché Io so tutto dell’uomo che è vissuto, che vive e che vivrà, e so perciò già in anticipo come ogni spirito agirà sulla Terra, meritando o demeritando. E non dite che ciò è ingiustizia perché non vi forzo a meritare. No: ciò è fedeltà alla mia opera e alla mia promessa di creare l’uomo capace di guidarsi e libero di guidarsi. Io ai figli do gli aiuti, tutti gli aiuti, ma non li forzo a servirsene. Lo desidero con tutto il mio amore, ma rispetto il desiderio dell’uomo. Dio ha spinto il suo amore sino a sacrificare il suo Verbo perché vi portasse la Parola e il Sangue.

 

Ma di più non può fare, non vuole fare. Che merito avreste a esser buoni se vi impedissi d’esser malvagi? Alle anime, perciò, che eleggo, perché so in anticipo che saranno sante per amore o diverranno sante dopo l’errore per pentimento sincero e duplice amore, Io do anche ciò che non do alle masse. Insegnamenti e luci che sono beatitudine per le stesse anime e guida per anime sorelle, meno illuminate di esse perché meno fuse a Me di esse. Guai però se queste predilette mostrano avarizia o superbia del dono mio. Non amo gli avari e detesto i superbi. I primi mancano alla Carità perché economizzano per sé stessi ciò che è di tutti, perché Io sono il Padre di tutti e i miei tesori li do agli amati perché siano i miei elemosinieri presso i poveri dello spirito e non perché tesaurizzino avidamente e anticaritatevolmente gli stessi tesori, uccidendo la carità e disubbidendo al volere di Dio.

 

Il solo fatto di uccidere la carità spezza il canale per cui fluiscono a essi le mie parole e spegne la luce per cui essi vedono la verità delle mie parole. Perciò decadono dalle loro missioni di portatori della mia Voce. Questo spiega perché certe anime, dianzi fari della Chiesa, periscono poi in un grigiore di nebbie perniciose. Riguardo ai superbi, poi, essi vengono privati inesorabilmente e immediatamente del mio dono. In essi la mia parola non si spegne piano come fiore che muore senz’acqua o uccello imprigionato in buio carcere, come avviene negli avari. Essa muore subito come creatura strangolata. La superbia è la quintessenza dell’anticarità, la perfezione dell’anticarità, e il suo veleno demoniaco uccide istantaneamente la Luce nel cuore. Mentre guardo con dolore e compassione le vostre debolezze, volgo altrove lo sguardo quando incontro un superbo. E sapete voi cosa è non avere più su di sé lo sguardo mio? È essere dei poveri ciechi, dei poveri folli, dei miseri ebbri che vanno brancolando, di pericolo in pericolo, e incontrano la morte.

 

Ecco quello che è non avere più su di sé lo sguardo di Dio che vi protegge come nulla di più vi può proteggere. Alla santa e benedetta Madre mia fu concesso di esser Portatrice del Verbo non tanto per la sua natura immacolata quanto per la sua umiltà superperfetta. Tutte le umiltà umane non fanno il tesoro di umiltà della Umilissima che è rimasta tale; tale, capite, anche quando seppe il suo destino d’esser la più Alta di tutte le creature. Maria ha consolato le Tre divine Persone, rimaste ferite dalla superbia di Lucifero e della Prima Coppia (Adamo ed Eva), con la sua umiltà, seconda solo a quella del Verbo. Cara Madre mia, nostra perenne gioia! La potessi [tu] vedere oggi in Cielo mentre tutto il Paradiso la circonda del suo amore e osanna a Lei e al suo Nome di salute! Vedresti un abisso di gloria sprofondato in un superabisso di umiltà, e la luce inconcepibile di Maria sfavilla doppiamente per la sua castissima, verginale umiltà che si raccoglie in adorazione davanti a Noi e ci umilia tutti gli osanna celesti dicendo: “Domine, non sum digna”.

 

Santa e prima Sacerdotessa! Non degna Lei per la quale creeremmo un secondo Paradiso perché avesse delle raddoppiate lodi! ...Guarda, Maria. In questo giorno di Maria abbi la visione della luce in cui è la tua e la mia Madre. Hai visto la Luce rutilante, inguardabile, del nostro triplice Fuoco. Guarda ora la luce soavissima di Maria. Abbeveratene, pascitene. Non sentirai mai nulla di più dolce scenderti in cuore. Guarda, fin che te lo concedo, questa fontana, questo astro di luce che è Maria, splendente in Cielo col suo corpo di candore che non poteva corrompersi perché è stato l’involucro santo del Dio fatto carne oltre che perché ha raggiunto la perfezione umana di ogni santità, e supersplendente per il suo spirito congiunto allo Spirito di Dio in nozze eterne. Vedi: l’azzurro dei Cieli circonda il Candore e lo tinge di celesti riflessi, e la luce di Maria rende luminosi i Cieli come per una soprumana alba d’aprile nella quale rida l’astro del mattino su un mondo vergine e fiorito...

 


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Dungeons & Dragons Movie REVIEW 2023

 


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Thursday, March 23, 2023

Flavia Santi - Poetry n. 87 - Shores of the Wind

 


Flavia Santi - Poetry n. 87 - Shores of the Wind:

 

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The shells are enchanted… on the banks of the silver stream.

The gentians are solitary, tousled by the rising breeze.

No knots… takes advantage of the time.

Steep the spells, sunny and laughing.

In the banks of the wind, the night roars.

The rays of the heart… doze off in awakening.

 

Flavia Santi - Poesia n. 87 - Sponde del Vento:

 

Si incantano le conchiglie… sugli argini del flusso argenteo.

Sono solitarie le genziane, scapigliate da brezza sorgente.

Nessun nodo… si approfitta del tempo.

Scoscesi gli incanti, soleggiati e ridenti.

Nelle sponde del vento, ruggisce la notte.

I raggi del cuore… si appisolano nel risveglio.

 

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Tuesday, March 21, 2023

Key Free Doom – QUSOK

 


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QUSOK

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39 years old - 1.85 tall - Brown hair - Silver eyes

 

He is a Hosmy originally from Dether.

Terrestrial name: Kuan Kutt.

Nationality: Dutch.

 

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Qusok's father is a Woonian from Dether. His mother is a Dutch Terrestrial. His parents are dead. Qusok is a man with a strong character, who believes in what he does, without hesitation of any kind. He has a wife and three children, two of whom live on Keywoon. His wife is a 33-year-old Otropy named Eselan. The children are 18-year-old twin boys: Libeth and Sabyk; they all live on Keywoon.

While the 23-year-old son had by a Terrestrial, his name is Rowen; despite having Woonian blood, the young man has not acquired any Woon powers (until now). Rowen's mother died.

 


Qusok lived little on Earth. He hates the Earth. According to him, Terrestrials are inferior beings to Woonians, both in intellect and mentality. He intends to return to Keywoon to his family, also wants his children to become perfect Rawer warriors. However, now Qusok lives in a village in Holland called Damter; and he is the monarch of the village.

 

Damter is a village he built with his money. Qusok secretly managed to reproduce our gold through a Woonian amulet, which he received from his father before he died. In Damter he has brought together many people, who believe in his Woonian ideologies, and he has given work to many people; he instructs them in the laws of Dether, and the customs of his country, teaching them its Woonian language, and has even minted a Zjed coin, valid only in his village. Even the houses and buildings are similar to those in Dether. In essence, Qusok is trying to bring the Dether way of life to Earth, so that his son Rowen can one day become the future ruler of Damter. Nevertheless, Qusok knows well, that everything will come true in his time. Qusok is secretly building huge technological war machines; in fact, in the not too distant future, he wants to conquer Holland, the home of his expansionist plans.

 

Qusok has corrupted and manipulated the minds of some Dutch politicians, through the use of his magical amulets; especially the amulet that influences people's moods. For this reason, Dutch politicians leave Qusok alone, not considering him a threat, but rather consider him an attraction to increase tourism. In fact, there are many people who go to visit Damter, attracted by the originality of the country.

 

Qusok in addition to the rest, over time wishes to take possession of the three Nyxir jaspers, with the intention of channeling the Woon energy inside the Earth; this with the help also of his magic amulets… also forming in the earth's subsoil, a sublevel of energy supporting Woon. Just like it happens on his beloved Keywoon.

 


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Woon Powers:

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Qusok has the Woon power to mentally manipulate, expanding and increasing its strength, energy and influence… of all Woonian magical AMULETS Fymody. Specifically, if a Woonian amulet has strength 10, Qusok has the power to increase the energy of influence of the amulet, to strength 100. Furthermore, Qusok has the Woon power to use all Woonian amulets through the power of thought, and to be able to even fly them. Qusok so far has five powerful magical amulets with him, with various powers.

 

Powers of the five Amulets Fymody:

 

1) Amulet of Knowledge.

It allows Qusok to know the thoughts, emotions and desires of the chosen one. It can also learn where a certain person, place or thing is.

 

2) Amulet of Summoning.

It has the power to summon animals and soldiers, formed from pure energy. The duration varies from half an hour to an hour. The summoned animals and soldiers, of course, do whatever Qusok wishes.

 


3) Amulet that influences moods.

Qusok can change a person's mood for a few hours. It can force a person to say or do what he wants. For example, he may anger a person who is usually good-natured, make him think about concepts he doesn't approve of, and so on. This amulet has no power over Qusok's relatives; for this reason he fails to convince his son Rowen to develop Woon powers.

 

4) Amulet that moves the forces of the elements.

Command elemental forces, such as water, air, and fire.

 

5) Amulet of parallel energies.

Directs and channels parallel Woonian energies, which have a high destructive potential. It also has power over sound, magnetic and electric energy. This amulet can also open a portal; but which can only lead anywhere in the world and no further. Essentially, the magical portal cannot travel through time or to other planets. Finally, this amulet can turn any stone into gold.

 

Of course, Qusok can't use all the amulets together, but one at a time. Furthermore, no human being is able to use such amulets; as they possess a special telepathic contact with the Woonian energy existing in Qusok's brain.

 


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QUSOK

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Anni 39 - Alto 1, 85 - Capelli castani - Occhi argentei

 

È un Hosmy originario di Dether.

Nome terrestre: Kuan Kutt.

Nazionalità: Olandese.

 

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Il padre di Qusok è un wooniano di Dether. La madre è una terrestre olandese. I genitori sono morti. Qusok è un uomo dal carattere forte, che crede in quello che fa, senza indecisioni di sorta. Ha una moglie e tre figli, due dei quali vivono su Keywoon. La moglie è una Otropy di nome Eselan di 33 anni. I figli sono due maschi gemelli di 18 anni: Libeth e Sabyk; vivono tutti su Keywoon.

Mentre il figlio di 23 anni avuto da una terrestre, si chiama Rowen; il giovane pur avendo sangue wooniano, non ha acquisito nessun potere Woon (finora). La madre di Rowen è morta.

 


Qusok ha vissuto poco sulla Terra. La odia in maniera smisurata. Secondo lui i terrestri sono esseri inferiori ai wooniani, sia per intelletto sia per mentalità. Ha intenzione di tornare su Keywoon dalla sua famiglia, inoltre desidera che i suoi figli diventino dei perfetti guerrieri Rawer. Comunque, adesso Qusok vive in un villaggio in Olanda, chiamato Damter; ed è il monarca del villaggio.

 

Damter è un villaggio fatto costruire da lui con i suoi soldi. Qusok, di nascosto, è riuscito a riprodurre il nostro oro tramite un amuleto wooniano, che ha ricevuto dal padre prima di morire. A Damter ha riunito parecchia gente che crede nelle sue ideologie wooniane, ed ha dato lavoro a molte persone; li istruisce sulle leggi di Dether, e sui costumi del suo paese, insegnandogli la sua lingua wooniana, e ha persino coniato una moneta Zjed, valida solo nel suo villaggio. Anche le case e gli edifici sono simili a quelli di Dether. In sostanza, Qusok sta cercando di riportare sulla Terra, il modo di vivere ed essere di Dether, in maniera tale che suo figlio Rowen, un giorno, potrà divenire il futuro sovrano di Damter. Ciò nondimeno Qusok sa bene, che ogni cosa si avvererà a suo tempo. Qusok segretamente, sta facendo costruire delle enormi macchine da guerra tecnologiche; difatti in un non lontano futuro, vuole conquistare l'Olanda, dimora dei suoi piani espansionistici.

 

Qusok ha corrotto e manipolato le menti di alcuni politici olandesi, attraverso l'uso dei suoi amuleti magici. In particolare l'amuleto che influenza gli stati d'animo delle persone. Per questo motivo i politici olandesi lasciano stare Qusok, non ritenendolo una minaccia, ma anzi lo considerano un’attrazione per incrementare il turismo. Infatti, sono molte le persone che vanno a visitare Damter, attratti dall’originalità del paese.

 

Qusok oltre al resto, con il tempo desidera impossessarsi dei tre diaspri Nyxir, con l’intento di incanalare l'energia Woon all'interno della Terra; questo con l'aiuto anche dei suoi amuleti magici. Formando anche nel sottosuolo terrestre, un sottolivello di energia di sostegno Woon. Proprio come avviene sulla sua amata Keywoon.

 


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Poteri Woon:

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Qusok ha il potere Woon di manipolare mentalmente, ampliandone e incrementandone la forza, energia e influenza… di tutti gli AMULETI magici wooniani Fymody. In concreto, se un amuleto wooniano ha forza 10, Qusok ha il potere di aumentare l'energia di influenza dell'amuleto, a forza 100. Inoltre, Qusok ha il potere Woon di utilizzare tutti gli amuleti wooniani mediante la forza del pensiero, e di poterli anche far volare. Qusok finora ha con sé cinque potenti amuleti magici, dagli svariati poteri.

 

Poteri dei cinque amuleti Fymody:

 

1) Amuleto della Conoscenza.

Permette a Qusok di conoscere pensieri, emozioni e desideri del prescelto. Può anche apprendere, dove si trova una determinata persona, luogo o cosa.

 

2) Amuleto delle evocazioni.

Ha il potere di evocare animali e soldati, formati da energia pura. La durata varia dalla mezz’ora a un’ora. Gli animali e soldati evocati, naturalmente fanno tutto quello che Qusok desidera.

 

3) Amuleto che influenza gli stati d'animo.

Qusok può variare, per poche ore, lo stato d’animo di una persona. Può obbligare una persona a dire o fare, quello che lui desidera. Ad esempio, può far arrabbiare una persona che di solito è bonaria, fargli pensare concetti che non approva, e così via. Questo amuleto non ha potere sui parenti di Qusok; per questo motivo non riesce a convincere il figlio Rowen ha sviluppare poteri Woon.

 


4) Amuleto che smuove le forze degli elementi.

Comanda forze degli elementi come acqua, aria e fuoco.

 

5) Amuleto delle energie parallele.

Dirige e convoglia energie parallele wooniane, che hanno un alto potenziale distruttivo. Ha potere anche sull’energia sonora, magnetica ed elettricaQuesto amuleto può anche aprire un portale; ma che può solo condurre in qualunque parte del mondo e non oltre. In sostanza, il portale magico non può viaggiare nel tempo o su altri pianeti. Infine, questo amuleto può trasformare qualsiasi pietra in oro.

 

Naturalmente, Qusok non può adoperare tutti gli amuleti insieme, ma uno per volta. Inoltre, nessun essere umano, è in grado di utilizzare tali amuleti; poiché possiedono uno speciale contatto telepatico con l’energia wooniana esistente nel cervello di Qusok.

 

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Monday, March 20, 2023

Flavia Santi - APHORISM n. 87

 


Flavia Santi - APHORISM n. 87 - Who masks the truth… masks his own soul.

 

Flavia Santi - AFORISMA n. 87 – Chi maschera la verità… nasconde la propria anima.

 

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Saturday, March 18, 2023

Maria Valtorta - Notebooks - 5 July 1943

 


Maria Valtorta

 


Maria Valtorta - Notebooks - 5 July 1943:

My Church is like a large garden which surrounds the palace of a great king.


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Jesus says: "My Church is like a large garden that surrounds the palace of a great king. The king, for his own reasons, does not leave the palace and therefore, after having sown the most beautiful flowers and plants, he delegated a gardener to protect his Church. The gardener, in turn, has many helpers who assist him. In the garden there are flowers and plants of all kinds. The king scattered all the fertilizing substances on the flowerbeds, to make them fertile, and once only useful and beautiful flowers and plants flourished. In the center of the garden stands a fountain with seven mouths, which sends its channels everywhere and nourishes and restores plants and flowers. But the Evil One, in the absence of the king, entered and in turn he sowed harmful seeds.

 

So that the garden now has a messy, not to say desolate, appearance. Unhealthy, thorny, poisonous weeds have spread out where previously there were borders, flowerbeds, beautiful bushes, and have suffocated them or made them wretched because they have sucked the moisture from the soil and prevented the sun from descending on the seedlings. The gardener and his helpers busily clean up, uproot, straighten out little plants bent under the weight of other unhealthy ones. But if they work here, the Evil one works there, and so the garden always presents its desolate aspect. Snakes, toads, snails take advantage of the disorder to nest, to gnaw, to drool. Here and there some sturdy plants resist everything and bloom high in the sky, some flowerbeds too, especially if with lilies and roses.

 

But the pretty borders of the daisies and violets are almost completely obliterated. When the king comes, he will no longer know his beautiful garden gone wild and in anger he will tear up the weeds, crush the lewd animals, pick the remaining flowers and bring them to his palace, erasing the garden forever. Now, pay attention to the explanation. The king is Jesus Christ. The garden is his militant Church. The gardener is my Peter, and his helpers are the priests. The flowers and plants, the consecrated faithful, the baptized. The fertilizing substances, the virtues and above all my Blood, shed all over to fertilize the world and make the earth fertile for the seed of eternal life. The fountain is the seven sacraments.

 

The harmful seeds are the vices, the passions, the sins sown by Satan in hatred of Me. The disorder is given by the fact that the good plants have not reacted and have let themselves be suffocated by the evil ones which nullify the benefit of my Blood, of my Sacraments, of the Sun of grace. The High Gardener and his few, true helpers, are unable to put order due to the bad will of the good plants, due to their spiritual laziness, and due to the bad will and laziness of many false gardeners who do not tire themselves in the holy work of cultivating, help, straighten souls. Snakes, toads and snails are the temptations. If all gardeners were diligent and if all plants were vigilant, they would be crushed. On the other hand, souls do not call the church to help when they understand that the temptation is stronger than they are, and ecclesiastics do not rush, not all, when one of the poor souls, whom I paid with my Pain and redeemed in advance with my Blood, asks for help.

 

The good plants that resist are the true priests: from my Vicar, supreme Gardener and supreme tree that raises its intrepid and upright top to the sky, to the simple priests who have remained "salt of the earth". The flowerbeds, especially roses and lilies, are virginal souls and loving souls. But the borders of the daisies: innocence; and those of violets: penance, show a bleak aspect. Innocence is born and flourishes, but soon it is no more, because malice, lust, vice, imprudence destroy it. Penance is literally dried up by the weeds of lukewarmness. Only a few specimens survive. And it is that specimen which perfumes, with the odor of purification, a large radius of garden from the miasma of Evil.

 

When I come, in my terrible hour, I will uproot, I will trample, I will destroy cursed herbs and cursed parasites, I will erase the garden from the universe, bringing with Me, inside my palace, the blessed plants, the blessed flowers that have been able to resist and blossom for my joy. And woe to those who will be plucked up by Me and cast into the kingdom of Mammon, the evil sower whom they preferred to the divine Sower; and woe to those who have preferred to hear the voice of snakes and toads and the kiss of snails to the voice of my angels and the kiss of my grace. It would have been better for them if they had never been born! But joy, eternal joy to those who have remained good, faithful, chaste, loving servants...

 


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Maria Valtorta – Quaderni - 5 luglio 1943:

La mia Chiesa è simile a un grande giardino che circonda il palazzo di un grande re.

 

Dice Gesù: "La mia Chiesa è simile a un grande giardino che circonda il palazzo di un grande re. Il re, per motivi suoi, non esce dal palazzo e perciò, dopo avere seminato i fiori e le piante più belle, ha delegato un giardiniere a tutelare la sua Chiesa. Il giardiniere, a sua volta, ha molti aiutanti che lo coadiuvano. Nel giardino vi sono fiori e piante di tutte le specie. Dal re furono sparpagliate sulle aiuole, per renderle fertili, tutte le sostanze fertilizzanti, e una volta fiorivano solo fiori e piante utili e belle. Nel centro del giardino sorge una fontana dalle sette bocche, che manda i suoi canali per ogni dove e alimenta e ristora piante e fiori. Ma il Maligno, nell’assenza del re, è entrato ed ha sparso a sua volta semi nocivi.

 

Di modo che il giardino ora presenta un aspetto disordinato, per non dire desolante. Erbacce malsane, spinose, venefiche, si sono distese dove prima erano bordure, aiuole, cespugli bellissimi, e li hanno soffocati o resi grami perché hanno succhiato gli umori della terra e impedito al sole di scendere sulle pianticelle. Il giardiniere e i suoi aiutanti si affannano a rimondare, a estirpare, a raddrizzare pianticelle piegate sotto il peso di altre malsane. Ma se lavorano di qua, il Maligno lavora di là, e così il giardino presenta sempre il suo aspetto desolato. Serpi, rospi, lumache approfittano del disordine per annidarsi, per rodere, per sbavare. Qua e là qualche pianta robusta resiste a tutto e fiorisce alta nel cielo, qualche aiuola anche, specie se di gigli e rose.

 

Ma le belle bordure delle margheritine e delle violette sono quasi completamente cancellate. Quando il re verrà, non conoscerà più il suo bel giardino divenuto selvaggio e con ira strapperà le erbacce, schiaccerà gli animali lubrici, coglierà i fiori rimasti e li porterà nel suo palazzo, cancellando per sempre il giardino. Ora, attenta alla spiegazione. Il re è Gesù Cristo. Il giardino è la sua Chiesa militante. Il giardiniere è il mio Pietro, e i suoi aiutanti sono i sacerdoti. I fiori e le piante, i consacrati fedeli, i battezzati. Le sostanze fertilizzanti, le virtù e soprattutto il Sangue mio, sparso tutto per fecondare il mondo e rendere fertile la terra alla semente di vita eterna. La fontana sono i sette sacramenti.

 

I semi nocivi sono i vizi, le passioni, i peccati seminati da Satana in odio a Me. Il disordine è dato dal fatto che le piante buone non hanno reagito e si sono lasciate soffocare da quelle malvagie che annullano il beneficio del mio Sangue, dei miei Sacramenti, del Sole della grazia. Il Sommo Giardiniere e i suoi pochi, veri aiutanti, non riescono a mettere ordine per la mala volontà delle piante buone, per la loro pigrizia spirituale, e per la mala volontà e pigrizia di molti falsi giardinieri che non si affaticano nel santo lavoro di coltivare, aiutare, raddrizzare le anime. I serpi, i rospi e le lumache sono le tentazioni. Se tutti i giardinieri fossero solerti e se tutte le piante fossero vigilanti, essi verrebbero schiacciati. Invece le anime non chiamano in soccorso la chiesa quando comprendono che la tentazione è più forte di loro, e gli ecclesiastici non accorrono, non tutti, quando una delle povere anime, che Io ho pagate col mio Dolore e affrancate in anticipo col mio Sangue, chiede soccorso.

 

Le piante buone che resistono sono i veri sacerdoti: dal mio Vicario, Giardiniere sommo e sommo albero che alza fino al cielo la sua cima intrepida e retta, ai semplici sacerdoti che sono rimasti “sale della terra”. Le aiuole, specie di rose e gigli, sono le anime verginali e le anime amanti. Ma le bordure delle margheritine: l’innocenza; e quelle di violette: la penitenza, mostrano un aspetto desolante. L’innocenza nasce e fiorisce, ma presto non è più, perché la malizia, la lussuria, il vizio, l’imprudenza la distruggono. La penitenza è letteralmente prosciugata dalla gramigna della tiepidezza. Solo qualche esemplare resiste. Ed è quell’esemplare che profuma, con odore di purificazione, un largo raggio di giardino dai miasmi del Male.

 

Quando Io verrò, nell’ora mia terribile, strapperò, calpesterò, distruggerò erbe maledette e parassiti maledetti, cancellerò il giardino dall’universo, portando con Me, nell’interno della mia reggia, le piante benedette, i benedetti fiori che hanno saputo resistere e fiorire per la mia gioia. E guai a coloro che saranno divelti da Me e lanciati nel regno di Mammona, il malvagio seminatore che hanno preferito al Seminatore divino; e guai a coloro che hanno preferito ascoltare la voce delle serpi e dei rospi e il bacio delle lumache alla voce dei miei angeli e al bacio della mia grazia. Meglio per loro sarebbe stato se mai non fossero nati! Ma gioia, gioia eterna a coloro che mi sono rimasti servi buoni, fedeli, casti, innamorati...

 


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