John says: “It is I.
Don't be afraid of me too. I am charity.
I have absorbedit so much and preached it so much, and for this reason I am so fused in It, that I am charity that speaks. Little sister, we
can say it: “Our hands have touched the Word
of life because Life has
manifested Itself and we have seen
it and we attest to it”. We can say it, we who repeat the words that our love Jesus Christ tells us in the
goodness of Him that surpasses all
goodness, and leads us along flowery paths
of which every flower is a truth and a celestial
bliss.
We can say it, we are saturated
like a fruitful hive with the
sweetness that flows from the divine
lips, from those most holy lips that
after having broken the bread of doctrine
to the crowds of Galilee, of all Palestine, were able to consecrate the Bread to become divine
Flesh and break Himself for
nourishment of the spirit of man.
Those very innocent lips that you
saw bleed and contract and stiffen in the Passion
and Death suffered for us. We can
say it: “This is the message that we have received from Him and that we announce to you: God is Light and in Him
there is no darkness”. His Light is
in us, because His Word is Light.
We live in the Light and hear Its celestial harmony. Come, little sister. I want you to hear the
harmony of the celestial spheres,
the harmony of light, since Paradise is Light. It overflows and spreads from the Triune Splendor and invades all of Paradise with Itself. We
live in and of the Light. It is our
joy, our food, our voice. Sing Paradise
with words of light. It's the light. The sparkle of light is what makes these
solemn, powerful, sweet chords, in which there are trills of children, sighs of
virgins, kisses of lovers, hosannas of adults, glory of seraphim. They are not songs like those of the poor Earth, in
which even the most spiritual things must take on human forms.
Here there is harmony of radiances that produce
sound. It is an arpeggio of luminous notes that rises and falls with varying brightness,
and is eternal and always new,
because nothing is burdened by oldness in this eternal Present. Listen to this indescribable concert and be happy. Unite your heartbeat of love. It is the only thing you can join
without desecrating Heaven. You are
still human, sister, and humanity doesn’t enter here. But love comes in. It precedes you. Your spirit precedes. Sing with it. Any other song would be the
screeching of an insect in the great celestial choir. Love is already a harmonious sigh in the sweet song. The peace of Jesus, our love, be with you”.
Father, I cannot describe the
singing brightness that I see and
hear. I am intoxicated by this beauty,
this sweetness. If an immense,
boundless rose, made of a light compared to which that of all the stars and
planets is the spark of a hearth, moved its petals with a wind of love and gave sound, here is something that could resemble
what I see and hear, and which is Paradise
immersed in the golden light of the Holy Trinity with its inhabitants of
diamond light. Enough. Enough. I am silent, since the human word is blasphemy,
when it tries to describe the eternal Beauty
of God and of His Kingdom.
-------------------------------
Maria Valtorta – Quaderni - 6 marzo 1944
–
San Giovanni: ti voglio far udire l’armonia
delle celesti sfere, l’armonia della luce, poiché il Paradiso è Luce.
Dice Giovanni:
“Sono io. Anche di me non temere. Io
sono carità. Tanto l’ho assorbita e tanto predicata, e tanto per ciò sono in Essa fuso, che sono carità
che parla. Piccola sorella, noi lo possiamo dire: “Le nostre mani hanno
toccato il Verbo di vita perché la Vita s’è manifestata e noi l’abbiamo
veduta e l’attestiamo”. Noi lo
possiamo dire, noi che ripetiamo le parole
che il nostro amoreGesù Cristo ci dice nella Sua bontà che ogni bontàsupera, e ci
conduce in sentieri fioriti di cui ogni fiore è una verità e una beatitudine
celeste.
Noi lo possiamo dire, noi saturi come alveare fecondo
della dolcezza che fluisce dalle labbra divine, da quelle labbra santissime che dopo aver spezzato il pane della dottrina alle turbe di Galilea, della
Palestina tutta, hanno saputo consacrare
il Pane per divenire Carne divina
e spezzare Se stesso per nutrimento
dello spirito dell’uomo. Quelle
labbra innocentissime che tu hai
visto sanguinare e contrarsi e irrigidirsi nella Passione e nella Morte subite per
noi. Noi lo possiamo dire: “Questo è il messaggio che noi abbiamo ricevuto
da Lui e che vi annunziamo: Dio è Luce e in Lui non ci sono tenebre”. La
sua Luce è in noi, perché la Sua
Parola è Luce.
Viviamo nella Luce
e ne udiamo la celeste armonia.
Vieni, piccola sorella. Ti voglio far udire l’armonia delle celesti sfere, l’armonia della luce, poiché il Paradiso è Luce. Essa trabocca e si spande dal Trino Splendore e invade di Sé
tutto il Paradiso. Noi viviamo nella
e della Luce. Essa è il nostro
gaudio, il nostro cibo, la nostra voce. Canta il Paradiso con parole di luce.
È la luce. Lo sfavillio della luce quello che fa questi accordi solenni, potenti, soavi, in cui sono
trilli di bambini, sospiri di vergini, baci di amanti, osanna di adulti, gloria
di serafini. Non son canti come quelli della povera Terra, in cui anche le cose
più spirituali devono rivestirsi di forme umane.
Qui è armonia di fulgori che producono suono. È un arpeggio di note luminose
che sale e scende con variar di fulgori, ed è eterno e sempre nuovo, perché nulla si appesantisce di vecchiezza
in questo eterno Presente. Ascolta
questo indescrivibile concento e sta felice. Unisci il tuo palpito d’amore. È l’unica cosa che puoi unirvi senza profanare il Cielo. Sei ancora umana, sorella, e qui
l’umanità non entra. Ma l’amore entra.
Esso ti precede. Precede lo spirito tuo. Canta con esso. Ogni altro canto
sarebbe stridere di insetto nel grande coro celeste. L’amore è già sospiro
armonico nel dolce canto. La pace di
Gesù, nostro amore, sia con te”.
Padre, non posso descrivere la luminositàcantante che
vedo e odo. Sono ebbra di questa bellezza, di questa dolcezza. Se un’immensa, sconfinata rosa, fatta di una luce
rispetto alla quale quella di tutti gli astri e i pianeti è scintilla di
focolare, smuovendo ad un vento d’amore
i suoi petali desse suono, ecco qualcosa che potrebbe assomigliare a quanto
vedo e odo, e che è il Paradiso
tuffato nella luce d’oro della Trinità Ss. con i suoi abitanti di luce diamantina. Basta.
Basta. Taccio, poiché la parola umana è bestemmia, quando tenta di descrivere l’eterna Bellezza di Dio e del suoRegno.
Adania has a 26-year-old. She
is Zojess’s girlfriend.
Adania has become a Kumy, with the help of Souk magic, which combined with precious stones, have given Adania the Woon power to throw FIRE or ICE from her hands.
Adania’s first appearance, it occurs in issue 4 of Key Free Doom series.
Adania ha 26 anni. È la fidanzata dell’Hosmy Zojess.
Adania è
divenuta una Kumy, mediante l’aiuto
della magia Souk, la quale unita a
delle pietre preziose, hanno donato ad Adania il potere Woon di lanciare FUOCO
o GHIACCIO dalle sue mani.
Prima apparizione di Adania, avviene nel numero 4
della serie Key Free Doom.
The truth sometimes... like a game, camouflages itself. The truth sometimes... walks quickly in the center of
nowhere. The truth sometimes... is clouded by the sight of the sufferer. The truth sometimes... runs away... from tears...
If dreams
are failed desires... we can remember that on the wings of destiny... we can
accompany the serene will... to be humble
in accepting suffering... with TEARS IN THE SUN.
La verità a
volte… come un gioco, si mimetizza.
La verità a volte… cammina lesta nel centro del nulla. La verità a volte… è
offuscata dalla vista del sofferente.
La verità a volte… corre lontana…
dalle lacrime…
Se i sogni
sono dei desideri mancati… possiamo rammentare che nelle ali del destino…
possiamo accompagnare la serena volontà… di essere umili nell'accettare le sofferenze…
con le LACRIME NEL SOLE.