FIORDISTELLA e FIORDILOTO: Presentazione
Favola.
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Questa favola
racconta le vicende del bellissimo Principe
Averoro, che s’innamora di una Ninfa che nasconde un passato pieno di
misteri. Molti dei quali sono racchiusi in uno specchio fatato.
Inoltre, il principe dovrà fare i conti con un
misterioso elfo nano chiamato Elpidio, il quale di nascosto
s’intrufola in un lago… per riemergere in un mondo fantastico.
E come scordare la terribile Maga Nera chiamata Fiordiloto,
la quale ha il volto velato da una maschera
dorata? Maschera che la Maga Nera non riesce a rimuovere, nonostante i suoi
enormi poteri magici. E proprio per questo, Fiordiloto sta cercando in tutti i
regni confinanti, la metà di uno specchio
fatato.
Allora? Volete scoprire anche voi i segreti che si
celano, dietro l’enorme “Barriera di
Gemme”? Avete voglia di scendere le scale di un meraviglioso castello, e
scoprire insieme alla Ninfa del Lago,
cosa contiene lo scrigno fatato?
E per finire… il coraggioso principe Averoro, dovrà
affrontare un terribile giaguaro che
si moltiplica all’infinito… e poi dovrà fare attenzione a Ibris, un pipistrello spione. e
che dire dell’imponente polipo Posio,
il quale in un tortuoso tunnel sotto le sponde di un lago incantato, attende il
principe per agguantarlo?
Se vi siete ripresi da tutto ciò… questa è la fiaba che fa per voi.
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Breve Estratto della Favola:
E mentre osservava incuriosito quel luogo incantato… il
Principe Averoro, tornò nella sua
forma umana.
Dopo pochi attimi, il Principe vide una bellissima
fanciulla dai capelli biondi, che volava verso di lui. Averoro capì subito che
si trattava della Ninfa del Lago.
Infatti era perfettamente identica, alla descrizione che aveva sentito
proferire, dall’Elfo Elpidio.
Ultimato il bellissimo volo, Fata Esthel pur se con un po’ di esitazione, si presentò allo
sconosciuto; il quale ricambiò il saluto con un inchino e un delicato
baciamano.
Fata Esthel, dopo avergli enunciato il suo nome,
presentò al giovane Principe i suoi amati amici… che altro non erano che il
panda color azzurro Ludi, simpatico
e giocherellone. La civetta Panora,
saggia e fedele compagna d’avventure. E per finire il suo fidato consigliere,
l’Elfo nano Elpidio. Il quale era l’unico infastidito da quell’inaspettato
incontro. E fu così che borbottando nervosamente qualcosa, l’Elfo Elpidio se ne
andò via… seguito a ruota dalla burbera tartaruga Idra.
Fata Esthel cominciò a far conoscere al giovane Principe, il suo
regno fatato. E così lo condusse a vedere le meravigliose fontanelle…
zampillanti di un inusitato liquido azzurro fosforescente. E poi ancora…
ranocchi dorati che saltellavano allegramente tra fiore e fiore. Girini volanti
che si tuffavano con gioia, nell’enorme lago verde azzurrino. E che dire di
quelle argentate e birichine coccinelle,
che svolazzavano felici… intorno a dei profumati ciclamini?
Il Principe
Averoro, nel tempo trascorso con la Ninfa
del Lago, rimase sorpreso nel comprendere che Fata Esthel, non era mai uscita da quel luogo incantato. Il motivo
consisteva nel fatto che la Ninfa sarebbe morta, se solo avesse oltrepassato la
“Barriera di Gemme”. Questo poiché
Fata Esthel, non poteva provare od avvertire emozioni troppo forti, come la
mestizia… se non con la conseguenza di una morte terribile…
…Frattanto in un regno molto distante, Fiordiloto conosciuta anche come la terribile
Maga Nera, da molteplici anni stava
cercando con affanno, la metà di uno specchio
fatato. Proprio così… uno specchio fatato, che le avrebbe permesso di
rimuovere la stupenda ma terribile maschera
d’oro, che le copriva il viso.
Difatti nel corso degli anni, Fiordiloto era venuta a
conoscenza, che solo riunendo lo specchio fatato in suo possesso, con l’altra
metà che le mancava… sarebbe riuscita a togliersi quell’odiata maschera d’oro.
Insomma… malgrado il suo incredibile potere magico,
Fiordiloto non era mai riuscita a togliersi la maschera d’oro, che
malauguratamente le copriva il volto.
E quanto la Maga Nera patisse nel portare quella
maschera dorata, solo la sua più stretta confidente e consigliera… la
giudiziosa e sapiente lumaca Sagsa,
lo comprendeva pienamente. Invero, l’enorme lumaca Sagsa aveva avuto il
privilegio di osservare Fiordiloto,
cercare più volte con tutte le sue forze magiche… di togliersi quell’odiata
maschera.
Finanche una volta, nel tentativo di rimuovere la
maschera dorata, la Maga Nera presa
dall’esasperazione… con le sue lunghe unghie laccate di nero, si era persino
provocata delle lesioni sul collo. Ed aveva altresì perso alcune ciocche, dei
suoi meravigliosi capelli neri.
Ma non era tutto… poiché sovente, come gocce di fuoco rovente
su una lamina di gelido ghiaccio… copiose lacrime
solcavano quella ripugnante maschera
dorata…
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