Thursday, December 2, 2021

Sady il Moretto: Presentazione Favola.

 


Sady il Moretto: Presentazione Favola.

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Sady il Moretto è un fanciullo di colore, che cerca la sua adorata mamma. Per questo motivo, decide di fuggire dal suo collegio, e di girovagare per il mondo al seguito di un enorme e fantasmagorico circo.

Ed è proprio all’interno del meraviglioso circo, che Sady conoscerà dei personaggi strabilianti; i quali cercheranno di aiutarlo in quest’ardua impresa.

 

Elefanti con tre proboscidi, pitoni nani, bambole viventi, piante carnivore che corrono deliranti, giocattoli che si muovono da soli. Tutto questo ed altro ancora… non sono che alcuni degli insoliti personaggi ed eventi, che incontrerà il piccolo Sady.

 

Ma non possiamo dimenticare le meravigliose e potentissime Valchirie. Le quali si troveranno a combattere un’inesorabile conflitto di magia, realmente da mozzare il fiato!

 

Siete curiosi…?

E allora, cosa aspettate ad entrare nel meraviglioso circo… della fantasia?

 

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Breve Estratto della Favola:

 

Lo spettacolo era davvero affascinante, e a dire la verità… in egual modo insolito. Non a caso, si poteva adocchiare tra le altre cose… una giovane donna che pareva un’enorme bambola vivente; la quale prendeva su di sé i colpi dei coltelli, scagliati da un bislungo lanciatore. E la cosa straordinaria era che la giovane donna, non subiva nemmeno il più piccolo graffio. Ma non finì lì… poiché i clown di cartapesta che la circondavano, improvvisamente presero vita… dopodiché si misero a danzarle intorno.

Gli scroscianti applausi del pubblico, non si fecero certo attendere.

 

Lo sbalordimento di Sady, aumentò allorché vide un’altra fanciulla dai capelli verdi; la quale con l’aiuto di alcuni enormi pitoni, si muoveva sinuosamente tra i pilastri del tendone del Circo. Ma non era tutto…  poiché un piccolo pitone nano, le era attorcigliato allegramente sul collo. E poi, come per magia… la donzella dai capelli verdi, lentamente diveniva essa stessa un enorme pitone!

A quella vista il moretto fece un urlo smorzato; a tal punto che sia la capretta che il maialino, lo fissarono un po’ stupiti. Sady non aveva mai visto nulla di simile…

 

Inaspettatamente, un potente faro si insinuò con sfrontatezza sugli occhi del piccolo Sady; dopodiché il moretto vide avanzare verso di lui degli enormi elefanti. Solo allora Sady comprese che il contenitore dove si era nascosto, altro non era che uno degli attrezzi per far fare degli esercizi circensi, ai grossi pachidermi. E visto che il portello dell’enorme contenitore non si apriva, Sady prese con estrema destrezza la testa della capretta Violarr, e con forza colpì una parete del contenitore. Naturalmente la parete si ruppe all’istante, e Sady insieme a Violarr e Bacco, cercarono di fuggire via. Ma…

 

 

…Non appena la Valchiria comprese che era stata derisa e rifiutata, per una donna serpente… si infuriò come non mai. E cominciò così a far crescere velocissimamente delle enormi piante dalle molteplici forme, con l’intento di acciuffare i due innamorati.

 

Le urla di avvertimento proferite da Sady e Sinea, rimasero inascoltate.

La Valchiria Vyrjan fissò Sady e Sinea con astio… dopodiché all’improvviso numerose ed enormi radici ghermirono Sady e Sinea alle caviglie; impedendogli di muoversi. In tutta quella confusione, il pitone nano Pjtos si mise in una tasca di Sady, e tutto tremolante non si mosse più da lì.

 

Intanto inverosimilmente… numerose piante con spine acuminate, crescevano a dismisura rincorrendo i due fuggiaschi. Verlena ormai diventata interamente un enorme pitone, cercava di evitarle… e sovente ci riusciva. Ma le piante erano di una rapidità incredibile… e difatti a volte colpivano Verlena con forza, facendola barcollare. Mentre Cedro essendo un trapezista molto abile, ogni volta che un possente ramo tentava di colpirlo… lui riusciva in qualche modo a saltargli intorno, e persino a servirsene come trampolino di lancio per fuggire.

 

Ma la Valchiria Vyrjan più passava il tempo, più diveniva combattiva e impetuosa. Così fece magicamente venir fuori dal terreno, delle terrificanti piante carnivore, che sagacemente rincorrevano i due innamorati


FIORDISTELLA e FIORDILOTO: Presentazione Favola.

 


FIORDISTELLA e FIORDILOTO: Presentazione Favola.

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Questa favola racconta le vicende del bellissimo Principe Averoro, che s’innamora di una Ninfa che nasconde un passato pieno di misteri. Molti dei quali sono racchiusi in uno specchio fatato.

 

Inoltre, il principe dovrà fare i conti con un misterioso elfo nano chiamato Elpidio, il quale di nascosto s’intrufola in un lago… per riemergere in un mondo fantastico.

 

E come scordare la terribile Maga Nera chiamata Fiordiloto, la quale ha il volto velato da una maschera dorata? Maschera che la Maga Nera non riesce a rimuovere, nonostante i suoi enormi poteri magici. E proprio per questo, Fiordiloto sta cercando in tutti i regni confinanti, la metà di uno specchio fatato.

 

Allora? Volete scoprire anche voi i segreti che si celano, dietro l’enorme “Barriera di Gemme”? Avete voglia di scendere le scale di un meraviglioso castello, e scoprire insieme alla Ninfa del Lago, cosa contiene lo scrigno fatato?

 

E per finire… il coraggioso principe Averoro, dovrà affrontare un terribile giaguaro che si moltiplica all’infinito… e poi dovrà fare attenzione a Ibris, un pipistrello spione. e che dire dell’imponente polipo Posio, il quale in un tortuoso tunnel sotto le sponde di un lago incantato, attende il principe per agguantarlo?

 

Se vi siete ripresi da tutto ciò… questa è la fiaba che fa per voi.

 

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Breve Estratto della Favola:

 

E mentre osservava incuriosito quel luogo incantato… il Principe Averoro, tornò nella sua forma umana.

Dopo pochi attimi, il Principe vide una bellissima fanciulla dai capelli biondi, che volava verso di lui. Averoro capì subito che si trattava della Ninfa del Lago. Infatti era perfettamente identica, alla descrizione che aveva sentito proferire, dall’Elfo Elpidio.

 

Ultimato il bellissimo volo, Fata Esthel pur se con un po’ di esitazione, si presentò allo sconosciuto; il quale ricambiò il saluto con un inchino e un delicato baciamano.

Fata Esthel, dopo avergli enunciato il suo nome, presentò al giovane Principe i suoi amati amici… che altro non erano che il panda color azzurro Ludi, simpatico e giocherellone. La civetta Panora, saggia e fedele compagna d’avventure. E per finire il suo fidato consigliere, l’Elfo nano Elpidio. Il quale era l’unico infastidito da quell’inaspettato incontro. E fu così che borbottando nervosamente qualcosa, l’Elfo Elpidio se ne andò via… seguito a ruota dalla burbera tartaruga Idra.

 

Fata Esthel cominciò a far conoscere al giovane Principe, il suo regno fatato. E così lo condusse a vedere le meravigliose fontanelle… zampillanti di un inusitato liquido azzurro fosforescente. E poi ancora… ranocchi dorati che saltellavano allegramente tra fiore e fiore. Girini volanti che si tuffavano con gioia, nell’enorme lago verde azzurrino. E che dire di quelle argentate e birichine coccinelle, che svolazzavano felici… intorno a dei profumati ciclamini?

 

Il Principe Averoro, nel tempo trascorso con la Ninfa del Lago, rimase sorpreso nel comprendere che Fata Esthel, non era mai uscita da quel luogo incantato. Il motivo consisteva nel fatto che la Ninfa sarebbe morta, se solo avesse oltrepassato la “Barriera di Gemme”. Questo poiché Fata Esthel, non poteva provare od avvertire emozioni troppo forti, come la mestizia… se non con la conseguenza di una morte terribile…

 

 

…Frattanto in un regno molto distante, Fiordiloto conosciuta anche come la terribile Maga Nera, da molteplici anni stava cercando con affanno, la metà di uno specchio fatato. Proprio così… uno specchio fatato, che le avrebbe permesso di rimuovere la stupenda ma terribile maschera d’oro, che le copriva il viso.

Difatti nel corso degli anni, Fiordiloto era venuta a conoscenza, che solo riunendo lo specchio fatato in suo possesso, con l’altra metà che le mancava… sarebbe riuscita a togliersi quell’odiata maschera d’oro.

Insomma… malgrado il suo incredibile potere magico, Fiordiloto non era mai riuscita a togliersi la maschera d’oro, che malauguratamente le copriva il volto.

 

E quanto la Maga Nera patisse nel portare quella maschera dorata, solo la sua più stretta confidente e consigliera… la giudiziosa e sapiente lumaca Sagsa, lo comprendeva pienamente. Invero, l’enorme lumaca Sagsa aveva avuto il privilegio di osservare Fiordiloto, cercare più volte con tutte le sue forze magiche… di togliersi quell’odiata maschera.

Finanche una volta, nel tentativo di rimuovere la maschera dorata, la Maga Nera presa dall’esasperazione… con le sue lunghe unghie laccate di nero, si era persino provocata delle lesioni sul collo. Ed aveva altresì perso alcune ciocche, dei suoi meravigliosi capelli neri.

Ma non era tutto… poiché sovente, come gocce di fuoco rovente su una lamina di gelido ghiaccio… copiose lacrime solcavano quella ripugnante maschera dorata


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Flavia Santi - APHORISM n. 10

 


Flavia Santi - APHORISM n. 10 – The perfidious, is the one that observes his  neighbor... as if he were a prey.

 

Flavia Santi - APHORISM n. 10 – Il perfido, è colui che osserva il prossimo… come fosse una preda.


Flavia Santi - APHORISM n. 9

 


Flavia Santi - APHORISM n. 9 – Loneliness, hurt those who don’t appreciate themselves.

 

Flavia Santi - APHORISM n. 9 – La solitudine, ferisce coloro che non si apprezzano.


Flavia Santi - Poem n. 154 - I Pushed…

  Flavia Santi - Poem n. 154 - I Pushed…:   POEMS - HOME   I pushed your love… to the edge of a dream. I pushed the night… under ...